mamma, sono felice

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Simone è stato il primo pensiero di Manuel quando si è reso conto che la domenica successiva si sarebbe celebrata la festa della mamma. In realtà Simone è sempre un po' il suo primo pensiero ma su questo preferisce non soffermarsi; piuttosto telefona all'amico e gli espone il suo piano.

Questo consiste nel pranzare insieme alle loro madri in un ristorante di Ostia con vista sul mare.

Simone si è inizialmente mostrato titubante, perplesso, ma poi, come sempre, ha ceduto ed accettato l'idea di Manuel secondo cui quella poteva essere un'occasione per risparmiare.

L'ha letteralmente convinto giocandosi la carta della Simone e Manuel associati e Simone non ha resistito nemmeno mezzo minuto prima di accettare.

Per questa ragione ora entrambi si trovano in macchina con Floriana ed Anita, diretti verso questa location che hanno tenuto segreta, con Manuel al volante e Simone seduto al suo fianco.

Le due donne sono oltremodo perplesse, sostanzialmente perché si domandano la ragione che abbia spinto i ragazzi ad organizzare quel pranzo in compagnia dell'altro.

Non hanno modo di confrontarsi a riguardo però, dato che non appena Simone e Floriana salgono in auto, Manuel inizia subito a conversare con la donna.

«Com'è andato il viaggio?» le chiede subito, essendo lei  da poco tornata dalla Scozia.

«Bene... solo qualche turbolenza, ma niente di- perché ridi, Simone?» replica Floriana, incuriosita.

«No, niente, Manuel odia le turbolenze. In realtà Manuel ha proprio paura degli aerei, vero?» spiega il ragazzo, guadagnandosi un'occhiataccia dall'amico.

«No, non è vero.»

«Ah no? Com'era? Non si può arrivare in Scozia col treno Simò? Se no prendiamo 'na nave, no?» lo scimmiotta allora Simone, felice come non lo è stato mai, mentre lo guarda che guida e non può fare nulla per metterlo a tacere.

A quel punto ride anche Anita, consapevole della paura di suo figlio, ma a parlare è di nuovo Floriana.

«Volevate venire in Scozia?» giustamente domanda.

«Simone vorrebbe veni' quest'estate.» spiega Manuel, come se la domanda fosse stata posta direttamente a lui.

«Posso?» chiede allora il figlio, girandosi leggermente per incrociare lo sguardo della madre.

«E lo chiedi anche, amore? Siete tutti e due invitati. Quando volete. Se Anita è d'accordo ovviamente.» risponde prontamente quest'ultima.

«Se Manuel ha intenzione di affrontare la sua paura di volare, per me non è un problema.» esclama allora la donna.

Manuel allora sbuffa e «ao ma che è 'na congiura contro di me oggi?» borbotta, mentre cambia marcia e sfiora per errore il ginocchio di Simone che ne approfitta e gli prende la mano stringendola due volte e poi lasciando andare.

«Non fare il permaloso, lo sanno tutti.» gli fa notare.

Quello che nessuno nota è il rossore sulle guance di entrambi in seguito a quel gesto che però non passa inosservato alle loro madri che, sui sedili posteriori, si scambiano occhiate perplesse ma complici.

La situazione non fa che peggiorare quando i battibecchi dei loro figli interrompono le donne che avevano iniziato una piacevole conversazione.

«Ti ho detto che non me serve.» è l'unica cosa che riescono a captare, dato che prima che Manuel alzasse il tono della voce entrambe erano impegnate nel loro discorso.

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