18. Orgoglio e Pregiudizio

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Chi non cambia mai opinione

Deve essere sicuro

Di aver giudicato bene

Sin dall'inizio

Jane Austen, Orgoglio e Pregiudizio

Alla fine, il momento giunge.

Dopo un giorno e mezzo di viaggio e due scali intercontinentali, arriviamo all'aeroporto internazionale di La Aurora di Città del Guatemala, dove ci attende un furgone organizzato per conto della troupe che ci porti alla piantagione di caffè Canción de Cuna, nei pressi di Antigua.

Durante il tragitto la nostra guida - un ragazzo piuttosto simpatico i cui lineamenti evidenziano ascendenze Maya - narra la storia locale della valle, dei tre vulcani che la circondano e del terremoto che distrusse la città. portando le autorità a spostare la capitale da Antigua a Città del Guatemala. Io, tuttavia, sono troppo fiaccata dal jet lag per ascoltare davvero.

Alla Canción de Cuna veniamo accolti da un uomo e una donna che sembrano essere i responsabili della piantagione.

Sono autoctoni, vivono in alcuni alloggi a ridosso dei campi.

Ad Antigua esistono in sostanza due tipi di aziende: quella latifondista - che si tramanda di generazione in generazione tra i discendenti della famiglia proprietaria, abitante la finca, ossia la casa padronale generalmente ammobiliata con arredamento d'epoca risalente ai primi conquistadores che vi si sono stabiliti, spesso offerta come residenza temporanea a eventuali visitatori - e quella gestita da cooperative agricole formate da contadini che hanno avuto accesso alla terra per lavorarla, avviando in questo modo la produzione di caffè in proprio.

La piantagione Canción de Cuna, secondo i responsabili, rappresenta un unicum perché è una fusione di entrambe; infatti l'ultimo discendente dei proprietari, morto senza eredi, nel proprio testamento ha dato disposizioni affinché la terra venisse alienata ai contadini che la lavoravano, permettendo dunque a costoro di riunirsi in cooperativa e continuare così la produzione di caffè. La cooperativa ha poi stretto un accordo di collaborazione con Bertrand Company, che pare soddisfare tutti per le condizioni di lavoro e l'autonomia gestionale lasciata ai dipendenti.

Dal canto mio, non sono talmente ingenua da pensare che sia tutto oro ciò che luccica, dunque, approfittando dell'ora di riposo concessaci per riprenderci dal viaggio, do un'occhiata in giro, la stanchezza completamente sparita.

La finca in cui siamo ospiti rispecchia effettivamente la descrizione di casa padronale di un latifondo tant'è che, aggirandomi per le stanze costruite interamente in legno potrei fingere di trovarmi a Tara, la piantagione degli O'Hara in Via col Vento.

‹‹¿Estás perdida, señorita?››

Sobbalzo, udendo una voce alle mie spalle. Mi volto, scoprendo che si tratta di una ragazzina dalle lunghe trecce scure. Esito, colta in flagrante, poi annuisco.

Mi chiede se voglio tornare nella stanza che mi è stata assegnata ma scuoto la testa, quindi mi propone di fare un giro della piantagione, offerta che accetto volentieri.

Scopro che si chiama Sooleawa - che significa argento nella lingua dei nativi -, ha quattordici anni e abita in un villaggio nei pressi della piantagione. I suoi genitori lavorano qui e lei viene a dare una mano alla madre, impegnata in cucina quando ci sono ospiti alla finca.

‹‹Ti piace vivere in questo posto?›› le chiedo in spagnolo.

Ci pensa in attimo prima di rispondere. Annuisce.

Clair de Lune - Austenland Revisited Series #2 [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora