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Idealizzare Chrissy come l'oggetto del desiderio di Eddie mi ha leggermente confuso i pensieri, tanto da pensare che sarebbe divertente se capitasse proprio lei nel mio giro, solo per poter dimostrare a quel testone quello che si è perso e quanto lei non fosse così inarrivabile come sostiene.

Eddie è stato davvero uno stupido ad essersi lasciato scappare quest'occasione d'oro. Provo ad immaginare la sua faccia quando glielo direi, se dovesse capitare.

Sono seduta tra Samantha e Dan Shalter, ma sono anche presenti Tammy Thompson, e i compagni di basket di Billy, Patrick McKinney e Jason Carver.

Si comincia a giocare, la bottiglia di Coca cola gira velocemente davanti ai nostri occhi, facendoci attendere con ansia il risultato.

Carver osserva Chrissy con molto interesse, ma gli capita una restìa Samantha Stone, che gli lascia il rossetto nero sulle labbra dopo un riluttante bacio a stampo.

Al secondo giro invece Dan Shalter e Tammy Thompson sembrano piuttosto contenti di esser capitati insieme, dandosi un bacio passionale che alza le urla e i fischi dalla folla attorno a lui.

«Dacci dentro, Dan!» grida un suo amico alle sue spalle, mentre tutti gli altri ridono.

«Okay, diamoci un taglio, ora» dice Tina, dovendoli quasi separare con la forza «Le stanze sono di sopra, nel caso»

Lei afferra ancora una volta la bottiglia e la fa girare al centro del tavolo. Finalmente esce la ragazza che stavamo aspettando tutti: Chrissy. Lei ridacchia un po' vergognosa, ma sembra comunque curiosa di sapere chi le capiterà.

«Vediamo chi sarà il fortunato» ride Tina, facendo girare la bottiglia per scegliere la seconda persona, che inizia a girare vorticosamente sul tavolo, puntandoci tutti prima di fermarsi.

Jason la fissa con intensità, sperando che possa capitare su di sé. Il suo interesse per la ragazza è chiaro, ma i loro sguardi non si incrociano mai, non credo che se ne sia accorta. Tutti guardiamo verso di lei in trepidante attesa.

Finalmente la bottiglia si ferma davanti a qualcuno, e con grande sorpresa da parte di tutti...

«Tamara!» esulta Samantha.

Fisso la bocca della bottiglia puntare verso di me, totalmente stupita dalla svolta interessante che ha preso questa serata.

Mi volto verso Chrissy e la trovo già verso di me, con gli occhioni spalancati per la sorpresa.

«Sapevo che c'era questo rischio» ridacchia lei timida.

Mi alzo, avanzo verso di lei e mi ci siedo davanti, scoprendola intimorita.

I ragazzi alle nostre spalle sembrano piuttosto impazienti che accada, gridano forte e chiaro «Bacio! Bacio!»

Io e Chrissy ci guardiamo negli occhi, poi scoppiamo a ridere. Avere una folla che ci acclama la mette in soggezione, a me invece diverte molto.

«Quando vuoi» mi sussurra.

Le poggio una mano sul viso, così delicato da sembrare una bambola. Non mi è difficile capire perché Eddie abbia perso la testa per lei. Ci avviciniamo insieme, lente e timorose, fermandoci ad un palmo dai nostri nasi.

Lei mi guarda negli occhi, io invece abbasso lo sguardo verso le sue labbra per appoggiarci le mie con forse un po' troppo impeto.

Chrissy sussulta, ma si lascia trasportare anche lei.

"Quanto è morbida..."

Ecco cosa si prova a baciare una ragazza.

Eddie ha detto che non ne sarebbe valsa la pena venire qui. A me viene invece da pensare alla sua faccia se ci fosse stato a godersi la scena, non riuscendo ad immaginare la sua reazione vedendomi baciare la sua piccola, dolce, bellissima Chrissy.

Ci separiamo, accompagnate dal fischio del nostro pubblico. La faccia di Carver è impagabile, con il mento fino al pavimento e completamente rosso in faccia.

Anche Chrissy cerca di nascondere il suo evidente rossore, ridendo con le mani sul viso. Io e lei ridiamo insieme, sotto gli occhi increduli di tutti.

«Wow, non pensavo fossi così focosa, Tamara!» cinguetta Maggie inserendosi nella scena «Allora dovresti provare qualcosa di più forte!»

«C-che cosa?»

«I sette minuti in paradiso!» esclama lei, afferrandomi per i polsi e facendomi alzare. Si elevano altri applausi dalla folla e nella confusione assoluta mi sento trascinare via.

«Ehi, aspetta un attimo!» dico travolta senza neanche sapere dove mi sta portando.

Mi spinge fino alla rampa di scale che conduce al piano superiore, indicandomi la porta del sottoscala sotto di questa.

«Prego, tutto tuo!» dice Maggie, invitandomi ad entrare.

Lo guardo, non sapendo se può essere una buona idea.

«Forse non ha fegato» ridacchia Melissa alle nostre spalle.

«Scherzi?» chiedo io. Prendo un respiro profondo ed entro.

Sunglasses at Night 1984 | Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora