41.

2.8K 108 19
                                    

THE LAST LAP

𝐀𝐌𝐄𝐋𝐈𝐄

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


𝐀𝐌𝐄𝐋𝐈𝐄

Abu Dhabi. L'ultima gara della stagione duemila ventidue. L'ultima gara in Ferrari.

Charles e Perez erano a parità di punti, quindi chi tagliava la linea del traguardo prima dell'altro sarebbe arrivato secondo, dietro Max Verstappen che aveva conquistato il titolo con gran facilità.

Dopo un inizio weekend veramente impegnativo mi aspettavo che la domenica sarebbe stata leggermente meglio, ma così non fu, beh più o meno.

"Binotto fuori dalla Ferrari?"

"Binotto si dimette!"

"Mattia Binotto non sarà il team principal della Ferrari nel duemila ventitré!"

"Charles e Carlos saranno felici di questo? Scommetto che Leclerc lo sarà a pieno!"

Troppe. Troppe voci mi facevano continuare a sognare in un futuro con la rossa.

Il weekend era iniziato in questo modo, con questi rumors che mi avevano fatto dormire con tanta difficoltà.

Charles non sapeva niente, nessuno sapeva niente, ma chi aveva messo in giro questa voce forse aveva trovato un fondo di verità.

<<Non ci credo che è l'ultima gara di Seb.>> dissi, appoggiata con la testa sul petto nudo di Charles.

Eravamo ancora stesi nel letto nella mattina della gara. Dovevamo alzarci ma nessuno dei due voleva farlo.

<<Non ci credo nemmeno io.>> disse, accarezzandomi i capelli.

<<Charles?>> lo chiamai. <<Mh?>> mi rispose.

<<È la nostra ultima gara insieme.>> dissi, ma lui rispose con prontezza, come se si aspettasse quell'intervento da parte mia.

<<Non lo è, Amelie. Abbiamo tante stagioni da fare insieme.>> disse, sicuro.

Il mio labbro tremò.

<<Amelie?>> mi chiamò. <<Mh?>> risposi.
<<Ti hanno fatto delle proposte?>> mi chiese. <<Charles..>> iniziai. <<Non te l'ho detto per il semplice motivo che non ho intenzione di accettare.>> dissi, e a lui bastò quello per fare un bel respiro, e collegare i pezzi del puzzle.

<<RedBull?>> sentii il suo cuore battere più forte, forse per la paura di un "sì". Annuii, e lui posò una mano sulla mia guancia, facendomi sollevare il capo.

Ci guardammo negli occhi e lui sorrise leggermente.

<<Se ti rende felice, accetta.>> disse, sapendo lo stesse facendo con un dolore al petto.

Eyes never lie [Charles Leclerc]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora