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I giorni passarono in fretta, le giornate erano calme. 

Izuku si svegliava intorno alle 9, e quando scendeva le scale trovava Katsuki intento a preparare la colazione. Talvolta c'erano anche Kirishima e Kaminari, a volte solo Mina. 

Poi l'alpha biondo andava nel suo ufficio, e ci rimaneva fino a poco prima dell'una. Quano usciva, preparava il pranzo. Izuku lo osservava, e dopo il terzo giorno il biondo cercò di insegnargli a cucinare piatti semplici. 

"Sei una frana, quasi peggio di Pikachu" disse mentre puliva le macchie di pomodoro dal bancone. Izuku arrossì, quasi tagliandosi le dita mentre spezzettava delle zucchine. Questo lo invogliava solo a migliorare, però. 

A volte Katsuki usciva, invece, probabilmente andava al lavoro che usava come copertura. In quei casi, Izuku pranzava insieme a Denki e Tsuyu, che passavano lì a quell'ora; Tsuyu portava sempre delle insalate e piatti vegetariani, mentre Denki qualche volta portava la pasta avanzata che cucinava suo padre e avanzava sempre. Izuku si cimentava invece nella sua cucina, aiutato da un ben poco di aiuto Kaminari. 

Ogni sera Kirishima passava per aggiornare Bakugo, e Mina qualche volta aiutava Bakugo a cucinare. Spesso dormivano li, altre volte se ne andavano la sera. Non capiva bene qual'era il bisogno di stare sempre nella villa, però guardandosi in giro si chiese chi non avrebbe voluto stare sempre li. 

Sorrise tra se e se. Se fosse andato tutto bene, sarebbe rimasto li. 

Izuku si sentiva bene e al sicuro. Nessuno lo aveva toccato senza il suo permesso, insultato o altro. L'unica pecca era la noia delle giornate, che imparò a sconfiggere leggendo parecchio, facendo dei lunghi giri in giardino, e andare a salutare Ochaco quando gli capitava. 

Ochaco non sapeva del vero lavoro dell'alpha, e per questo Izuku si era inventato la scusa che la villa era in manutenzione. 

Il verde aveva notato quanto con il tempo, le attenzioni di Bakugo gli piacevano sempre di più. Non sapeva se si potesse definire attrazione, ma il biondo era cortese e sincero, anche se abbastanza rude. Non gli dispiaceva essere tenuto da conto così tanto. 

Una sera, mentre Kirishima, Kaminari e Izuku si sfidavano a monopoli e Bakugo guardava svogliatamente la TV, entrò Mina. 

"Hey Mina, giusto in tempo, ti va una partita?" gli chiese Kaminari muovendo una pedina. 

"Magari dopo. Indovinate cos'è arrivato?" 

Katsuki alzò la testa. "Il cazzo che me ne frega?" 

Lei sorrise smagliante. "No! Lui ha accettato la richiesta!"

L'alpha scattò in piedi. "Non è un falso?" chiese prendendo la busta che la rosa gli stava porgendo. 

"Nuh uh" riacchiò lei. "Fra due giorni, in una delle ville dei Todoroki. Ci aspetta li, in una sala chiusa al pubblico" spiegò lei. 

Katsuki finì di leggere la lettera, poi annuì. 

"Una festa... Mh, anche un occasione... Verranno con me Kirishima, Kaminari e Izuku. Shinso è libero?"

"Tch, è ancora oltremare, non capisco perchè non vuole tornare!" rispose brontolando Denki. 

"Magari lo spaventi, Den"

Kaminari sbuffò, mentre Kirishima ridacchiava. 

"Allora come agenti nascosti ci saranno alcuni dei nostri a caso. Scegli tu i migliori" disse a Mina, che annuì. 

Katsuki si girò verso l'omega verde, che li guardava assorto nei pensieri. "Domani mattina andremo in un paio di negozi" avvertì. Poi prese la lettera che gli aveva dato Mina e sparì nel suo ufficio. 

✓Sugar Daddy - Bakudeku Omegaverse IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora