Il bastardo mi ha fatto di nuovo accettare in un momento di debolezza e ora io non posso più tirarmi indietro.
L'unica condizione per farmi venire a giocare con loro era quella che Eddie non menzionasse neanche con un minimo riferimento quello che ho detto lunedì a casa mia.
Ci ha provato solo una volta scherzando, ma la mia reazione è stata così pessima da fargli passare la voglia, ancora scossa da volermi sotterrare. Pagherei per non averglielo mai fatto sentire, se potessi...
Ogni volta che ci ripenso provo una sensazione indecifrabile, un misto di turbamento ed eccitazione che peggiora drasticamente ogni singola volta che incontro Billy a scuola, anche da lontano. Se prima avevo paura di dirgli qualcosa di sconveniente incontrandolo, ora spero solo di non gridargli quelle parole quando mi passa davanti, tra un saluto e l'altro.
Chissà se un giorno potrò dirlo direttamente a lui...
Nel frattempo però ho un'altra questione di cui mi devo occupare.
Come concordato, venerdì sera ci troviamo tutti a scuola nell'aula di teatro per la partita di Dungeons & Dragons. Per quanto io ci abbia provato a sottrarmene alla fine eccoci qui. Se avessi dato buca stavolta credo che Eddie non me lo avrebbe perdonato davvero.
Sono l'ultima ad arrivare, ci sono già tutti quanti e con la maglietta dell'Hellfire Club, che indosso anch'io per l'occasione sotto vivo consiglio di Eddie che fa un sorriso quando la vede finalmente addosso a me.
«Ma guarda un po' chi ci degna della sua compagnia!» esclama Eddie, facendo voltare tutti quanti verso di me.
Inutile dire che Priscilla non ha la stessa contentezza nel vedermi di tutti gli altri.
«Quindi giocherai con noi?» chiede subito Goodman.
«No, l'accordo era quello di farvi compagnia» ridacchio, sottolineando immediatamente questa frase per evitare di illuderli inutilmente.
«L'abbiamo portata qui, la convinceremo anche a giocare» gli risponde Eddie, come se non potessi sentirlo.
«Sì, certo» commento io, guardandomi attorno per l'aula. Non c'ero mai stata prima d'ora in quattro anni qui alla Hawkins High, la stanza è piena di scenografie di ogni genere e candelabri che illuminano flebilmente il tavolo di legno al centro. Accanto alla sagoma di una bara c'è uno stendardo con la scritta "Hellfire Club".
«Cazzo, fate davvero sul serio, allora» mormoro sorpresa.
«Avevi dubbi?» chiede Priscilla alle mie spalle, pungente come sempre. Ad Eddie scappa una risata compiaciuta, ma non aggiunge altro.
I ragazzi prendono posto attorno al tavolo e ci appoggiano sopra tutte le loro cose, libri, manuali, scatole e raccoglitori vari. A capotavola noto un trono dorato e decorato che ovviamente viene occupato da Eddie, che ci si accomoda tirannico come fosse il re.
Mi lancia un veloce sguardo beffardo e poi si volta ad aprire tutti i suoi manuali, disponendoli di fronte a sé e sistemandoli per il gioco mentre i suoi amici preparano i loro semplici fogli.
Mi siedo accanto a lui su una sedia decisamente più modesta e sobria della sua sotto lo sguardo geloso di Priscilla. Temo sia infastidita non solo dalla mia presenza indegna qui, ma anche che io indossi la loro maglietta, tanto quanto lo sono io. Non so cosa darei per rivelarle il segreto su questo disegno e farle passare la voglia di sfoggiarla con quell'aria di superiorità.
«Ecco le vostre schede dei personaggi!» dice Eddie, distribuendo dei fogli ai ragazzi, poi si schiarisce la voce. Mi volto verso di lui e lo trovo con il braccio teso anche verso di me.
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Sunglasses at Night 1984 | Eddie Munson
Fanfiction~ Qui Tamara, membro dell'Hellfire Club. Ora penserete che vi racconterò di come io ed Eddie siamo fatti l'uno per l'altra o non abbiamo occhi per nessuno all'infuori di noi due ma non è così... Li abbiamo, eccome. ~ ~~~~~ Sono Effy, son tornata con...