𝐀𝐌𝐄𝐋𝐈𝐄
"Ti amo"
Questa era la frase che torturava i miei pensieri la mattina, il pomeriggio, e la notte, da quando Charles mi aveva sorriso, dopo aver fatto l'amore, dopo aver vinto la prima gara del campionato.
Continuavo a ricordare il momento, e ogni volta che lo facevo mi fermavo, anche se stavo camminando in mezzo alla strada, cucinando la pasta o guardando instagram.
Come faceva uno come lui ad amare una come me? Cosa avevo di speciale?
Io gli avevo risposto? Ovviamente no.
<<Ti amo>> mi disse, il mio cuore prese a battere come non aveva mai fatto, mi si fermò il fiato. Cercai di sorridere, ma non facevo altro che pensare.
E se lui è come Luca?
E se mi farà del male?E pensare che inizialmente lo avevo respinto, gli avevo risposto male, lo avevo guardato male, ma lui si era impuntato di volere me. Soltanto me.
<<Dopo la sera al bar, non ho toccato più nessuna ragazza. Quella sera avevo scelto io il bar, dovevo vederti un'altra volta, dovevo capire se mi facevi del bene, se i tuoi occhi erano quelli che avrei voluto vedere ogni mattina, appena sveglio, dopo una notte passata a fare l'amore. Sì sei tu. L'unica che voglio vedere sotto il podio, l'unica che voglio abbracciare fino a non respirare, l'unica, la mia rosa bianca>> fece una pausa, mentre i miei occhi si facevano lucidi. <<Ed è stato abbastanza presto, ma subito ho capito che dovevo tenerti stretta a me, e non lasciarti andare, quando cantammo la nostra canzone preferita in auto, e pensare che tu non volevi nemmeno accettare il mio passaggio.>> una lacrima solitaria bagnò la mia guancia, ma la sua caduta fu fermata da Charles, che prontamente la asciugò, sorridendomi come non aveva mai fatto.
<<Non capisco.>> scossi la testa, appoggiando una mano sulla sua, posta sulla mia guancia. <<Cosa?>> mi chiese, confuso. <<Come? Come hai fatto ad innamorarti di una come me?>> chiesi, quasi disperatamente. <<È accaduto tutto in pochi secondi. Ancora sto cercando di capirlo io. Ma i miei sentimenti sono chiari, e anche se continuo ad essere spaventato da essi, non voglio più indossare maschere. Voglio qualcuno che mi aspetti dopo ogni gara, che mi baci e mi abbracci se vinco o perdo. Tu sei quella persona. Non credevo di averne bisogno, ma quando ti ho vista, respingermi, rivolgermi occhiate, tenermi testa. Il mio cuore è impazzito e ha deciso di aprirsi a te, ed è stata la scelta migliore che ho fatto.>> mi spiegò. Ma i miei dubbi ancora non erano stati risposti. <<Cosa ti ha fatto innamorare di me?>> chiesi, per l'ennesima conferma. Non mi sembrava vero.Dopo il mio ultimo ragazzo era passato un po' di tempo, avevo deciso di chiudere il mio cuore a tutti e promettere a me stessa di aprirlo soltanto ad una persona meritevole.
Perché io meritavo di meglio.
Non meritavo di essere tradita ogni sera.
Di essere violentata psicologicamente.
Di sentirmi niente.<<Sembra che non vuoi credermi.>> disse, guardandomi negli occhi e aggrottando le sopracciglia. <<Non so se ci riesco.>> dissi, distogliendo lo sguardo dai suoi occhi. <<In che senso?>> mi chiese, cercando un contatto visivo. Chiusi gli occhi. <<Per me è difficile.>> tanti flashback si accesero nella mia mente, facendomi contorcere lo stomaco.
<<Cosa è difficile? Ti prego parlami Amelie.>> mi si spezzò il fiato. "È difficile parlarne, andare avanti, fidarmi e amare di nuovo."
<<Non ci riesco. Scusami.>>E feci una cosa che proprio non volevo fare.
Ma ero cresciuta così.
Scappando dai miei problemi.
Non mi avevano mai insegnato ad affrontarli.Mia madre scappava dai problemi. Scappava da mio padre, scappava dalle responsabilità.
Io feci lo stesso con Charles. Scappai.
Presi le mie cose, mi vestii velocemente e lo guardai un ultima volta prima di aprire la porta e andare via.
Vidi i suoi occhi, lucidi dalle lacrime. Se ne stava lì in piedi, davanti il letto. Forse non se lo aspettava. Non mi conosceva bene per sapere che io non sapevo fare altro. Sapevo solo scappare.
<<Scusa.>> sussurrai, prima di interrompere il contatto visivo e chiudermi la porta alle spalle.Tornai in camera, trovandola vuota.
Ormai erano le sei di mattina.Lo so, che stava probabilmente con Pierre. Ma io avevo bisogno di lei, avevo bisogno della mia migliore amica.
<<Marta.>> dalle mie labbra uscì un singhiozzo, che subito fece preoccupare la mia migliore amica. <<Sei in camera?>> mi chiese, io risposi immediatamente <<Si.>> e non disse nulla. Ma sapevo che stava arrivando.<<Aprimi.>> bussò rumorosamente alla porta, facendomi alzare subito dal letto.
Mi abbracciò, come non aveva mai fatto.
<<Non ne parliamo se non te la senti adesso, riposiamo okay?>> annuii soltanto alle sue parole. Capace di fare solo quello.Ero una codarda, soltanto così potevo definirmi. Era l'unico aggettivo che mi veniva in mente.
Ci stendemmo nel letto, ed io mi abbandonai ad un pianto.
Luca mi aveva fatto stare così male da non riuscire ad andare avanti con un'altra persona, che finalmente mi amava.
E Marta lo sapeva, per questo era contenta, per questo cercava a tutti i costi di presentarmi a Charles. Sapeva che era la persona giusta per me.
Forse aveva fatto bene. Ma io forse non sarei dovuta andare oltre la conoscenza.
Non avrei dovuto permettergli di insinuarsi nel mio cuore e nella mia mente.
Perché anche se fuori sembravo odiarlo, dal primo momento sapevo che lui poteva cambiarmi. Che lui mi avrebbe fatto stare bene, troppo bene. E a me stare bene mi terrorizzava. Soprattutto stare bene per merito di un'altra persona.Io non sapevo se me lo meritavo. Se Charles era la persona giusta per me, la mia anima gemella.
In quel momento riuscivo soltanto a piangere, e a pentirmi per l'ennesima volta di essere scappata dai miei problemi, non affrontandoli.
Ho visto che a voi la storia sta piacendo, quindi ce la metterò tutta per finire di scriverla entro fine settembre, così che sia tutta vostra❤️
E Luca adesso chi è? Sicuramente uno stronzo, questo lo avevate capito.
È lui la causa di tutte le paranoie di Amelie?
Vi aspettavate questo "finale"?Non vi preoccupate, ho pensato a tutto.
Vi lascio la possibilità di farmi delle domande nei commenti dove io dovrò per forza rispondere. (che non riguardi il finale della storia perché ancora non so come concluderla, o forse si🫣).
Al prossimo aggiornamento❤️
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Eyes never lie [Charles Leclerc]
FanfictionMentre tutte le ragazze si divertivano la sera, tornando a casa ubriache marce, io studiavo come una matta. Non avevo mai avuto paura di dimostrare quello che ero. Io amavo i motori, e fin da piccola ero convinta di diventare un meccanico per una de...