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Capitolo molto veloce, non succedono cose succulente. forse nel prossimo... :^

[19 febbraio]

11:30 AM

Katsuki era in piedi in aereoporto, con uno zaino in spalla e una valigia di fianco. Guardava stanco il telefono, cercando di capire se la posizione che aveva mandato Kaminari era giusta o meno. 

"Quindi arrivano loro o andiamo noi...?" chiese un Izuku semi addormentato sulla panchina blu, mentre stringeva la sua valigia blu scuro e con alcune striscie rosse. 

"Se magari questi coglioni si decidono... Hai sonno?" chiese, guardandolo. 

Il verde annuì, socchiudendo gli occhi. "Hai dormito tutto il viaggio, dovresti essere carico"

In risposta il verde ridacchiò, chiudendo gli occhi. Il biondo decise di lasciarlo dormire, sedendosi accanto a lui. 


Izuku si risvegliò per colpa di una risata fragorosa. Aprì gli occhi, notando che non era in aereoporto ma in una stanza luminosa, dai colori chiari. Una grande finestra dava su un balcone spazioso con alcune piante. 

Si alzò, sentendo qualcuno ridere fuori. Notò le valigie per terra. Era già arrivato mentre dormiva? Lo aveva dovuto aver portato Katsuki...

Uscì dalla stanza, seguendo poi un corridoio luminoso, e si ritrovò davanti ad una porta semi aperta. 

Uscì e trovò tutti seduti su delle poltroncine comode, mentre mangiucchiavano stuzzichini e bevevano vino rosso in una stanza con un grande gazebo. Sembrava un salotto per gli ospiti. 

La prima a notarlo fu Mina. 

"OH IZUKU! VIENI QUI AHAHHH, VUOI DEL VINO?" biascicò urlando, trotterellando verso di lui porgendogli tremante un calice. 

Kaminari la spostò brusco, sorreggendola. "Yeah, so then he finisce come te..." mormorò confuso.

Izuku sorrise, rifiutando gentilmente, mentre squadrava i presenti. 

Kaminari e Mina accanto a lui, Shinso che osservava in silenzio il suo uomo, Kirishima indeciso se alzarsi o no, Sero con una sigaretta e il suo solito sorriso; Kendo e Monoma seduti vicini, leggermente impacciati. Ochaco non c'era, sapeva che era rimasta a casa con sua madre. Però, c'erano Iida e Tsuyu che discutevano se erano meglio le bruschette al formaggio o alle olive. Momo e Jiro che si tenevano per mano. Un sacco di odori e feromoni. 

"Izuku, hey! Se hai fame ci sono questi, guarda, sono al polpo!" disse Kirishima, porgendogli un piatto mentre il verde si avvicinava. 

"Oh, si" disse, aveva fame, ne prese uno. Erano davvero buoni. Si sentì spingere indietro, e sussultò. 

"Dormito bene?" mormorò una voce al suo orecchio. Izuku si sedette comodo al fianco del biondo, mentre un braccio si posava sulla sua spalla. 

Izuku annuì. 

"Ovvio che ha dormito bene, pur di non svegliarlo lo hai portato in braccio ovunque!" squillò Kaminari, mentre cercava di togliere il vino a Mina. 

Izuku arrossì, e cercò di cambiare subito argomento. 

"Hawks e Dabi non ci sono?" chiese. 

Shinso si girò, osservando il bicchiere che teneva in mano. "Si fanno attendere i piccioncini. Erano a comprare qualcosa, penso dei ghiaccioli... Bah" disse scettico. 

Come se li avesse chiamati, la porta si aprì, accompagnata da una risata. 

Il primo ad entrare fu il biondo, con addosso una camicia a fiori rossa e dei bermuda beige, le infradito nere ai piedi. Dietro di lui seguiva Dabi, in tank top bianco e pantaloni della tuta neri. Aveva un paio di occhiali da sole infilati tra i capelli bianchi tinti a metà. 

"Con calma eh" disse Bakugo. Hawks sorrise. "Beh vi siete già finiti il vino?" disse ignorando il biondo. 

Mina rise, e Dabi la guardò quasi con disgusto, alzando gli occhi all'aria. 

"Oh, Izuku! Da quanto non ci vediamo?"

"B-buongiorno Hawks!" salutò impacciato l'Omega. 

L'altro rise. "Non essere così...così! Va bene anche ciao! Comunque, chiamami pure Keigo. Lui lo potete chiamare Toy-"

"No" sibilò Dabi da dietro, grattandosi uno dei piercing sul naso. 

"Chiamatelo Dabi" si corresse il ragazzo. 

"Allora, vi piace qui?" 

"Sembra tutto molto lussuoso... Izuku, tu hai fatto un tour?" chiese Jiro. 

"Non ancora" rispose lui, mordendo un panino al salame.

"Dopo facciamo un giro! Avete anche voi i pomelli degli armadi in oro bianco?" chiese Momo. 

Keigo si grattò il collo. "Si, ma non tutti... Non siamo ricchi come te" rispose ridacchiando. 

Continuarono a chiacchierare, mentre Mina faceva casino e sbiascicava parole quando Kirishima le toglieva il vino di mano, dandogli invece del pane. 




*uè*

✓Sugar Daddy - Bakudeku Omegaverse IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora