10.

4.3K 118 9
                                    

𝐂𝐇𝐀𝐑𝐋𝐄𝐒

Guardavo il mio telefono, avevo scritto a Marta per sapere il numero di Amelie, ma non sapevo proprio cosa mandarle. "Ciao, sono Charles" era troppo banale.

Io e Amelie non ci vedevamo dalla sera dell'incidente, ed era passata praticamente una settimana. Tra allenamenti, riunioni a Maranello dove l'avevo cercata ma non l'avevo trovata, sembrava evitarmi spudoratamente. Passava tanto tempo con Carlos in fabbrica, ed io non potevo che essere geloso nel guardarli ridere e divertirsi.

Io, con la sua lontananza non spiegata, avevo avuto parecchio tempo per pensare a quello che realmente volevo.
Ed ero giunto alla conclusione che io volevo stare davvero con lei, impegnarmi in una relazione.
Ne era passato di tempo dal mio ultimo rapporto a lungo termine con una ragazza, e ne ero uscito ferito, però Amelie era come uno specchio per me, eravamo uguali, ed io ero determinato nel farmi piacere da lei.
In fondo sapevo che almeno un po' le piacevo, si vedeva soprattutto da come arrossiva alle mie parole e dal modo in cui sembravo importarle. I flashback di quella notte mi apparvero in mente ed io non trattenni un sorriso al pensiero. Mi piaceva davvero tanto, anche i miei amici e la mia famiglia se ne erano accorti. Mia madre mi vedeva più raggiante, Arthur invece non vedeva l'ora di conoscerla alla prima gara, dato che mi ero fatto scappare che era una meccanica.
Io ero felice se lei era al mio fianco.

Tra due giorni però avevamo il volo per Barcellona, dove si sarebbero tenuti i test di inizio stagione. Non vedevo l'ora di entrare finalmente nella monoposto.
Decisi bene di mandare un messaggio alla sua migliore amica, che da poco era diventata anche la mia. Marta diceva sempre la verità, anche a costo di ferire qualcuno, era sempre sincera, quindi chi poteva essere migliore di lei in questo momento.

Marta, cosa posso scriverle?

Ancora che ci pensi? È passata una settimana, coglione!

Mica è colpa mia!

Si lo è.

È vero, però aiutami.

Charles, non dovrei dirtelo ma lei è spaventata dal vostro rapporto.

Già, si vede da come mi evita.

Tu non perdere le speranze, dalle tempo e vedrai che quando se la sentirà ti parlerà di tutto.

Aspetterò.

Bravo, non fare il coglione.

Non sono un coglione.

Io non sono un coglione. Beh forse a volte, in certi momenti. Non avrei mai ammesso però di avere torto, soprattutto con Marta!

***

Il volo per Barcellona era stato tranquillo, era un circuito che mi piaceva abbastanza, ma ero impaziente di entrare finalmente nella nuova monoposto.
<<Okay Charles, ci limiteremo a fare dei giri per il passo gara poi per la qualifica.>> mostrai il pollice in su' ed infilai il casco, permettendomi di posare lo sguardo su Amelie, che mi stava già guardando, mentre era appoggiata al muro.
Le feci l'occhiolino e lei sembrò notarlo, soprattutto dal colore rosso vivo che prese spazio sulle sue guance.
Sorrisi per l'effetto che le facevo, e poi mi diressi verso la macchina, entrando a suo interno.

Eyes never lie [Charles Leclerc]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora