19│Friends

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I raggi del sole che filtrano attraverso le tende mi fanno sbattere le palpebre.
Cerco di alzarmi ma sento un peso all'altezza dello stomaco.
Guardo in basso e vedo un braccio stringermi la vita. Non è il braccio di una persona qualsiasi ma di Harry.
Oddio.
Harry è nel mio letto.
Mi sposto lentamente e lo sento mugugnare leggermente; mi alzo e scendo velocemente le scale recandomi in cucina.
«Buongiorno» mi dice una Celine ancora mezza addormentata.
«Hey...».
«Allora... Come stai? Ed Harry?».
«Bene.... Un attimo. Harry?».
«L'ho sentito ieri sera e... beh sono entrata in camera tua prima ma stavate dormendo. Eravate troppo carini e ho dovuto farvi una foto».
«Celine! Dio santo. Siamo amici comunque. Lui si è solo scusato, abbiamo visto un film e ci siamo addormentati. Fine» dico sottolineando l'ultima parola.
«Mmmm. Farò finta di crederci».
Se potessi le tirerei addosso la sua tazza con i pinguini.
«Giorno» dice una voce assonnata.
Quanto è bello.
«Ciao Harry» dice la mia coinquilina, che in questo momento sta riponendo la tazza nel lavandino.
«Grazie per film, Alex».
«Di nulla».
«Harry perché non resti a fare colazione?».
Celine ti ammazzo prima o poi.
«Grazie, Celine, ma devo andare» risponde ed esce di casa. In effetti non ci avevo nemmeno fatto caso ma ieri si è addormentato vestito com'era entrato in casa, di conseguenza è già pronto per uscire.
«Quindi... Millicent si sposa?».
«Ma... Hai ascoltato tutto?».
«Io? Pff... Si. Decisamente» il modo in cui la espressione cambia in due secondi, da scherzosa a seria, quasi mi spaventa.
«E mi devi dire tutto mentre usciamo» continua la ragazza.
«Usciamo?».
«Ovvio! Insomma è da un sacco che non facciamo qualcosa. Pensavo di andare a Greenwich».
«Certo... Vado a cambiarmi allora».
Salgo nuovamente le scale, rischiando anche di inciampare e rompermi qualche osso; vado in bagno dove mi lavo e mi vesto.
Dopo qualche istante raggiungo la ragazza al piano di sotto e usciamo di casa andando verso la stazione di Notting Hill.
Prendiamo la metropolitana fino a Greenwich e decidiamo di fare un picnic al parco. Abbiamo deciso di prendere con noi il necessario all'ultimo, giusto poco prima di uscire di casa, visto il bel tempo che qua è quasi un miracolo.
Le giornate iniziano ad assolarsi e fa sempre più caldo, marzo è quasi finito e l'estate è sempre più vicina.
Celine indossa dei pantaloni scuri e un top azzurro mentre io una gonna rossa lunga e una maglietta bianca. Stendiamo una tovaglia a scacchi sul prato per poi sederci sopra; dal cestino per picnic tiriamo fuori della frutta, dei tramezzini e qualche bottiglietta d'acqua.
«Alex, ti piace Harry?» chiede la ragazza mangiando dei kiwi.
«Perché me lo stai chiedendo? Comunque no».
«Perché sei mia amica e non ti credo nemmeno un po'.... E poi è stato lui a chiedermi cosa ti piace fare»
«Davvero? In un certo senso lo avevo capito».
«Perché non ci provi? Almeno il mio lavoro da finta cupido di wish giunge al termine» ridacchia la mora ricevendo solo un sorrisetto forzato dalla sottoscritta.
«No ok, dai. Seriamente, perché no?».
«Non lo C, e se non fosse realmente interessato? Ho bisogno di tempo».
Il nostro discorso viene interrotto dallo squillo del telefono della mia amica.
«Si? Ah ciao, certo. Va bene ora ne parlo anche con lei. Mhmh, ciao».
«Chi era?».
«Louis, stasera suonano a South Bank. Ci andiamo?».
«Si, certo».
«Ottimo, allora gli mando un messaggio».
Finito il picnic, gettiamo le carte nei cestini e torniamo in stazione dove riprendiamo la metro per South Bank.

