Io ed Harry siamo rimasti amici, ottimi amici oserei dire. Siamo anche usciti insieme i due giorni successivi, prima della loro partenza.
«Ci mancherete tanto!» grida Lexi salutando i ragazzi che stanno salendo sul furgone.
«Anche voi, bellezze» dice Zayn che sale per ultimo.
I ragazzi sono appena partiti e si sente già la loro mancanza. Non sentiremo più per un mese le orrende battute di Niall, le lamentele di Liam, i racconti stravaganti di Zayn o gli aneddoti di Louis. Soprattutto non vedrò Harry e i suoi occhi.
«Ti chiamo quando arrivo» mi ha promesso questa mattina.
È così fu.
«Pronto?».
«Ciao, Alex».
«Harry! Come va? Siete arrivati a Manchester?».
«Tutto bene. Si, siamo appena arrivati in hotel. È fantastico qui».
Era davvero felice. Io, invece, ero felice di sentire la sua voce. Parliamo del più e del meno finché non sento un'altra voce in lontananza che lo chiama e poi gli dice qualcosa che, però, non riesco a decifrare.
«Devo andare, Al. Ci sentiamo».
Chiudo la chiamata con Harry e mi butto sul letto sbuffando. Osservo per dieci minuti buoni il soffitto bianco quando Celine entra in camera mia.
«Hey, guarda cosa ho» dice la ragazza sedendosi accanto a me e posando sul letto una scatola rossa.
«Che cosa c'è in quella scatola?».
«Sei la mia migliore amica, Alex, quindi ovviamente so che ti piace la fotografia. E visto che la parete sopra la tua scrivania è piena ho pensato di aggiungerne qualcuna alla tua collezione».
La guardo curiosa e Celine solleva il coperchio mostrando il contenuto della scatola. Al suo interno è pieno di fotografie di questi mesi: i ragazzi del pub che sorridono incluso Logan prima della sua partenza; io, Celine e Lexi girate di spalle con la maglia del Three Mermaids; gli One direction alla loro prima esibizione; Niall che si strafoga di cibo nella nostra cucina; Liam e Zayn che si sfidano a braccio di ferro; Louis vestito da carota gigante ma soprattutto la foto mia e di Harry dove lui dorme con me.
La prendo in mano e la guardo meglio. Sapere che per lui quel bacio è stato un'errore mi fa stare male.
«Non potevo non farla stampare».
«Sono bellissime! Grazie, grazie mille. Non dovevi Celine».
«Certo che dovevo! Sono dei ricordi bellissimi, dai attaccale al muro». Tiro fuori le foto dalla scatola e, con l'aiuto della mia amica, le appendo alla parete cercando di trovare un posto libero per ognuna di loro. Le immagini sul muro raccontano una storia, mi piace tenerle in ordine cronologico: da quando ero bambina in Italia alle ultime scattate qui in Inghilterra.
Dopo aver sistemato tutte le fotografie ci prepariamo per andare al lavoro.☁️☁️☁️
La giornata passa velocemente, al pub non c'è molta gente.
«Alex...».
«Hey, Charlie! Dimmi tutto».
«Secondo te, Lola uscirebbe con me?».
«Ovvio! Forza vai a chiederglielo, chico».
Lexi e Celine mi affiancano e insieme guardiamo la scena: il Charlie sicuro di sé lascia posto ad uno impacciato e super imbarazzato mentre si avvicina alla ragazza in questione.
Li osserviamo da lontano e dopo qualche minuto notiamo Lola sorridere e annuire.
«Aaaa, il cubano fa conquiste» ridacchia Lexi.
La serata si conclude in fretta: i clienti sono sempre di meno e i pochi che rimangono stanno semplicemente finendo le loro consumazioni, senza ordinare altro.
Alle undici di sera decidiamo di chiudere in anticipo dato che non ci sono più clienti in arrivo.
«Grazie ancora ragazzi! Ottimo lavoro. Ah e Charlie, vedi di trattare bene la nostra Lola» dice Celine.
I due si sorridono e il cubano annuisce mentre si gratta la nuca leggermente imbarazzato.
«Io avrei un annuncio se posso».
Ci giriamo tutti verso Millie.
«Prego» dice Lexi.
«Volevo dire che la mia ragazza ha accettato la proposta di matrimonio. Siete tutti invitati, se volete. Sarà tra due mesi».
Ci congratuliamo tutti con la rossa e Zach propone un brindisi.
Dopo circa un'ora di festeggiamenti ognuno torna verso la propria abitazione; chiudiamo a chiave il locale e mentre iniziamo ad avviarci qualcuno ci fa fermare.
«Scusate!».
Ci giriamo e restiamo senza parole nel vedere la persona davanti a noi.
«Che cosa vuoi?! Schifoso».
«Vorrei parlare con Alex. Per favore».
Guardo il volto di Adam, sembra pentito di qualcosa oppure è semplicemente un ottimo attore.
«Ok, ma loro restano qui».
Annuisce e si avvicina lentamente.
«Volevo dirti che mi dispiace veramente. Per tutto quanto. Non volevo fare ciò che ho fatto e non so nemmeno perché mi sono comportato così. Sono un'idiota e ti ho trattata malissimo. Scusa davvero» dice senza pause il ragazzo.
«Ero solamente geloso di Harry ma ciò non giustifica le altre azioni che ho commesso».
Adam abbassa la testa e guarda le punte delle sue scarpe.
«D'accordo. Ti posso perdonare, Adam. Ma non voglio più vederti».
«Non ti preoccupare per questo. Me ne vado a New York. Mi hanno offerto un buon lavoro».
«Sono contenta per te. Ti auguro il meglio».
«Anche io, Alex. Buona fortuna con il pub e con Harry».
«Harry?».
«Non state insieme?».
«No... Lui è solo un amico».
«Oh. Certo. Sembrate una bella coppia comunque» dice per poi andarsene, forse per sempre.
Torniamo a casa, metto il pigiama e controllo il cellulare. Ho una chiamata persa da parte del riccio. Avvicino il cellulare all'orecchio e provo a richiamarlo.
«Alex» risponde con voce assonnata.
«Ti ho disturbato?».
«No, abbiamo appena finito».
«Come sta andando?».
«Alla grande. Anche se mi manchi... Mancate. Tutte voi. Anche ai ragazzi ovviamente».
«Mmm».
«Voi?».
«Bene...».
«Alex?».
«Ho rivisto Adam».
«Che cosa? Ma sei scema?!».
«Harry fammi parlare...».
«No, Dio... Dopo quello che ti ha fatto! Pensavo fossi più intelligente».
«Mi ha chiesto scusa e ha detto che lascia il Regno Unito! Cavolo, Harry, lasciami parlare. Sei il solito bambino» gli urlo chiudendo la telefonata.
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Notting Hill - H.S.
Teen FictionÈ possibile innamorarsi di qualcuno che si odia? La risposta è sì. Alex è una semplice ventenne; una ragazza con poche pretese, tanto testarda quanto gentile. Vive a Londra con le sue amiche, Celine e Lexi, e insieme mandano avanti il pub "Three Mer...