✓Sugar Daddy - Bakudeku Omegaverse IN REVISIONE

13

Narratore Pov

Era passato qualche giorno, e Izuku già cominciava a stare leggermente male.

Spesso la mattina vomitava, e a metà del pranzo gli veniva mal di pancia. In quei casi, Bakugo prendeva una coperta e senza tanti complimenti prendeva il suo Omega, avvolgendolo con il tessuto.

Mina e Kaminari spesso gli si attaccavano, coccolandolo, e in quei momenti si sentivano i ringhi di Kirishima e Bakugo e i loro odori pungenti riempire la casa.

Quando Shinso finalmente tornò, senza Hawks, Kaminari diede di matto, il suo calore si stava avvicinando.

Momo invece arrivò qualche giorno dopo, e si dimostrò gentile. Appena vide Izuku, gli fece le congratulazioni, abbracciandolo. Subito dopo, si lanciò su Kyoka, che arrossì.

Iida, todoroki e tsuyu vennero mandati in missione sotto copertura.

Iida lavorava ai piani alti del governo, e si occupava di non far trovare le prove alla polizia.
Tsuyu invece era brava a nascondersi, doveva monitorare gli avanzamenti delle altre Gang.

Todoroki invece venne mandato all'estero, in Svizzera, Europa.
Li sorgeva l'azienda che, sotto la copertura di cioccolateria, forniva armi alla Gang dei Bakugo.

Sero era finalmente guarito ed era subito andato da Bakugo per congratularsi.

Tuttavia, dietro le quinte, ci fu un grande sconvolgimento.

Monoma Pov

Appena la porta dell'infermeria si aprì, mi invase un forte odore di Rose, più una punta di salvia.

Spalancai gli occhi, rimanendone deliziato.

Appena entrai in quella stanza, lasciando uscire Sero, puntai lo sguardo sulla ragazza che stava davanti alla finestra.

Non aveva un camice da infermiera, solo dei jeans e un maglione verde scuro.

Stava mettendo a posto dei rotoli di garze, ma appena si girò, sorrise.

"Ciao, Monoma, come mai qui?" Chiese lei.

Mi si seccò la gola.

"Kendō..." Mormorai. Lei si avvicinò.

"Perché non...ricordi nulla?" Chiesi.
Una bomba facile da sganciare, lo sapevo.
Tu ti affidavi solo a quello che noi ti abbiamo detto.

"Lo hai detto tu, mi hanno fatto il lavaggio del cervello... O qualcosa di simile" rispose preoccupata.

Feci un passo indietro, cadendo seduto sul lettino.

"Kendō..." Mormorai.

Lei si sedette accanto a me.

"Posso farti una domanda?" Chiese. Annuii.

"Perché non rilasci il tuo odore? Sei un alpha giusto? Perché il tuo odore non lo sento?" Dissi tutto d'un fiato, e per poco non scivolai giù.

Era qualche giorno dopo averla ritrovata, alla vecchia casa, quella lussuosa villa dei Bakugo.
"Prova con il tuo fottuto odore" sbraitò il biondo, mentre lui fissava gli occhi di un colore indefinito della ragazza. Sperò, per un attimo, che funzionasse. Ma subito dopo aver sentito quella nota acida, la ragazza ringhiò.
"NO" urlò. Cominciò a dimenarsi, gli occhi si fecero stranamente opachi, l'odore di salvia impregnava il salotto.

Uno shock epilettico. O qualcosa del genere.
Il mio odore aveva smosso ricordi, che però erano troppo in fondo per tirarli fuori così.

"Vuoi sentirlo?" Chiesi. Lei ci pensò su.
"Se ti va bene, va bene anche a me" con un sorriso, mi guardò.

Annuii, tremando, espandendo dopo tanto tempo, il mio odore.

La vidi tendere il naso, per poi rimanere ferma un attimo.

"È un buon odore!" Disse, alzandosi.

La fissai, girandomi e andandomene.

"Mh, biondino, che è questa puzza" sbraitò Bakugō.

Ghignai, girando la testa.

"Biondino lo chiami qualcun altro, biondino"

Detto questo, tornai nel silenzio della mia camera.
Guardai il soffitto spento, grigio.

Possibile? Possibile che lei non ricordasse nulla? Tutto quello che avevano fatto, che si erano detti.
Nemmeno il tempo di farla sua, la sera, quella sera, quella dove dovevano andare a cena, quel giorno in cui lei scomparve.

Possibile che non andasse niente per il verso giusto...?

*Yoo
Ciao, ho finito gli scritti e dopodomani ho l'esame...
Ciau*