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La compagnia di Billy e di Chrissy è stata una piacevole scoperta. Per tutta la settimana alterno i pomeriggi con loro, non credevo che la vita sociale potesse essere così soddisfacente. Abituata a chiudermi in camera mia o in una roulotte a Forest Hills, mi stavo perdendo il bello della mia giovinezza.

Accompagno la mia amica agli allenamenti delle Cheerleader, scoprendo che come Maggie e Melissa anche le sue compagne ora mi trattano in modo diverso (di facciata, ovviamente), trascorriamo pomeriggi al Mall come quel pomeriggio di Shopping insieme.

Con Billy invece è tutta un'altra storia, facciamo passeggiate in auto, picnic a riva del Lover's Lake, ceniamo spesso insieme e passiamo anche del gradevole tempo da soli, e spesso va a finire in un solo modo. Io e Billy abbiamo davvero una bellissima intesa in quelle situazioni, anche se il più delle volte è lui a condurre il gioco.

Sto anche trovando il coraggio di iniziare a scrivere qualche testo da presentare all'Hawkins' Post, per tastare il terreno di un possibile futuro post diploma.

Va tutto alla grande, mi sento una persona nuova. Secondo mia madre ho un'allegria preoccupante, soprattutto da quando ho iniziato a mettere un po' meno di nero nei miei vestiti. Sono ancora la regina delle tenebre, questo non cambierà mai, ma splendo di una nuova luce, e la cosa mi piace molto.

Nessuno si permette più di commentare ciò che dico o faccio, forse per paura di Billy o forse perché sembro un po' più sicura di me.

- Se ve lo state chiedendo, sì, mi mancano i vecchi tempi. Non amo sputare nel piatto dove ho mangiato, ma sto cercando di andare avanti nella vita, provate a comprendermi... -

Perfino scuola è diventata piacevole, e tra le nuove abitudini, ce ne sono rimaste alcune che non cambieranno mai.

Durante l'ora di ginnastica, come ai vecchi tempi, condividiamo la palestra con i ragazzi della squadra di Basket. Anche se dall'altra parte del campo, la loro presenza si sente eccome. Un po' per il rumore e le grida d'esultanza, un po' per gli sguardi che spesso io e Billy ci lanciamo l'un l'altro, silenziosi, ma che significano tutto.

Inutile dire che in questo modo è difficile concentrarsi sulla lezione, il mio pensiero è sempre diretto a quel ragazzo e alla sua palla, ai suoi tiri al canestro, alla sua forza di volontà in questo sport e a quel corpo perfetto che sto imparando a conoscere così bene. Non mi piace il basket, ma quando mi propone di fare qualche tiro non mi tiro indietro. In una relazione bisogna sempre spronare gli hobby e gli interessi dell'altro!

Tra un esercizio e un altro mi siedo sugli spalti accanto al mio fantasma del passato, se potessi parlare con la me stessa di qualche mese fa quante cose avrei da dirle... Entrambe ad osservare Billy con lo stesso sguardo, ma con un senso del tutto differente.

Anche lo sguardo di Billy è diverso. Quello che prima era una semplice occhiata fugace che non riuscivo a decifrare ora si è trasformata in complicità. Ad ogni suo canestro cerca il mio sguardo, curioso di sapere se lo sto ammirando come tanto desidera. E puntualmente io sono qui a godermi questo spettacolo.

«Davvero entusiasmante quella cesta del bucato»

Mi volto alle mie spalle, scoprendo la presenza di Eddie seduto qualche gradino più in alto. Non so da quanto tempo sia qui, non me n'ero neppure accorta. Incrocio per un solo istante il suo sguardo, poi torno a guardare i ragazzi di basket, fingendo di non averlo sentito.

«Lo sai che ti mollerà dopo che gli avrai dato quello che vuole, vero?» continua lui imperterrito.

«Potrebbe deludere la tua aspettativa» rispondo atona, senza voltarmi.

«Ah, non dirmelo...» ride «Lo avete già fatto?

«Se sono venuta a letto con te, figurati se non ci andrei con lui»

Sunglasses at Night 1984 | Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora