28 │New York

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Due mesi dopo

Due mesi fa io ed Harry ci siamo chiariti su tutto e abbiamo ufficializzato la nostra relazione; ora le cose tra me e lui stanno andando bene. La distanza è difficile da sopportare ma per fortuna abbiamo la possibilità di fare videochiamate tutte le sere prima dei concerti.
Durante questi mesi Harry mi mandava sempre delle foto sue, dei ragazzi e dei paesaggi che vedeva. Ogni tanto mi mandava anche dei pacchi a casa con qualche souvenir o delle semplici cartoline con delle dediche strappa lacrime.
Oggi finisce il tour americano e l'ultima tappa è New York. I ragazzi mi hanno aiutato ad organizzare una sorpresa per Harry; infatti in questo preciso momento sono appena atterrata al JFK di NY. Recupero le mie valige e mi reco verso l'uscita in attesa che Tomlinson arrivi a prendermi.
Quando esco dall'aeroporto, però, trovo Liam con un sorriso raggiante. Il moretto indossa dei jeans neri e una maglietta con scritto "Welcome to Vegas", mentre in testa ha un paio di occhiali da sole che sembrerebbero essere abbastanza costosi.
«Pensavo sarebbe venuto Louis».
«Che c'è io non ti piaccio abbastanza?» dice il moro ridacchiando e facendo il finto offeso.
«Dai, Liam!». grido al ragazzo per poi raggiungere la sua macchina.
«Louis ha avuto un contrattempo... Ha perso le scarpe».
«E come diavolo ha fatto?». domando e nel mentre salgo dal lato del passeggero.
«Ah non ne ho idea. Eravamo abbastanza ubriachi» continua il ragazzo mettendosi al volante.
«Tranne Harry, se te lo stai domandando. Anche perché era il suo turno di guidare».
Mentre chiacchieriamo guardo fuori dal finestrino: New York è incredibile, con i suoi grattacieli che spariscono tra le nuvole e le migliaia di persone che affollano le strade lunghe. Non era la prima volta che andavo negli Stati Uniti ma non ero mai stata a New York prima d'ora.
Sono le otto di sera ma non sono per niente stanca, anzi sono carica di adrenalina.
«Allora, pronta?» chiede Liam mentre parcheggia la macchina.
«Prontissima».
Entriamo in ascensore e il ragazzo schiaccia un pulsante. Saliamo all'ultimo piano riservato interamente ai ragazzi.
«Questa è la stanza di Harry».
Fisso la porta con il numero "18" inciso su essa.
«Mettiti dietro di me... Sì, così».
Liam bussa alla porta, si apre ma non riesco a vedere altro poiché il ragazzo copre interamente la mia visuale.
«Payne! Allora Lou ha trovato la scarpa?».
«Non ne ho idea, amico. Ma io ho trovato altro!».
Si sposta e solo allora riesco a vedere Harry, il mio bellissimo Harry.
«Alex».
Harry era sulla soglia, indossava solo dei pantaloni neri, e mi guardava come se non mi vedesse da mesi. Ed in effetti è così, non lo vedevo da tantissimo: i suoi capelli erano più lunghi, gli occhi verdi e il sorriso contagioso.
«Vieni, entra».
«Vi lascio soli» dice Liam per poi andare dagli altri ragazzi.
Entriamo in camera del riccio: la stanza è molto spaziosa, un letto ricoperto da lenzuola bianche si trova sul lato sinistro mentre di fronte a noi si presenta una vetrata, lunga quanto tutta la parete, che mi permette di vedere tutta la città di New York.
«Non me lo aspettavo... Non ho parole» dice il ragazzo mentre mi abbraccia.
«Resti per il concerto?».
«Sono qui per questo, oltre che per te Haz».
«Quando riparti? Voglio passare più tempo possibile con te».
«Tra una settimana».
«Ok». dice seriamente abbracciandomi e dandomi un leggero bacio tra i capelli, è davvero troppo alto. Sarà che sono solo un metro e tanta voglia di crescere.
Harry ed io decidemmo di andare in esplorazione della città.
New York era così caotica, multiculturale e piena di vita. Era una versione gigante di Londra.
Abbiamo speso tutto il giorno a ridere, girare per negozi e mangiare schifezze assurde; ed ora eravamo lì, nel suo letto, accoccolati insieme.
La mattina dopo feci colazione con Harry e i ragazzi che però dovettero andare via subito per organizzare il concerto di stasera.
Restai sola e passai il resto della giornata all'interno del Moma ad ammirare le opere d'arte più belle e importanti di sempre. Mi incantai davanti alla "Notte Stellata" di Van Gogh, uno dei miei quadri preferiti. Ho sempre amato la pittura di Vincent: i tratti particolari, i colori accesi ma anche il significato delle sue opere, il disagio che provava e la sua malattia. Credo che sia stato uno dei più grandi artisti del suo tempo.
Nel tardo pomeriggio ritornai in hotel e decisi di prepararmi per il concerto: optai per un completo semi trasparente, decorato con tantissimi brillanti e scarpe da tennis bianche, non avevo intenzione di distruggermi i piedi.
Una volta arrivata vidi i ragazzi già sul palco intenti nel sound check.
«Hey, Alexis!» grida Niall attraverso il microfono.
«Chiamami ancora così, biondo, e salgo sul palco a farti vedere la vera violenza».
«Uuuu, Nello. Sei nei guai» grida Louis ridendo di gusto.
«Tra quanto inizia?» chiedo ai ragazzi.
«Mezz'ora più o meno» rispondono in coro Harry e Zayn.

