Izuku si svegliò quando la luce penetrò dalla finestra, illuminandogli il volto. Sbattè gli occhi cercando di mettere a fuoco. 

Voltò la testa, e notò la figura di Katsuki che si metteva una maglietta poco distante. Arrossì leggermente, alzandosi e distogliendo lo sguardo. 

Il biondo si voltò, notandolo. "Buongiorno" mormorò con un sorriso. 

Izuku sorrise a sua volta, ma aveva la bocca impastata. 

Quella notte si era svegliato più volte pensando a cosa era successo la sera prima, ed era spaventato. 

"Katsuki... Rigurardo a ciò che è successo ieri..."

"Prima vestiti" lo zittì lui. 

Izuku allora si alzò e l'alpha uscì dalla camera. 

Il verde decise di mettersi una tuta grigia e una maglietta color muschio; cercò di sistemarsi il cespuglio che aveva in testa per poi uscire e raggiungere il biondo. 

Lui lo aspettava fuori dalla porta, e quando lo vide uscire lo guidò ancora una volta verso il suo studio. 

Izuku si sedette sul divanetto, aspettando. 

"Te lo dirò, ma dovrai stare calmo" avvertì l'alpha.

Izuku annuì deciso. Katsuki sospirò. 

"Sono il capo di un clan della Yakuza"

La stanza si raffreddò, e Izuku chiuse i pugni, emanando un forte odore di menta. Katsuki lo notò, e lo guardò cercando di essere rassicurante. 

"Non sono il tipo da organizzare uccisioni di innocenti o attacchi terroristici... Trasporto solo armi e sostanze, o cose così, non ti farò del male" disse. 

Izuku deglutì. "I-io sono..."

"Non sei in pericolo. Nessuno ti toccherà o ti farà male in alcun modo. Se accetterai di essere mio compagno o meno, sarai comunque protetto" disse il biondo orgoglioso. 

Aveva scelto quell'omega con lo scopo id un compagno, e già gli piaceva. Non lo amava ancora, ma era incuriosito dal ragazzo più piccolo. Anche se avesse ottenuto un no, Izuku era ormai riconducibile a loro, e non avrebbe permesso che venissero a sapere. 

"I-io... Sono un po' sconvolto, non pensavo... O-ovviamente non lo andrò a dire in giro! Però se mai farete qualcosa contro degli innocenti vi riferirò alla polizia"

Katsuki annuì, sapendo che non sarebbe successo. "Grazie, Izuku" disse. 

Poi la porta si spalancò. 

"HEY BAKUG- OHH!" urlò una voce femminile. 

Izuku si voltò e vide una ragazza dalla pelle rosa acceso, e i capelli dello stesso colore, tinti. Gli occhi erano neri. Forse se li era tatuati? L'iride gialla brillava. 

"Mina..."

Mina Ashido

Genere: Donna
Secondo genere: Alpha
Odore: Gomma da masticare alla fragola (molto forte)
Età: 23 anni (30 luglio)
Altezza:
1.75m
Oriamento sessuale: Pansessuale, Poligama

Stato economico-sociale attuale: Dipendente di Bakugo, funge da segretaria quando serve. 

NOTA: La pelle di Mina è rosa a causa di un incidente con l'acido anni fa. Essendo un amante del rosa, ha deciso durante l'operazione al primo strato della pelle di usare una pelle sintetica colorata. Le orbite degli occhi sono tatuate di nero. 

"TU SEI L'OMEGA!! OMMIODDIO SEI COSì CARINO!" squittì la ragazza avvicinandosi a lui. 

"A-ah, si..." mormorò Izuku impacciato. 

Lei sorrise. "Scusami scusami, è mattina e ti sarai appena svegliato... Dopo ci prendiamo un tè e chiacchieriamo, ho certe cose da dirti su quel biondino che ti interesseranno di sicuro" disse lei sorridendo. 

Izuku sorrise, ridacchiando alla faccia di Bakugo, imbronciato. 

"Perchè cazzo sei qui?" chiese lui. Lei ghignò. "Sto solo facendo il mio lavoro, Capo. In più ho dei documenti su... uhm, la vendita di quei fumetti cinesi... Sai no, quelli dove combattono con-"

"Lui lo sa"

"Oh" disse lei. Squadrò Izuku per un secondo. "Allora ecco i documenti dove autorizzi la vendita di quei proiettili cinesi trovati qualche settimana fa" disse. 

Izuku impallidì leggermente. Katsuki lo notò e lo guardò, cercando di assumere uno sguardo rassicurante. Mina stava cercando di non produrre troppo odore, e quello che filtrava lui lo coprì con il tipico aroma di bruciato. 

Dopo un po' costrinse Mina ad uscire e a lasciarli soli ancora una volta, ma lei si fermò e sorrise. 

"Cosa c'è?" chiese il biondo scocciato. 

"Nulla" mormorò Mina, lasciando aperta la porta. Denki ridacchiò, infilandosi dentro. 

"Esci, coglione"

"Nuh uh" rispose lui sedendosi accanto ad Izuku. 

"Bakugo, devi proprio trovarti una vera segretaria. Mina ha da fare, lo sai" 

"L'ultima ha provato a rubare i miei trofei delle superiori e delle bottiglie di Gin. Se come segretaria intendi mandare qui Shinso in calze e pizzetto, allora va bene" sbottò lui. 

Denki abbassò la testa. "You will never see Shinso dressed like that..." mormorò. Izuku ridacchiò. 

"E smettila di parlare in inglese!" sbraitò l'alpha biondo. 

"Why"

Bakugo sbattè le mani sul tavolo, facendo per prendere la testa del biondo, ma si fermò sentendo la risata di Izuku. 

Il verde stava ridacchiando guardando la scena, e non appena notò di essere al centro dell'attenzione si zittì. 

Bakugo trattenne un sorriso, tirandosi indietro e ricadendo sulla sedia. 

"Dato che ci tieni tanto a permettere a Mina di andarsi a fare le unghie di un colore diverso ogni giorno, l'incarico di trovare una segretaria è tuo" sbottò. 

Denki annuì. 

"Deve saper parlare almeno due lingue e deve essere ordinata. Non deve assolutamente rubare nulla o spifferare nulla" disse lui. 

Izuku pensò velocemente, e senza pensarci, parlò. 

"Io so l'inglese, il francese e un po' di polacco. Dato che mi stai praticamente ospitando gratis, non posso fare qualcosa in cambio?" propose a bassa voce. 

I due si girarono, guardandolo e squadrandosi a vicenda. Denki sorrise, e Bakugo si raddrizzò. 

"Va bene. Cominci da domani" disse. 

"Ufff, finally! Mangiamo una pizza?"

"Sono a malapena le 12"

"Ho comunque fame"

"Mangia l'erba del giardino come le capre"

"Ow, sei così cattivo, Bakugo"



*heh

spero la revisione stia uscendo bene*

✓Sugar Daddy - Bakudeku Omegaverse IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora