Clair de Lune - Austenland Revisited Series #2 [COMPLETA]

28. A man who drinks tea

People look different at home.

Off guard.

Should I be on my guard?

No, I'm a man who drinks tea

Thomas Shelby, Peaky Blinders (2013)

Ho bisogno di pensare con lucidità, di schiarirmi le idee ma, al contrario, mi tornano in mente tutti i momenti trascorsi insieme a Thomas, le emozioni provate in compagnia dell'uomo che amo.

È inutile ormai negare perfino a me stessa di essere perdutamente, irrimediabilmente innamorata di lui.

È un sentimento maturato nel tempo, insinuatosi sotto la pelle tra una tazza di tè e un duetto al pianoforte, un viaggio in moto e una serata di confidenze trascorsa a guardare le lucciole.

Mi tornano in mente le parole di Elisa: chi ama non si arrende.

Thomas, forse, l'ha fatto troppo presto, io invece non ho lottato affatto.

Assorta in tali riflessioni, non mi accorgo che la tracolla della borsa sta cedendo, disseminando a terra il contenuto.

Mentre lo ricaccio dentro alla rinfusa, maledicendomi per la mia sbadataggine, ritrovo la chiavetta su cui sono riuscita a riportare l'incisione della Canción de Cuna originale dedicata a Thomas dalla viva voce di sua madre, che la canta divinamente.

Sono infatti venuta a conoscenza dell'esistenza della registrazione grazie ad alcuni contatti alla Royal Opera House, il cui direttore era intimo amico di Jane Campbell Bertrand, ai tempi in cui la celebre cantante lirica calcava ancora le scene, e fu tra coloro che la esortarono a registrare il pezzo sebbene si fosse ritirata.

Il ritrovamento del dispositivo fa sorgere un'idea, che assume forma e maggiori possibilità di concretizzazione grazie alla chiamata di Bruno, il mio agente, che vuole sapere se confermare o meno la presenza alla première londinese del documentario di cui ho composto la colonna sonora.

Pongo la domanda cruciale: ‹‹Sir Thomas Bertrand ha confermato la propria?››

Bruno ci impiega un paio di minuti per assentire.

‹‹Okay, ci sarò›› affermo, con la speranza che, rivedendolo sul tappeto rosso, accetti di concedermi un successivo incontro durante il quale possa fargli avere l'incisione con la voce di sua madre, sondando così il terreno.

La data è stata fissata eppure i giorni sembrano non passare mai.

Nel frattempo Marina si rifà viva, per concordare il giorno della fatidica cena in cui conoscerò finalmente Alberto Brancia Testasecca nelle vesti di suo compagno. Si scusa per il comportamento di Kitty ma le assicuro che è già tutto dimenticato.

‹‹Purtroppo Alberto e io siamo dovuti rientrare ad Aix prima del previsto›› mi informa ‹‹Però saremo a Londra lo stesso giorno della première del documentario, quindi che ne diresti di cenare insieme?››

‹‹Proprio quel giorno non saprei›› prendo tempo.

‹‹Dai Gigì, probabilmente poi passerà tantissimo tempo prima di rivederci e sei l'unica a non aver mai incontrato di persona Alberto. Pure lui ci tiene moltissimo, sai›› continua l'opera di convincimento Marina. ‹‹Potremmo per una volta adottare l'orologio britannico e cenare per le sette, che ne dici? Così, terminata la cena, saresti in perfetto orario per recarti alla première e sfilare sul red carpet››.