☁️☁️☁️

Mi posiziono al mio posto, esattamente sotto al palco, mentre i cancelli vengono aperti e migliaia di fan urlanti entrano nello stadio.
«Grazie a tutti per essere qui stasera! Grazie per esserci sempre per noi» inizia il discorso Zayn.
«Stasera abbiamo deciso di portare un pezzo che non abbiamo ancora fatto uscire. È dedicato ad una persona, che è qui tra noi. Alex, questa canzone è per te» conclude Harry.

" I might never be your knight in shinin' armor
I might never be the one you take home to mother
And I might never be the one who brings you flowers
But I can be the one, be the one tonight
When I first saw you
From across the room
I could tell that you were curious, oh, yeah
Girl, I hope you're sure
What you're looking for
'Cause I'm not good at making promises
But if you like causing trouble up in hotel rooms
And if you like having secret little rendezvous
If you like to do the things you know that we shouldn't do
Then baby, I'm perfect
Baby, I'm perfect for you
And if you like midnight driving with the windows down
And if you like going places we can't even pronounce
If you like to do whatever you've been dreaming about
Then baby, you're perfect
Baby, you're perfect
So let's start right now
I might never be the hands you put your heart in
Or the arms that hold you any time you want them
But that don't mean that we can't live here in the moment
'Cause I can be the one you love from time to time
When I first saw you
From across the room
I could tell that you were curious, oh, yeah
Girl, I hope you're sure
What you're looking for
'Cause I'm not good at making promises
But if you like causing trouble up in hotel rooms
And if you like having secret little rendezvous
If you like to do the things you know that we shouldn't do
Then baby, I'm perfect
Baby, I'm perfect for you
And if you like midnight driving with the windows down
And if you like going places we can't even pronounce
If you like to do whatever you've been dreaming about
Then baby, you're perfect
Baby, you're perfect
So let's start right now
And if you like cameras flashin' every time we go out
Oh, yeah
And if you're looking for someone to write your breakup songs about
Baby, I'm perfect
Baby, we're perfect
If you like causing trouble up in hotel rooms
And if you like having secret little rendezvous
If you like to do the things you know that we shouldn't do
Then baby, I'm perfect
Baby, I'm perfect for you
And if you like midnight driving with the windows down
And if you like going places we can't even pronounce
If you like to do whatever you've been dreaming about
Then baby, you're perfect
Baby, you're perfect
So let's start right now "

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