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DREW



Il tragitto sembra infinito e a completare l'opera ci sono i ragazzi che urlano, esultano e cantano in coro alcune canzoni.
Mentre io... Io sono avvolto nel mio totale silenzio.
Non so nemmeno io il perché ho accettato l'incarico per fare questo dannato campeggio sapendo che l'avrei trovata qui. Per di più, seduta al mio fianco.

Eve e Liam stanno beatamente flirtando come due ragazzini seduti ai sedili opposti, mentre io e Clare siamo nuovamente l'uno accanto all'altra.

Fallo per Zoe.

Queste sono le parole che la mia mente sta cercando di ricordare. Tutto quello che faccio è per Zoe: anche accettare questo incarico di merda.

Eppure non riesco a darmi pace. La stessa Clare che ieri, dopo aver quasi superato la soglia del limite, mi ha sbattuto ancora una volta la verità in faccia, è seduta al mio fianco.
La sento trattenere il respiro per non farmi sentire i suoi battiti accelerati, con scarsi risultati perché riesco comunque a percepirli.

È vero: sono uno stronzo. L'ho trattata male anni fa. L'ho illusa, derisa per qualche chilo in più e poi l'ho scaricata come se nulla fosse.
E nonostante questo, sembro non averne abbastanza visto il modo in cui l'ho trattata negli ultimi giorni.

Non è colpa tua, mi risponde la mia coscienza. E vorrei darle ragione. So di essere incasinato, fin da quando ero bambino.
Ma non è neanche colpa sua, aggiunge spietata.
Mi pesa dar ragione alla mia voce interiore, ma in merito a questo mi tocca.

La colpa sono i miei problemi e sono letteralmente nella merda fino al collo: Zoe, gli incubi, il mio passato e adesso ci si sono aggiunti anche il nonno di Zoe con la storia del testamento.

«Drew, ormai sono agli sgoccioli. Io ti lascerò la casa, solo se ti deciderai a sistemarti e a trovare una moglie che possa fare da madre a Zoe».

Sono queste le parole che ha usato.
Deciso, preciso e accurato. Ma ha sorvolato un dettaglio: io non ho intenzione di trovare nessuno. Perché nessuno potrà aiutarmi nei miei casini.
Siamo io e Zoe. Lo siamo sempre stati e affronteremo tutta questa situazione di merda come abbiamo fatto fino ad adesso.

«Professoressa Benson! Il suo fidanzato l'ha lasciata sola?».

Jake Colins sa proprio quando è il momento di rompere i coglioni.
Il biondino spunta alle nostre spalle, sporgendosi quanto basta verso Clare che in un primo momento sussulta per lo spavento.

«Colins, non credo siano affari tuoi. Torna al posto», gli risponde con tono troppo pacato.

Cristo! Io gli avrei tirato volentieri un pugno!

Sì, sono un'insegnante. È vero. Ma questo rompi coglioni sa veramente come toccare il limite della pazienza altrui.
Infatti, come volevasi dimostrare, non le da retta e rimane fermo con i gomiti puntati sul sedile.

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⏰ Ultimo aggiornamento: 2 days ago ⏰

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