23.1 │Night Out

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È passata quasi una settimana dal bacio di Harry.
Da quel momento sono rimasta chiusa in camera mia, a letto, senza voler vedere nessuno.
Ho pianto, tanto, e non ho mangiato. Nemmeno il mio adorato gelato o il volto di Chris Evans sono riusciti a tirarmi su il morale.
In questi giorni Celine e Lexi hanno cercato di convincermi ad uscire o di parlare con loro.
Ma non hanno avuto successo. L'unica cosa che ho fatto è stata mugugnare un "lasciatemi sola" attraverso la porta.
Perfino i ragazzi sono venuti a trovarmi, non ho aperto neanche a loro.
Niall si è seduto contro la mia porta e mi raccontava barzellette, mentre gli altri hanno suonato per me.
«Gli spacco la testa, quando lo vedo» diceva Liam parlando di Harry.
«Sai, Alex, anche Harry sta male» diceva Louis.
Lui sta male? E per quale motivo, è stato lui stesso ad ammettere il suo errore.
Al quarto giorno ho deciso di uscire per farmi una doccia e lasciare che la stanza prendesse un odore che non fosse quello della mia disperazione.
«Alex».
Lexi è in piedi, vicino alla porta del bagno.
Ha un'aria preoccupata e felice allo stesso tempo.
«Vuoi parlare?».
«In realtà volevo fare una doccia» le dico.
«Ok... Ti posso portare del tè e dei biscotti? Li ha fatti Celine».
Annuisco lentamente mentre entro in bagno.
Mi lavo il corpo e i capelli e non riesco a fare a meno di sfiorare la mia bocca con la punta delle dita ripensando a lui.
Ero stata stupida a pensare di avere qualche possibilità.
Dopo essermi asciugata i capelli e aver messo il pigiama di Scooby Doo ritorno in camera dove trovo Celine e Lexi. La stanza non è tanto diversa da qualche ora fa ma la finestra è stata aperta per far cambiare l'aria, tutti i fazzoletti e le cartacce in giro sono state gettate e la scrivania è stata rimessa in ordine.
La bionda mi porge la tazza fumante e si siede sulla sedia della scrivania.
«Come ti senti?» chiede Celine stesa sul mio letto, il quale è stato rifatto ed ha delle lenzuola pulite; i miei pupazzi però non ci sono più, probabilmente la quasi maniaca dell'ordine e della pulizia li ha messi tutti in lavatrice.
Incrocio le gambe e mi schiarisco la voce.
«Non bene... In realtà malissimo. Ero davvero convinta di poter piacere ad Harry».
«Stando a Niall tu gli piaci davvero. Ha solo paura credo» dice la bionda.
«Niall?».
«Ieri, prima di andare via, ha detto che Harry è pentito e non voleva dirti ciò che ha detto. Ha solo avuto paura della tua reazione. Ed ora non ha il coraggio di parlarti».
«Non lo so...».
«Alex, stasera usciamo. Ok? Così lo lasci perdere per un po'» afferma Celine mangiando uno dei suoi biscotti.

☁️☁️☁️

La sera arriva presto; indosso dei semplici pantaloni e una maglietta degli AC/DC.
Le mie amiche mi aspettano in ingresso: Celine ha un vestito corto e nero, le sta benissimo; Lexi, invece, ha un top verde e una gonna lunga dello stesso colore.
Usciamo di casa e, con sorpresa, noto che i ragazzi ci stanno aspettando fuori.
«Hanno insistito per vederti» mi sussurra Celine all'orecchio.
Li guardo uno ad uno e noto che hanno uno sguardo pieno di gentilezza e compassione.
«Ehm... Manca ancora una persona veramente».
Guardo Liam confusa per un attimo e poi realizzo che sta parlando di Harry.
Qualche secondo dopo, infatti, il riccio si presenta. Ha i capelli raccolti, una felpa gialla senza cappuccio e dei jeans scuri.
Non riesco nemmeno a guardarlo in faccia.
Ci incamminiamo verso la macchina di Zayn e quella di Louis.
Zayn, Niall, Lexi e Celine salgono insieme.
Realmente stavo per salire io ma la moretta tinta mi ha fatto spostare mentre mi faceva l'occhiolino.
Quindi ora siamo io, Liam, Louis ed Harry sull'altra auto. E ovviamente sono seduta accanto a lui.
Mi osserva ma io non faccio altro che guardare fuori dal finestrino, nella speranza che viaggio finisca presto.
Arriviamo nella City di Londra, con i suoi edifici moderni e i locali più cool.
Entriamo in un piccolo pub nascosto in una delle viette laterali. Ordiniamo delle birre tranne Louis e Zayn che devono guidare più tardi.
L'atmosfera è incredibile: le luci soffuse e le pareti scure donano un qualcosa di affascinante a quel piccolo locale.
«Ragazzi, c'è il karaoke!» esclama Niall.
«Dai, forza! Fate sentire chi siete» grida Lexi.
Ed ecco che i ragazzi danno spettacolo anche stasera.

" One, two, three
Straight off the plane to a new hotel
Just touched down, you could never tell
Ah, a big house party with a crowded kitchen
People talk (shh) but we don't listen
Tell me that I'm wrong but I do what I please
Way too many people in the Addison Lee
Now I'm at the age when I know what I need, oh, whoa "

" Midnight memories
Oh-oh-oh-oh-oh
Baby, you and me (ayy)
Stumblin' in the street
Singin', singin', singin', singin'
Midnight memories
Oh-oh-oh-oh-oh
Anywhere we go, never say no
Just do it, do it, (yeah) do it, do it "

Oltre alla loro "Midnight Memories", i cinque, decidono di cantare anche alcune canzoni di Lady Gaga, "Single Ladies" di Beyoncé e qualche brano di Ed Sheeran.
Verso le tre del mattino lasciamo il locale, o meglio ci invitano ad andarcene, per tornare a casa.
«Alex».
La sua voce roca rimbomba nelle mie orecchie e mi risveglia dai miei pensieri come un secchio d'acqua gelida.
«Posso parlarti?».
«Okay».
Siamo solo io e lui, gli altri sono qualche metro avanti che ridono per le battute squallide di Niall.
«Mi dispiace per averti baciata, e per aver detto che è stato un'errore. Scusa...».
«Non ti preoccupare, Harry» rimango in silenzio per un po' e lui fa altrettanto. La situazione comincia a diventare imbarazzante e l'unica cosa che faccio è guardare in basso e giocherellare con un sassolino per terra finché non decido di smorzare questa situazione.
«Amici?» chiedo guardandolo, non ho un'espressione molto facile da leggere dato che lo sto guardando quasi impassibile. Forse l'unica cosa che si potrebbe dire è che sono rassegnata... rassegnata nella convinzione che non potremo mai essere più di quello.
«Certo».


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