Dall'infanzia fino all'età adulta, «Mille inverni» racconta la storia di Taehyung e Jungkook, due ragazzi che vivono in periferia della città in un quartiere popolare ed emarginato; fin da piccoli, dovranno combattere contro una realtà dura della vi...
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"questa casa mi ricorda troppo mio padre." Mi disse mentre preparava la sua valigia: a distanza di qualche mese dalla morta del vecchio, arrivò la lettera dallo stato per l'arruolamento militare obbligatorio.
Io riuscì a cavarmela perché da piccolo avevo avuto dei problemi di salute che poi sono andati via scemando con il tempo, ma lui doveva partire; assieme a lui arrivò il comunicato anche per Yoongi, loro due avevano solo due mesi di differenza, tranne noi tre che avevamo la stessa età, Hobi era più piccolo di noi di qualche mese.
La lettera fu mandata un giorno mentre eravamo io all'università e lui a lavoro; mia madre che era l'unica persona che potevi trovare in casa a qualsiasi ora aprì la busta pensando che era una raccomandata o una bolletta, quando vide il simbolo dello stato, capì che non si trattava di nessuna delle due cose.
Rientrammo in casa entrambi, lui venne a prendermi all'università con la macchina, era riuscito da poco a prendere la patente: mia madre sedeva sulla sedia, i capelli bianchi che emergevano sempre di più dalla sua testa corvina risultavano ancora di più sotto la luce a neon del lampadario appeso al soffitto, il suo grembiule era stretta nella mano ferma, il volto corrugato e sorretto dalla mano libera, la sua ombra che risultava ancora di più i segni della vecchiaia; improvvisamente pensai che era successo qualcosa di grave, lei per quanto era una persona sensibile, cercava sempre di mostrarsi meno suscettibile per non far preoccupare noi eccetto per alcuni casi che non riusciva frenare le sue emozioni, quello era uno di quei momenti.
"mamma? Tutto bene?" gli chiesi mentre Jungkook chiudeva la porta alle nostre spalle.
"Ciao ragazzi." Si ricompose, cercando di assumere una posizione più eretta.
"Cos'è quella faccia Yerina?"
"è arrivata la lettera dallo stato. Uno dei due deve partire per il militare."
Capì subito che si trattava di lui, anche da modo in cui mia madre lo guardava; lei era sconsolata del fatto che il ragazzo cresciuto da una vita, reputato come un figlio, doveva partire lontano per un anno e mezzo.
"è per me?"
"Si è per te, Jungkook." Mi avvicinai a lui per leggere il contenuto, le parole sembravano mischiate tra di loro nonostante fossero scritte in maniera ordinata a macchina. La situazione mi sembrava così tanto strana che anche se leggevo sembrava che non capissi il contenuto scritto.
"Devo partire il quindici maggio, tra due settimane." Mi guardò come se neanche lui stesse capendo cosa gli stava succedendo. Nessuno dei due in realtà sul momento stesso riuscì a realizzare che per Un'anno e mezzo saremo stati distanti, lontani. Quando lui si fidanzò con Soyon, anche se il rapporto si era un po' lacerato, comunque lui era sempre attorno a me; il militare voleva dire che per un totale di mesi e chissà quanti giorni, lui non era con me e viceversa.