☁️☁️☁️

«Ciao, ragazzi!».
«Hey, che belle che siete».
«Niall, smettila di metterle in imbarazzo».
«Oh, Louis, sai che è vero!».
«Modestamente, miei cari, lo so» dice Celine poggiando entrambe le braccia sulle spalle dei due ragazzi, circondandoli, per poi andarsene facendo una finta catwalk.
Entriamo nel locale e, ormai, come al solito ci sediamo in un tavolo in prima fila.

"You're insecure, don't know what for
You're turning heads when you walk through the door
Don't need makeup to cover up
Being the way that you are is enough"

«Alex?».
«Adam...» dico leggermente spaventata.
«Hey, anche tu qui eh? Senti possiamo parlare? Per favore».
«Lei con te non viene da nessuna parte» dice Celine con cattiveria, schierandosi davanti a me, fronteggiando il ragazzo.
«Per favore» chiede di nuovo il ragazzo.
«Celine, se non torno tra dieci minuti chiama qualcuno» dopodiché esco dal locale con lui.
«Senti, mi dispiace tantissimo per quello che è successo. Non volevo»
« Adam... Io».
«Davvero. Sono realmente dispiaciuto, non ti chiedo di perdonarmi subito ma pensaci».
«Non lo so nemmeno io...»
«Andiamo!».
«Hey! Va tutto bene qui?« chiede un ragazzo dietro Adam.
Ha la pelle olivastra e gli occhi scuri.
«Si, stavo solo parlando con la mia ragazza».
«La tua ragazza?! Ma che diavolo...».
«Alex...».
«Senti, amico, lei non mi sembra d'accordo. Quindi perché ora non te ne vai?».
«Pensaci, ok?» dice Adam per poi andare via.
«Grazie...».
«Zayn, Zayn Malik» dice sorridendomi e porgendomi la mano.
«Alex, piacere».
«Il piacere è tutto mio!».
«Forse ora è meglio se rientro o la mia amica da di matto».
«Ti accompagno, andiamo» dice gentilmente mentre mi apre la porta.
«Quindi? Cosa voleva?» chiede Celine appena torno al tavolo.
«Niente. Lascia stare... Ah, Celine, lui è Zayn. Mi ha aiutato con Adam».
«Piacere».
«Piacere mio, sono Celine».
«Perché non ti unisci a noi?» chiede la ragazza di fronte a me.
«Non disturbo?».
«No, affatto! Stiamo aspettando i nostri amici... I bei musicisti sul palco».
«Li conoscete?».
«Certo».
«Sono davvero bravi. Sapete anche io canto».
«Sul serio?» chiedo.
«Forte! Magari un giorno ci fai sentire qualcosa!» chiede Celine.
«Volentieri! Aspetta vi dò il mio numero».
Rimaniamo a parlare ancora un po' mentre ascoltiamo i ragazzi cantare.
«Signorine».
«Tomlinson!» grido.
«Chi è il ragazzone?».
«Zayn, piacere».
«Loro sono Niall, Liam ed Harry» dice il moro indicando gli altri ragazzi.
«Anche Zayn canta» dice Celine mentre sorseggia il suo cocktail.
«Sul serio? A noi servirebbe un'altra persona» ammette Liam.
«Se ti interessa possiamo vederci e organizzare qualcosa» dice Niall.
I ragazzi sembrano essere diventati subito amici, anche Harry, che non aveva ancora interagito con il moro, sembrava impressionato.
«Se volete potete provare al Three Mermaids la settimana prossima!».
«Si, grazie Celine!».

Notting Hill - H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora