«Quindi avete già lavorato prima?» chiede Celine seduta a uno dei tavoli del pub.
Sono le dieci in punto e stiamo avendo il colloquio con Niall e Louis, i due ragazzi della sera scorsa.
«Beh...Io avevo un lavoro in un ristorante, come cameriere. Ma ho deciso di licenziarmi qualche settimana fa, la paga non era abbastanza e l'orario improponibile» dice Louis essendo fin troppo sincero, dato che gli argomenti sono dei taboo nel mondo del lavoro.
«Per me è il primo lavoro invece» aggiunge Niall con forte accento irlandese.
«Okay... Avete letto l'annuncio, giusto?» continuo io.
«Si, esatto» dice il biondo.
«Bene, quindi sapete che ci serve qualcuno da martedì al sabato. Tutte le sere. Va bene?».
«Benissimo direi» aggiunge Louis.
Celine ci prende un attimo da parte, portandoci lontano dai ragazzi, i quali non tolgono lo sguardo da noi. Discutiamo un secondo sul da farsi: io e Lexi siamo d'accordo sul far entrare nel team i due ragazzi e Cel si rivela, stranamente, d'accordo anche lei. Volevo solo essere sicura di non essere l'unica a pensarla in una maniera piuttosto che un'altra.
«Ottimo» inizio io avvicinandomi ai ragazzi, seguita dalle altre due ragazze «Allora vi spieghiamo come funzionano le cose qui» dice Lexi accanto a me.
Spieghiamo ai due il funzionamento del pub, il posizionamento dei tavoli e l'organizzazione del bancone. Qualche ora dopo iniziamo il servizio: Louis se la cava molto bene mentre Niall.... Beh lui deve ancora fare pratica ma considerando che è il suo primo giorno sta andando benone.
«Harry!» dice Louis rivolto verso la porta.
Ed eccolo lì, in tutta la sua bellezza. Stasera è solo, nessuna ragazza accanto a lui.
Harry, Harry, Harry.... Quindi è questo il suo nome.
«Ciao Lou, lavoro nuovo?».
«Già» dice il moro rivolto verso l'amico.
Harry va a sedersi al solito tavolo e vedo che continua a parlare con il cameriere, il quale poco dopo viene verso di me.
«Ehm.. Alex, il ragazzo al tavolo quattro chiede di te».
Arrossisco e vado a prendere il suo ordine, stupita del fatto che abbia chiesto esplicitamente di me.
«Una pinta? Offre la casa» dico sicura.
Lui sorride e mi guarda.
«Volentieri» dice.
È davvero bello. Il suo sorriso mi fa venire le farfalle nello stomaco.
Gli porto la sua birra e continuo il servizio.
Nel nostro pub non c'è tempo per la tristezza, per questo a noi piace lavorare con la musica a palla e i sorrisi sulle labbra; scherziamo con i clienti e ci trattiamo come se fossimo una famiglia. In questo momento mi sento estremamente felice, come se un arcobaleno mi avesse investito, in più in sotto fondo si può udire la canzone
"Shiny Happy People" dei R.E.M che mi mette ancora più allegria. Oggi purtroppo c'è tanta violenza e maleducazione; le persone si dimenticano degli altri e diventano egoiste rischiando di fare del male agli altri. Se tutti fossimo un po' più gentili e rispettosi tra di noi probabilmente le cose andrebbero un po' meglio.
"Everyone around, love them, love them. Put it in your hands, take it, take it. There's no time to cry, happy, happy"
«Ottimo lavoro, gente!» esclama Lexi a fine giornata.
«Louis e Niall benvenuti, siete ufficialmente tra noi» dico soddisfatta mentre guardo le mie amiche.
«Evvai!» gridano i due dandosi il cinque.
«Io vi ricordo la cena di domani, nonostante il poco preavviso, per voi ragazzi che siete nuovi vi spiego in breve: abbiamo organizzato una cena qui al pub con dipendenti e amici, per festeggiare i sei mesi del pub. Se volete venite pure e potete portare qualcuno con voi».
«Ottimo grazie!» dice Lou.
«Bene è tutto, buona serata a tutti».
STAI LEGGENDO
Notting Hill - H.S.
Genç KurguÈ possibile innamorarsi di qualcuno che si odia? La risposta è sì. Alex è una semplice ventenne; una ragazza con poche pretese, tanto testarda quanto gentile. Vive a Londra con le sue amiche, Celine e Lexi, e insieme mandano avanti il pub "Three Mer...