XXVII

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"Potete scendere ragazzi."

L'ansia a quella frase era salita, spalancai gli occhi, guardando tutti, questo era il tour più importante di tutti, non potevamo salire sul palco tremanti, sopratutto io, dovevo riscaldare la voce, l'ultima volta per l'agitazione ero andato fuori tempo, non voglio che risucceda.
Scesi per ultimo, agitando le mani tremanti e addormentate, feci un grande respiro e sorrisi a tutti, c'era molto gente fuori, con fotocamere, telefoni e cose del genere, seguimmo il nostro menager ed entrammo dietro le quinte. Sentii un sacco di gente urlare frasi del tipo "vogliamo i tokio hotel!" ma su questa cosa non ero stupito. Scaricai tutta l'ansia che avevo nel corpo, non poteva andare male, ansi, non doveva andare male. Tom quando era agitato faceva dei piccoli versi per rilassarsi, lui era strano, io cercavo di nascondere l'ansia, ma in questo caso, per la prima volta, per calmarmi pensavo a Deva. Le altre volte non pensavo a nessuno, non avevo qualcuno di così importante da pensare, a parte la band, ma lei è riuscita ad ad ottenere questo posto. Non sapeva quanto fosse importante per me, lo dava per scontato, ma era più che importante, farei qualunque cosa per lei, e per qualunque cosa intendo ogni singola cosa. I miei pensieri furono interrotti dalla voce rauca del menager.

"Vi stanno aspettando tutti" disse, un po' come uno scherzo.

-"Sì.. sì certo" dissi, con una risata nervosa.

Mi girai guardando gli altri che avevano già gli occhi fissi su di me. Ero come il capo banda, tutto dipendeva da me. Feci un cenno verso il palco e mi seguirono.

Mi diressi verso il palco, le tende non erano ancora state abbassate quindi feci un'ultimo respiro e sospiro, prima che tutto iniziasse, quando le tende si abbassarono la mia voce ruppe quel dolce silenzio. Suonammo il nostro nuovo album "Humanoid" .
È andato tutto bene alla fine, i fan erano pazzeschi, c'erano tantissimi cartelloni con i nostri nomi e foto, ma io ero concentrato solo su una cosa.

Su di lei.

(Deva POV)

Il concerto stava andando benissimo, non vedevo molto bene perché non ero in prima fila, ma sapevo che lui mi aveva vista. All'inizio era teso, si vedeva, ma poi si è sciolto facendo cantare e divertire il pubblico. Era magico quello che riusciva a fare, sorrideva sempre in ogni situazione, riusciva a far sorridere tutti era come un qualcosa di contagioso. Ero con Isabel a fianco che si sgolava, io ascoltavo la melodia della sua voce, era come un canto di sirena. Era strano. Molto strano per me andare ad un loro concerto ed essere tranquilla, del tipo dire 'quelli sono i miei amici' e non soltanto 'quella è la mia band preferita'.

***

Il concerto finì, ero molto stanca ma era stato fantastico, un' esperienza davvero bella. Bill mi aveva detto di aspettarlo al solito parcheggio, mi incamminai con Isa, sorpassando quelle migliaia di persone che urlavano con dei cartelloni in alto. Era bello per me vedere il risultato di tutti gli sforzi che avevano fatto. Li conoscevo molto bene, dietro non c'è soltanto una band, ma dei ragazzi fantastici che non hanno mai mollato. Mi appoggiai ad una macchina grigia, accesi una sigaretta nell'attesa, ispirai, pensando a quella notte. Quella è stata la notte, la notte dove la mia vita è cambiata completamente, dove quel ragazzo mi ha stravolto la vita, ora per me quel ragazzo è essenziale, e non potrei mai farcela senza di lui. Ed è proprio quella notte dove mi sono fatta quella domanda

perchè hai scelto me?

Ma adesso ho capito, che siamo fatti l'una per l'altro, l'ho capito dal suo sguardo, per lui ero io quella giusta, non l'avrei mai pensato in vita mia, ma era proprio così. Ritornai sulla terra, dando fine ai miei bei pensieri, quando sentii quelle scarpe pesanti correre verso di me. Bill stava correndo verso di me con le braccia aperte pronte ad un abbraccio e con un sorriso a 32 denti sul viso. Preparai anch'io le braccia e poi si precipitò su di me facendomi fare dei passetti indiretto, lo abbracciai fortissimo con le braccia intorno al suo collo e lui intorno alla mia schiena. Fu l'abbraccio più bello e sincero della mia vita. Non avevo mai ricevuto un'abbraccio così, volevo che durasse un'eternità. Sentivo il suo respiro vicino al mio orecchio, il suo corpo attaccato al mio, il suo calore, il suo buon profumo.

Si staccò dell'abbraccio sospirando.

"Allora, com'è stato?" Mi chiese, sorridendo.

"Bellissimo Bill, avete spaccato" dissi, guardano tutti loro.

Sospirò "per fortuna, l'ansia mi stava scorrendo in tutto il corpo!" Disse Bill ridacchiando un po'.

"Beh sì, sono soddisfatto" disse Tom, un po' sarcastico.

"Siamo tutti soddisfatti, Tom," Bill fece una pausa chiudendo per un attimo gli occhi "adesso inizia il vero viaggio a Los Angeles!" Disse urlando. Tutti gli demmo corda, urlando felicemente. Beh si eravamo davvero felici.

Adesso inizia una nuova tappa.

perché hai scelto me?~bill kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora