XVII

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"Che palle." Disse Bill lamentandosi.

"Hai una sigaretta?" Chiese
-"Quante ne vuoi!" Dissi passandogliene una.
"Non dovresti" disse mettendosela in bocca.
-"Sei per caso mia madre?" Dissi ridendo.
"Beh" disse con un sorrisino.
Lo mandai a fanculo.
Mi appoggiai alla ringhiera del balcone di camera mia facendo delle boccate alla sigaretta. Da camera mia si vedeva un po' tutta Berlino, ero al quinto piano del condominio. Quando volevo rilassarmi venivo sempre qui, tutte le luci dei giganteschi palazzi e cose varie, era meraviglioso.
Sentii Bill alzassi dal letto e venire lentamente verso di me, si mise a fianco a me, guardando il cielo stellato.

-"Quando vedi la luna pensa a me." Dissi guardandolo.

Mi guardò dritta negli occhi, la luna illuminava il suo angelico viso.

"Allora anche tu, va bene?" Disse guardando i miei occhi.

"Quando ci sarà la luna piena ci penseremo, va bene Kaulitz."

"Intesi Dev."

Sinceramente non sapevo perché avessi detto questa cosa, mi sentivo stupida, ma almeno non mi aveva presa in giro come faceva di solito. Ma l'avevo fatto perché mi ricordava lui, era pallido, i suoi occhi si illuminavano quando mi vedeva, insomma ero come la sua stella in un certo senso.
Spostò delicatamente il suo braccio sul mio collo, toccando dolcemente la mia spalla con un dito, mi venne un leggero brivido alla schiena.
Non mi staccai, quella sensazione mi piaceva, lo guardai soltanto.
Mi fissava con un leggero sorriso e io guardavo i suoi occhi, continuava a guardare i miei occhi e le mie labbra, guardava solo questo. Mi venne un déjà vu, quando quel giorno stava cercando di baciarmi ma io mi staccai, beh stava cercando di fare la stessa cosa ma questa volta non avevo intenzione di staccarmi.
Mi fiondai sulle sue labbra e lo baciai, le nostre labbra combaciavano perfettamente, non avevo mai baciato qualcuno prima d'ora con così tanta passione, chiudemmo entrambi gli occhi, mi spinse sempre più verso di lui prendendomi i fianchi, io presi il suo collo.

"Sai baciare bene Devy" disse ironicamente.

"Non scassare" dissi appoggiandomi al muro.

"Sapevo non avresti resistito al mio sguardo" disse facendomi l'occhiolino.

"Ma per favore, sei tu quello ossessionato" dissi scoppiando in una grossa risata.

"Vedremo quando urlerai il mio nome a letto" disse ridacchiando e uscendo dalla mia camera.

-"Cosa!?" Dissi diventando rossa come non so cosa.

Ero davvero scioccata, non pensavo lo dicesse veramente, non volevo sicuramente andare a letto con lui per dargliela vinta.

Uscì dalla camera, non sapevo dove fosse andato, lo trovai in soggiorno senza maglietta, solo con i boxer che gli uscivano un po' di fuori e suoi jeans.

-"Bill?" Dissi

"Ei Dev" disse come se prima non fosse successo niente.

-"Che stai facendo?" Dissi avvicinandomi.

Si girò e fece segno di essere al telefono.

Aspettai fino a quando finì quell'infinità telefonata, ma andò fuori per non farmi sentire.

-"Chi era?" Dissi incuriosita.

Si avvicinò a me e mi prende il viso con le mani.

"Nessuno di importante" disse facendomi un occhiolino per poi stamparmi un bacio in bocca.

Era strano, molto strano. Non sapevo che gli prendesse era come se mi stesse nascondendo qualcosa, sinceramente avevo paura finisse come quel coglione di Alex, ma sentivo che sarebbe stato diverso.

Andammo in camera e cacciò i pantaloni, rimanendo solo un boxer e poi andò in bagno per cacciarsi il trucco, era ancora più bello senza.

Mi buttai sul letto abbracciando le coperte e poi sentii qualcuno da dietro di me, il suo respiro era sulle mie spalle, mi stava baciando dal collo fino al braccio, ma non mi dava fastidio. Non mi girai verso di lui, anche se volevo vederlo, volevo vedere i suoi occhi che mi guardavano innamorati.

(Bill POV)

Era girata dall'altro lato, ma sapevo che le piaceva quindi continuai, si insospettii per la chiamata, le stavo preparando una sorpresa che le darò in America, è una cosa speciale quindi non volevo dirglielo subito. Non vedo l'ora di passare una settimana in America con lei e gli altri, sento che andrà tutto alla grande, sperando che ci chiameranno per altri tour e interviste varie.

Mi addormentai sulla sua morbida spalla, il suo respiro era regolare e riuscivo persino a sentire il battito del suo cuore.

perché hai scelto me?~bill kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora