17

159 21 0
                                    

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

17

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

17

Chiusi la porta di casa sua sbattendola, non ricordami che appena mi trovai davanti ad essa era socchiusa.

Un paio di giorni a seguire, sentì lei parlare mentre ritornavamo a casa, con noi c'era anche Yoongi e una ragazza del quartiere stesso.

"ad un certo punto abbiamo sentito la porta sbattere, io credo che sia stato suo padre e che ci abbia sentito! Che imbarazzo." Le risate degli altri provenivano alle mie spalle.

"No! Jungkook ti sei fatto sgamare!" disse Yoongi prendendolo in giro.

"ma no! Mio padre era troppo ubriaco per chiudere così forte la porta" mi girai per guardarlo e lui, tenendo stretta nella sua mano quella di lei, mi osservava da dietro; io ero l'unico che rimaneva davanti, loro quattro erano in fila.

L'aveva fatto apposta, sapeva che ero stato io a chiudere la porta. Mi aveva beccato in pieno e aveva agito in modo da farmi cadere nella sua trappola, ecco cosa voleva dire quello sguardo.

-

i giorni passavano, e la solita routine di loro due sembrava non cessare mai, e da lì che dentro la mia testa si incominciò a formare una sorta di vendetta, dovevo far in modo che lui ritornasse da me, volevo che lui si sentisse rabbioso tanto quanto lo ero io.

Una sera, mi avvicinai verso la figura di mia madre intenta a preparare la cena, tagliava delle verdure mentre bolliva il ramen, la cucina era invasa da un profumo squisito.

"mamma, mi sono dimenticato di dirti che oggi a scuola l'attività scolastica mi ha chiesto di dargli una mano, posso andare?"

"quando tesoro?" non distoglieva lo sguardo dal cibo che era nelle sue mani

"stasera."

"a quest'ora?"

"si, non farò tanto tardi."

"no Tae preferisco che rimanga a casa, usa il telefono del bar per avvisare che non ci sei! È troppo tardi e ancora dobbiamo cenare!" il suo era un tono che sapeva di madre, preoccupata per un figlio che non era più una persona da proteggere, ma per lei ero ancora un bambino da tenere lontano dal male.

Mille inverni - TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora