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È passato un mese dal concerto ad Edimburgo.
I ragazzi torneranno a momenti; io e le mie amiche siamo al Three Mermaids e abbiamo deciso di organizzare ai cinque una festa di bentornato.
Celine sta gridando da mezz'ora: "No! I palloncini di la!"; "Millicent! Perché hai preso i coriandoli verdi? Avevo detto rossi!".
La mia amica è ossessionata dai dettagli, tutto deve essere sempre perfetto. Io non ho osato dire nulla, conoscendola avrebbe dato ancora di più di matto; mentre Lexi se l'era filata per non dover ascoltare le lamentele della "perfezionista".
Io ed Harry non ci siamo più sentiti, la notte passata con lui sotto la pioggia e il bacio è come se non fossero mai accaduti. Mi sento presa in giro; mi aveva detto che voleva realmente baciarmi ma ora sembra che mi eviti come se avessi la peste o qualche altra malattia mortale.
«Stai bene?» chiede Lexi avvicinandosi e sedendosi accanto a me.
«Si» dico piano.
«Alex... È per la storia di Harry? Se vuoi dico a Zayn di fargli il culo».
«No, Lex. Va bene così. Non mi importa nulla di Harry».
«Ehi, voi due! Ci date una mano o state lì a fare gossip?» urla Celine nervosa, interrompendo la conversazione che stavo avendo con Lex, per fortuna. Parlare di Harry non mi va in questo momento, soprattutto quando in cui stiamo organizzando una festa anche per lui, ce l'ho in testa fin troppo.
Scattiamo subito in piedi e finiamo di sistemare il salone, prima che la ragazza commetta un omicidio, anzi due.
Dopo qualche ora il pub è pronto per la festa: i palloncini colorati e lo striscione fatto da Lexi sono al posto che Celine voleva. Corriamo velocemente a casa per cambiarci mentre il nostro staff finisce di preparare i tavoli.
Celine indossa dei pantaloni eleganti, una maglietta leggera e dei tacchi bassi. Lexi opta per un vestitino viola a fiori e delle semplici scarpe da tennis. Io invece metto una gonna lunga e aderente di color prugna, abbinandola ad un top bianco e scarpe basse.
Torniamo nel nostro locale e Celine controlla gli ultimi dettagli, tentando di sistemare ancora di più lo striscione e i palloncini.
«O mio Dio!» esclama una voce dietro di noi.
«Ragazzi!».
Gli One Direction entrano nel pub, salutano tutti e si congratulano con noi per la festicciola.
«È il minimo dato che Celine è qui dalle otto del mattino» dice Lexi divertita.
Louis ridacchia per l'affermazione della mia amica per poi raggiungere Liam e Niall al loro solito tavolo. Zayn, dopo averci chiesto un mojito, si unisce ai tre per poi essere seguito da Celine, con un bicchiere di birra tra le mani, che gli si siede accanto.
Prendiamo da bere anche io e Lexi e poco dopo, prima di raggiungere gli altri, facciamo partire la musica.
«Ciao, Alex».
«Harry».
«Come... Come stai?».
«Sto bene. Te?».
«Si. Anche io».
Restiamo a fissarci e lui fa per parlare di nuovo ma viene interrotto da Niall: «Hey, piccioncini! Venite qui, facciamo una foto di gruppo».
Ci avviciniamo tutti e sorridiamo di fronte alla fotocamera di Louis.
Molte foto sono venute sfuocate ma una in particolare colpisce tutti: Louis con una faccia schifata probabilmente dovuta a Niall che mangia le patatine con la bocca aperta, Zayn e Liam abbracciati e sorridenti, Celine che ride e Lexi che starnutisce e poi ci siamo io ed Harry che ci guardiamo negli occhi.
Questa foto ci rappresenta al centro per cento, la mia famiglia, i miei amici.
Dopo che tutti osservano la foto e commentano con i miei stessi pensieri, ritornano a fare quello che stavano facendo prima: chi si fa versare un'altra birra; chi a gara per chi riesce a raccontare l'aneddoto più traumatizzante; e chi ne ha più ne metta.
«Alex. Possiamo parlare?».
«Di cosa, Harry?».
«Lo sai».
Harry prende la mia mano e mi conduce fuori dal pub.
«Ho pensato tantissimo a te, a noi, In questo mese. Mi dispiace se non ti ho chiamato o scritto ma avevo bisogno di pensare».
«Pensare? Sul serio Haz?».
«Si... Mi hai appena chiamato Haz?». dice il ragazzo sorpreso. Non si aspettava che io usassi quel nomignolo con lui, specialmente in questa situazione complessa.
«Non importa. Senti io... Ora sono io che ho bisogno di pensare» dico senza riflettere.
«Sul serio. Ti darò tutto il tempo...».
Non gli faccio finire la frase, mi alzo sulle punte e lo bacio.
«Ci hai messo poco» dice baciandomi di nuovo.
Non riesco a fare a meno di lui, è come una droga. Sorrido sulle sue labbra mentre infila una delle sue grandi mani tra i miei ricci tinti di rosso. Sta per baciarmi di nuovo quando veniamo interrotti:
«Ehm».
Ci giriamo e Liam appare alle spalle di Harry.
«Scusate se mi intrometto... Harry, dobbiamo dire quella cosa a Celine».
«Che cosa dovete dirle?».
«Ora vedrai» mi sorride dolcemente e prende la mia mano, mentre torniamo dentro.
Sono tutti in cerchio e il nervosismo della mia amica è palpabile.
«Quindi? Cosa dovete dirmi?».
«Sai, il nostro amico Jungkook ha detto che faranno un concerto a Milano. Non aveva il tuo numero quindi ha chiesto a noi di dirtelo... Sei ufficialmente invitata, e puoi portare qualcuno con te».
«O mio dio» grida lanciandosi contro Niall.
«Grazie, grazie!».
La festa va avanti tra scherzi, battute e musica; Niall e Louis si sfidano a Karaoke cantando "Teenage Dirtbag" di Wheatus, Zayn e Liam si scatenano con Just Dance mentre Lexi ride come una cretina, ed io, Harry e Celine stiamo giocando a poker senza scommettere soldi.
Ore dopo, alle tre del mattino, ognuno di noi fa ritorno a casa.
«Alex, resti con me?» mi chiede il riccio.
Guardo le mie coinquiline ferme sulla soglia del nostro appartamento che mi fanno cenno con la testa. Il mio sguardo si posa di nuovo Harry e gli sorrido.
Non potevo chiedere di meglio.

Notting Hill - H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora