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«Allora, come sta andando il college?» domando con il telefono all'orecchio.

«Piuttosto bene, me la sto spassando» ride Jamie-Lynn, dall'altra parte della linea in una delle nostre solite chiamate per aggiornarci «Sono entrata in una confraternita studentesca di artisti»

«Non eri andata lì per studiare Fisica?» le chiedo, mentre scarabocchio sul mio quaderno con una matita spuntata.

«Sì, l'idea era quella, ma voglio anche divertirmi! Tu invece? Come te la passi nella cittadina più noiosa del mondo?»

«Noiosamente» mi limito a dire.

«E con i tuoi nuovi amici?»

«Parlano sempre di cose che non capisco. Mi hanno invitata di nuovo a giocare, ho paura che un giorno mi rapiranno pur di farmi partecipare ad una delle loro sedute»

«Perché non ci vai, scusa? Hai detto che ti stanno simpatici!»

«Non credo che mi piaccia. Sono strani quando ne parlano...» ammetto.

«E... con Eddie?» incalza Jamie-Lynn, sembrava volermelo chiedere dall'inizio della chiamata.

«Con Eddie che cosa?»

«Dai, lo sai! Avete passato insieme due interi mesi da quando è ricominciata la scuola, non ci credo che non sia scattato nulla!» risponde «Vai a casa sua, hai anche conosciuto suo zio!»

«Vado a casa sua per studiare insieme»

«Studiare? Non ci credo»

«Giuro! Altrimenti non aprirebbe un libro e perderebbe di nuovo l'anno!»

«La cosa ti preoccupa, vedo» ridacchia lei.

«Non mi cambia niente, anche se dovessero promuoverlo io me ne andrò da questa scuola entro maggio» spiego.

«E allora perché tanta premura?»

«Mi fa piacere farlo, tutto qui. Io lo aiuto a studiare e lui mi insegna a suonare la chitarra, anche se finiamo sempre a fumare erba»

«Che bella compagnia! Sembrate veramente affini!»

«Ti ho mai detto della quantità di roba che ha in casa? Droghe che neanche avevo mai sentito nominare, ma quelle le vende e basta per fortun-»

«Non cambiare discorso, Tam!» ride lei.

Sbuffo sonoramente «Quante volte te lo devo dire che non c'è niente tra di noi? Non avrei motivo di mentirti, ti ho sempre raccontato tutto!»

«E perché no, scusa?» chiede delusa.

«Si può essere amici anche senza far scattare niente di quel genere» dico schietta «Mi bastano gli sguardi indagatori dei miei compagni pettegoli, non ti ci mettere anche tu»

«Quindi non è mai scappato nulla? Niente di niente?» insiste lei.

«No!»

«Un bacio sulle guance un po' troppo vicino alle labbra?»

«Non ci siamo mai dati un bacio sulle guance!»

«Neanche un po' d'imbarazzo quando siete vicini?» chiede ancora.

«No! Certo... una volta sono entrata in camera sua e non aveva i pantaloni e sono arrossita, ma è finita lì! Non ho visto niente e lui si è coperto subito»

«Perché Eddie non aveva i pantaloni?» chiede stupita Jamie-Lynn.

«Non lo so, ma non mi riguarda!» rispondo «... La sua stanza è piena di roba perversa, non voglio entrare in merito!»

Sunglasses at Night 1984 | Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora