Mi svegliai, la luce del sole illuminava la stanza facendomi accecare gli occhi. Era mattina presto, l'ospedale era silenzioso, come sempre, ero nel letto con Bill, che stava dormendo beatamente, sul piccolo divanetto marrone di pelle, Tom ed Isa stavano dormendo abbracciati. Mi alzai, scendendo piano dal lettino, aprii la porta e a primo impatto le luci dell'ospedale mi stordirono, ma poi continuai per la mia strada verso il bagno. Spinsi la rumorosa porta per entrare e trovai subito quel lavandino per lavarmi la faccia, sistemai i miei lunghi capelli neri e misi il mio burro cacao alle ciliegie che portavo sempre in tasca. Uscii è proprio davanti alla porta trovai una dottoressa.
"Buongiorno, va tutto bene?" Disse con un sorriso sul volto.
-"Sì, grazie." Le risposi.
"Ho saputo che il signor Kaulitz si è svegliato, e mi hanno parlato delle sue condizioni.." Disse.
-"Quindi?" Dissi, ormai speranzosa.
"Quindi potrà uscire entro stasera." Disse con la sua voce stridula.
Finalmente.
"Va bene, grazie mille." Dissi ringraziandola
Entrai correndo felicemente verso la camera dove si trovava Bill, entrai e lo trovai mezzo nudo, con i boxer, mentre si stava togliendo la maglietta.
"Hey Dev" disse levandosi del tutto la maglia.
"Buongiorno, stai bene?" Dissi un po' imbarazzata.
"Una meraviglia" disse mentre metteva una maglia nera.
"Perfetto, la dottoressa mi ha detto che possiamo tornare a casa entro stasera." Dissi con un sorrisino.
Gemette e si sedette di scatto sulla sedia.
"Si cazzo" urlò alzando i pugni al cielo.
"Cos'è successo!?" Disse Tom svegliandosi di scatto.
"Finalmente potrò uscire da questo buco di ospedale!" Disse Bill urlando, la scena faceva molto ridere, soprattutto se gli infermieri l'avrebbero sentito.
"Si fanculo! E fra poco si parte per l'America!" Disse Tom urlando.
Entrambi stavano urlando come cavernicoli.
"La smettete!?" Gridò Isabel, era già sveglia.
"Va bene!" Disse Bill sbuffando.
Tutti si prepararono, prendendo le ultime cose, per fortuna anche quest'altra disgrazia era finita, ora dovevamo pensare solo al tour che sarà fra una settimana. Non potevo crederci, tutto era successo così velocemente che non ho avuto neanche il tempo di elaborare, stavo per raggiungere il mio sogno, visitare l'America, e poi con i miei migliori amici, che prima credevo fossero solo una delle mie band preferite.
Li stavo aspettando fuori, dopo un po' mentre fumavo una sigaretta sussultai. Sentì la porta aprirsi di botto ed uscirono tutti insieme da lì. Bill aveva un sorriso stampato sul volto, aveva gli occhiali da sole, una maglietta nera e un jeans. Gli stavano da dio. Corse giù per gli scalini e mi prese il viso con le mani, baciandomi sulla fronte.
"Grazie di tutto Dev." Disse guardandomi negli occhi, non potevo vederli con gli occhiali, ma sono sicura che quegli occhi marroni stavano guardando i miei.
"E di che" dissi sistemandomi la maglietta.
Saltammo in macchina di Tom, lui ed Isa avanti e io e Bill dietro. Arrivammo finalmente a casa, mi era mancata, ma nelle condizioni normali, quando l'ho vista per l'ultima volta c'erano delle criminali. Bill iniziò subito a riordinare casa.
-"Bill ci penseremo dopo a quello" dissi fermandolo.
"Non preoccuparti, sto bene" disse poggiando la sua dolce mano sulla mia spalla.
"Ti aiutiamo noi, vero?" Disse Tom alzando un sopracciglio ad Isa.
"Certo, dobbiamo aiutare tutti." Disse Isabel.
Sistemammo tutta casa, non volevo pensare all'accaduto, ora tutti dovevamo pensare positivamente. Dopo aver finito, andai in camera di Bill, mi mancava, molto. Mi affacciai da quel piccolo balcone, ricordando tutti i bei momenti. Mi concentrai sul panorama e quello che vedevo, il cielo era azzurro, vidi una piccola farfalla gialla appoggiarsi su un tulipano, i gatti che giocavano, e gli uccelli che cinguettavano, poi mi spaventai. Qualcuno mi prese dai fianchi girandomi.
-"Bill vuoi farmi morire?" Dissi ridacchiando un po'.
"Che fai?" Disse arricciolando i miei capelli fra le sue dita.
-"Guardavo il panorama" dissi dando uno sguardo fuori.
"Ok, non mi interessa." Disse per poi premere le sue labbra contro le mie, un semplice bacio si trasformò in un limone.
Non mi aveva mai baciata così, questo era un bacio pieno d'amore e verità. Non mi allontanai ovviamente, misi le braccia dietro al suo collo, i nostri corpi si sfioravano, poi si premette su di me, era inaspettato. Andai a sbattere contro il muro ma lui continuava a baciarmi. Gli altri non sapevano ancora niente di questo fidanzamento tra virgolette, sinceramente neanche io so cosa eravamo.
Mi staccai poggiandomi alla ringhiera.
-"Davvero, sei uno stupido." Dissi chiudendo gli occhi ridendo.
"Non la pensi davvero così" disse incrociando le braccia.
-"E da cosa lo capisci?" Dissi
"Lo so e basta, mi ami Dev" disse, quasi vantandosi.
-"Va bene, hai ragione Kaulitz" dissi mettendogli una mano sulla spalla.
Iniziò a baciarmi il collo fino alle labbra e poi mi sfiorò delicatamente il braccio con un dito.
Adesso ero seriamente innamorata di lui.
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perché hai scelto me?~bill kaulitz
Romancedue ragazze originarie di Berlino di 19 e 21 anni si imbattono in un concerto della band tedesca più amata del tempo, i Tokio hotel. Con pochi sguardi cambierà la loro vita e quella della band.