Clair de Lune - Austenland Revisited Series #2 [COMPLETA]

14. When the party's over

Don't you know I'm no good for you?

I've learned to lose you, can't afford to

Tore my shirt to stop you bleedin'

But nothin' ever stops you leavin'

Billie Eilish, When the party's over

Quando mettiamo piede nella location designata per l'evento, però, iniziano a sorgere i problemi. Mino ha chiamato per avvertire che ritarderà, gli addetti al catering hanno qualche difficoltà nel montare il buffet e sir Thomas Bertrand non si vede da nessuna parte.

Helga Landmann sta rimproverando il figlio:

‹‹E se gli fosse accaduto qualcosa?›› si lamenta ‹‹Non avresti dovuto prestargli la tua moto, Franz››.

Il rapper, accorgendosi della mia presenza, si illumina:

‹‹Ma no che non gli è successo niente, Tom è il miglior centauro che conosca a parte me stesso, non gli avrei mai affidato la mia bambina altrimenti›› replica. ‹‹Tra l'altro Georgiana era con lui, può testimoniare che il nostro amico sta benissimo, non è vero?››

Presa in contropiede, ribatto: ‹‹Sir Bertrand mi ha dato un passaggio fino a Villa Ines che non è molto distante dagli uffici della Fondazione, sono sicura che stia bene. Avete provato a chiamarlo?››

Vengo contagiata dall'agitazione generale, mio malgrado, sennonché la ex top model pare avvistare il soggetto in questione.

‹‹Thomas›› esclama, correndo verso di lui.

Il cavaliere di Sua Maestà sta facendo il proprio ingresso insieme a mio fratello. Entrambi hanno un aspetto stropicciato, come se si fossero appena svegliati o, peggio, avessero preso parte a una rissa. Ad avvalorare la seconda ipotesi, un'ombra bluastra sotto l'occhio destro di Bertrand.

‹‹Avevo appena rassicurato i suoi amici circa la sua incolumità e lei appare con lividi evidenti a smentirmi, per giunta stasera?›› ironizzo.

‹‹Detesto essere prevedibile›› ribatte lui reprimendo un gemito di dolore, prima che lo lasci alle premure dei Landmann, dirigendomi verso Mino.

‹‹Guglielmo Mattei, dobbiamo parlare›› gli intimo.

‹‹Mettiti in fila, Gigì, sono molto richiesto›› replica mio fratello, versandosi da bere al buffet mentre fa vagare lo sguardo per la sala alla ricerca della moglie, da cui distoglie subito gli occhi con amarezza.

‹‹Okay, parleremo dopo, ma perlomeno va' da Elisa e resta al suo fianco per il resto della serata›› lo ammonisco.

‹‹Come farai tu con il baronetto, immagino›› mormora, sarcastico.

Il mio coinvolgimento nell'organizzazione del gala di beneficenza della Bertrand Foundation e l'ingaggio come testimonial della collezione eco-friendly dell'Atelier Monti non sono andati giù a Mino.

Teme - come il mio agente Bruno, del resto - ripercussioni significative sulla mia carriera da pianista, derivanti da un'eccessiva trascuratezza dei miei studi musicali e non perde occasione nel farmelo sapere.

Però, se di solito mi mostro docile e conciliante verso le sue rimostranze, osservando l'inqualificabile comportamento che sta tenendo nelle ultime settimane, sono più restia ad accettare le sue critiche.

‹‹È ciò che ci si aspetta che faccia›› gli faccio presente. ‹‹L'avevo messo in conto quando ho deciso di prendere parte al progetto››.