Bill mi riaccompagnò a casa.
-"Allora ci vediamo" dissi sorridendogli
"Certamente" disse guardando i miei occhi.
Si avvicinò lentamente verso di me e stampò un dolce bacio sulla mia bocca. Mi sentivo davvero bene, con lui mi sentivo al sicuro. Chi poteva mai pensare che da quel concerto lui sarebbe diventato così importante per me e sarebbe entrato nella mia vita? Io non me lo sarei mai aspettata, a pensare alla vita che facevo prima, una bambina di 8 anni in camera sua, da sola, che doveva chiudere sempre la porta chiave e mettere il cuscino sopra le orecchie per non sentire i suoi genitori litigare ogni giorno. Quella bambina che veniva bullizzata solo perché viveva solo con la madre, e mio padre probabilmente stava con più di una donna. La piccola e tenera bambina che non ha mai mollato nonostante ciò, sarebbe molto fiera di me in questo momento.
Lo salutai ed entrai in casa, vidi Isa distesa sul divano con due birre vuote sul tavolino e una mezza vuota nelle sue mani.
-"Isa..?" Dissi guardandomi in giro.
"Che c'è?" Disse con voce abbastanza sobria.
"Ti rendi conto che non puoi andare avanti così?" Dissi rimproverandola.
"Così come?" Disse ridacchiando e posando la bottiglia sul tavolino di vetro.
"Lascia perdere." Dissi sbuffando e alzando gli occhi al cielo.
Andai verso di lei raccogliendo tutte le birre che si trovavano sul tavolino, guardandola nei suoi occhi azzurri quasi rossi. Non potevo dirgli sempre io cosa fare e non, aveva ormai 21 anni doveva controllarsi da sola, ma niente, per lei sembravo essere sua madre e lei mia figlia da educare. Si comportava come una ragazzina di 17 anni appena compiuti, prima non era così, diciamo, sta andando di male in peggio, e sicuramente non le permetterò di andare avanti così, fumando canne, bevendo, e scoparsi ragazzi per divertimento.
"Dove sei stata?" Disse cercando di sedersi sul divano.
-"Sono stata in Egitto e ho salutato i cammelli" dissi mentre mi preparavo il caffè.
"Wow, e com'è stato!?" Disse, ora interessata alla conversazione.
-"Magnifico!" Esclamai mentre sorseggiavo il caffè.
Il bello di quando Isa era ubriaca era questo, prenderla per il culo.
(Bills POV)
Ritornai per la strada di casa, ricordando ancora quegli occhi profondi e le sue labbra carnose. Presi una sigaretta e l'accessi mettendo la mano fuori dal finestrino, aspirando.
Arrivai, presi le chiavi ed entrai in casa.-"Tom!" Urlai.
Nessuno rispose.
-"Georg! Gustav!" Salii di sopra.
Non c'era nessuno in casa, eppure Tom mi aveva chiamato dicendomi di venire a casa.
-"Lo so che ci sei, che c'è?"
"Tom ti ha fatto una sorpresa" disse una voce femminile dietro di me.
-"Marley?"
Mi girai ed era proprio lei, i suoi occhi neri come il petrolio, i suoi lisci capelli castano chiaro che andavano sul biondo. Non ci vedevamo da anni e non era cambiata di un striscia. Era una vecchia amica, avevamo avuto un incontro insolito, per poi vederci di nuovo in una discoteca lussuosa, con lei anche la sua amica Tara dai capelli lunghi rossi e neri, sembravano delle vere stronzette, in effetti era così, avevano 17 e 18 anni all'epoca, ma erano molto mature.
2007
"Bill, non farmi incazzare, stasera guido io, ci sarà da divertirsi." Disse Tom prendendo le chiavi della mia macchina rossa luccicante.
-"Va bene fratello, vediamo che sai fare." Dissi, aprendo lo sportello al posto davanti.
Tom salì per guidare guardando per bene tutta la macchina all'interno, strinse le mani al volante con un respiro vittorioso.
"Cavolo è davvero bella" disse, non l'aveva mai guidata, era la mia, lui aveva una macchina nera come la notte.-"Sì, molto, perciò trattala bene, guai a te." Lo stavo avvertendo, ci tenevo molto, come lui alla sua.
"Tranquillo." Disse aprendo già i motori.
Mise la marcia e partì, sfrecciando, mi fece un po' sussultare ma era divertente. Vedevo la sua faccia molto concentrata, e io me la spassavo.
-"È rosso" dissi riferendomi al semaforo.
"Lo so, coglione" disse fermandosi.
Mentre Tom si accendeva la sigaretta, una macchina bianca, alta, di fianco a noi abbassò il finestrino.
"Bella macchina!" Disse una ragazza dai capelli biondini.
"Grazie, anche tu sei magnifica." Disse Tom cacciando il fumo dalla sua bocca nella mia faccia.
-"Dio" dissi cacciando il fumo.
"Ma io mi stavo riferendo alla macchina" disse la ragazza ridacchiando.
"Io mi stavo riferendo a te" disse.
"Marley." Disse presentandosi.
"Tom"
"Chi è quello dietro di te?" Disse.
Mi sporsi un po'.
"Oh mio fratello, gemello." Disse Tom facendomi vedere.
-"Bill." Dissi facendo un cenno con la testa.
"Tara, stiamo cercando di non essere asociali, giusto?" Disse Marley dando un pugnetto sulla spalla all'amica.
"Tara." Disse la ragazza dai capelli neri e rossi.
"Dove state andando ragazzi?" Disse Marley sporgendosi visto che era dall'altro lato.
"Alla famosa discoteca qua vicino" disse Tom buttando la sigaretta sulla strada.
"Oh anche noi!" Esclamò.
"Allora ci vediamo là Marl." Disse Tom andando.
-"Che razza di ragazze." Dissi ridacchiando.
"Erano entrambe bone ammettilo." Disse Tom.
-"Lo ammetto" dissi.
Arrivammo alla discoteca, le due parcheggiarono di fianco a noi.
"Entriamo." Disse Tom avvicinandosi alle ragazze, per non fare brutta figura lo feci anch'io.
Era un locale piuttosto rumoroso, ma avevamo la zona vip, dove Tom invitò le due ragazze.
-"Vi posso offrire qualcosa?" Chiesi.
"Se proprio vuoi" disse Marley, l'altra era molto silenziosa.
"Prendi della vodka." Disse Tom
Andai a prendere da bere della vodka come Tom mi aveva richiesto, e andai da loro.
A quanto pare si stava già divertendo, e la ragazza era al suo agio, Tom stava già limonando con la biondina, molto inaspettato no?
Quella serata a parte quello è stato come le altre, stetti sul divano, bevvi, andai a ballare. E Tara ci provò con me, ma ero ubriaco, quindi qualche bacio scappò.
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perché hai scelto me?~bill kaulitz
Romancedue ragazze originarie di Berlino di 19 e 21 anni si imbattono in un concerto della band tedesca più amata del tempo, i Tokio hotel. Con pochi sguardi cambierà la loro vita e quella della band.