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Vi ricordo di seguirmi su TikTok perché posto degli spoiler sulla storia ❤️

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𝐀𝐌𝐄𝐋𝐈𝐄

Era iniziata la settimana del gran premio di Monaco, ed io non vedevo l'ora di vivere tutto il weekend.

Charles mi stava venendo a prendere a casa, e per la prima volta dormivo nel mio letto anche se dovevo lavorare quel fine settimana.

Qualcuno bussò alla mia porta allora finii di pettinare i capelli, che avevo asciugato mossi, e mi guardai un attimo allo specchio.
I jeans chiari mi fasciavano le cosce ma ricadevano larghi sulle caviglie, ai piedi indossavo le puma personalizzate con la bandiera monegasca e il disegno della monoposto numero 16, un regalo di Charles.
Sistemai la maglietta nera aderente e uscii, non facendo attendere troppo il mio ragazzo.

Entrai nella sua Ferrari 488 Pista Spider e lo salutai con un bacio a stampo.

<<Dove andiamo?>> chiesi, impaziente, mentre indossavo la cintura di sicurezza.

<<Buongiorno anche a te.>> mi sorrise, partendo con un sorriso sul volto.

Sbuffai, come sempre era una sorpresa.

Non che non mi piacessero, le amavo, però ero una persona fin troppo curiosa per riuscir a rimanere zitta.

Parcheggiammo davanti un palazzo beige allora aggrottai le sopracciglia.

Mi fece cenno di entrare quando vide dei fan avvicinarsi. Io feci come lui mi aveva consigliato ed entrai nel portone aperto, rimasi lì ad aspettarlo mentre lo guardavo attraverso il vetro oscurato.

<<Cara!>> sobbalzai.

<<Pascale!>> la abbracciai, davvero felice di rivederla. <<Charles sta entrando, i Fan lo hanno trattenuto e sai che lui non riesce proprio a non fermarsi.>> spiegai, e la vidi annuire.

Poi mi disse di seguirla ed entrammo in un salone, che capii si trattasse proprio della mamma del ferrarista.

Dopo un paio di minuti entrò Charles e salutò la madre con due baci sulle guance. Lei gli ordinò di sedersi alla postazione shampoo ed amai vederli insieme.

<<Amelie, tu niente?>> mi chiese Pascale, ma io scossi la testa. I capelli li avevo lavati proprio quella mattina, e poi mi vergognavo fin troppo ad approfittare della situazione, non era da me.
Ero certa che non mi avrebbe fatto pagare ne' Pascale ne' Charles, quindi evitai.

Pascale si dedicò più al taglio che all' asciugatura, perché Charles riteneva che "lui sapeva asciugarsi i capelli da solo", anche se era talmente pigro ogni volta che facevamo la doccia insieme che ero io a farlo.

Si mise della cera per capelli per sistemarli come meglio voleva.

Mi limitai a guardarlo concentrato mentre cercava di sistemarsi i capelli.
<<Mi aiuti?>> mi supplicò, facendomi sbuffare.
<<Ti odio.>> mi avvicinai a lui, immergendo le dita nei suoi morbidi e scuri capelli.
Appoggiò le mani sui miei fianchi lasciati scoperti dalla maglia corta.

Eyes never lie [Charles Leclerc]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora