(Deva's POV)
La mattina era arrivata.
Non era una mattina come le altre, tutti erano giù di umore, con gli sguardi spenti, si guardavano e basta. I gemelli stavano mettendo le ultime cose nella valigia, mentre Georg e Gustav erano sul divano a guardare il vuoto. Guardavo Bill, non vedevo nessuna emozione in lui, non c'era il suo solito sorriso e i suoi occhi brillanti, ma il contrario. Isabel stava già gettando le sue prime lacrime, devo ammetterlo, anche io. Bill finalmente mi degnò di uno sguardo e prese la sua valigia, si fermò accanto a me e prese la mia mano.
"Ehi stellina.." disse con voce un pò rauca. Io non dissi nulla e mi fiondai sulle sue labbra, prendendogli il viso tra le mani, lui lasciò la valigia a terra e mi prese per i fianchi continuando a baciarmi. Sapevo che questo era uno dei nostri ultimi baci, perciò doveva essere speciale, anche se entrambi non ci dimenticheremo mai delle nostre labbra unite. Mi accarezzò il viso e mi sorrise, io lo stesso.
"Mi mancherai tanto.." disse con un espressione triste mentre mi accarezzava i capelli.
"Mancherai tanto anche a me Bill.." dissi con lo sguardo verso il basso. Mi alzò leggermente il viso e mi diede un altro bacio a stampo. Riprese le valige e le poggiò a terra vicino alla porta. Isa e Tom come sempre si stavano baciando appassionatamente, mentre Georg e Gustav stavano già uscendo.
"Andiamo?" Disse Georg riferendosi a tutti. Annuirono piano, così tutti presero le loro cose e ci incamminammo verso il pullman che ci avrebbe portato in aereo porto. Lasciammo l'hotel e salimmo sul pullman, mi sedetti vicino a Bill e gli presi la mano, stringendola forte, poi poggiai la testa sulla sua spalla mentre mi accarezzava i capelli. Mi accoccolai più vicino a lui e mi sussurrò qualcosa vicino l'orecchio in tedesco.
"Ich liebe dich so sehr, kleiner Stern."
Sorrisi, e gli stinsi ancora la mano, mi baciò la testa e ci addormentammo beatamente accoccolati l'una accanto all'altro. Mi mancheranno questi momenti, non riuscivo ancora a pensare alla lontananza, il suo tocco che non ci sarà più, il suo solito profumo che sentivo appena sveglia, il suo sorriso, la sua risata, i suoi occhi. Mi mancherà lui. Lo fissai, stava dormendo come un bambino, era un angioletto.
***
Aprii gli occhi, girai leggermente la testa verso sinistra ed incrociai gli occhi di Bill.
Cavolo se li amavo quegli occhi.
Sorrise leggermente e disse piano con voce calma. "Amore, tra un po' siamo arrivati" a quelle parole sentii un vuoto nel petto, come se qualcuno mi avesse appena pugnalato. Tra quel pò dovevo dirgli addio, o magari arrivederci, chissà. Accennai leggermente un sorriso annuendo, lui sospirò leggermente.
"Mi mancherai come l'aria, Bill." dissi prendendogli una mano e guardandola negli occhi. "Anche tu Devy." disse lui dandomi un piccolo e dolce bacio a stampo. Sorrisi leggermente e cominciarono a lacrimarmi gli occhi, stavo per piangere, no, lo stavo già facendo.
"Stai piangendo?" mi chiese Bill, lo guardai.
"Oh, anche tu lo stai facendo eh!" Dissi ridacchiando, lui alzò le braccia in segno di arresa. Mi asciugai le piccole lacrime che avevo sulle guance e lui mi diede un piccolo bacio sulla fronte, poi gli presi la mano e mi alzai andando verso l'uscita della aereo, e improvvisamente, di nuovo Berlino. Feci un sospiro, mentre Bill aveva ancora gli occhi lucidi. Bill andò da Tom e gli diede un colpetto sulla spalla.(Bill's POV)
"Prendiamo un taxi e dopo.. ritorniamo in aeroporto" dissi, nascondendo il dolore di quelle parole. Tom annuì semplicemente senza neanche guardarmi, presi dolcemente la mano di Deva.
"Mi prometti che sorriderai sempre?"
Lei sorrise leggermente e annuì "Lo farò amore." Sorrisi. Le diedi un abbraccio, ma non uno qualunque, unico, volevo che durasse per sempre.
Il taxi arrivò.
***
Ed ecco casa, o almeno, casa di Deva e Isabel, chissà se la rivedrò più.. feci un sospiro e poggia una mano sulla coscia di Deva, mi guardò e iniziò di nuovo a piangere gettandosi sulle mie braccia mentre la stringevo. "Hey.."
Disse mentre piangeva. "Non so se ce la farò senza di te Bill, anzi no, io non.." la presi dalle spalle e la misi davanti a me. "Te la caverai Devy, lo so, non ti sto lasciando va bene?" Le accarezzai la testa e le asciugai le lacrime. Fece un cenno con il capo e scese piano dalla macchina, poi scesi anche io. La accompagnai fino alla porta e la presi senza preavviso dai fianchi baciandola, lei prese il mio viso e ricambiò il bacio. Quel bacio durò un minuto.. o due.. insomma, un bel po'. Tom mi richiamò.
"Bill, perdiamo il volo così" si lamentò Tom.
Bill si girò un attimo per guardarlo "Arrivo arrivo." Poi prese le mani di Deva e le baciò. "Ti amo Deva, ti amo tanto, non ti sto dicendo addio." Lei lo guardava.
"Lo so Bill, so che non è colpa tua, ti auguro una buona fortuna, per tutto." Disse con voce spezzata "ti amo.."
Posarono le loro labbra per l'ultima volta l'una contro l'altra.
Poi Bill si incamminò di nuovo verso il taxi e così anche gli altri, chiuse lo sportello e teneva lo sguardo a terra, era perso. Deva lo guardava con le lacrime agli occhi dal finestrino, poi il taxi partì. Bill la salutò con la mano e con un piccolo sorriso sul volto, lei fece lo stesso. E dopo pochi instanti l'auto non si vedeva più. Era andato.
Deva scoppiò in un pianto isterico nelle braccia dell'amica, le le accarezzava la testa per calmarla e dicendole che andava tutto bene, ma per Deva nulla ormai andava bene, non aveva più il pilastro fondamentale della sua vita. Lo amava così tanto, che non si sentiva più niente senza di lui. In vari singhiozzi Deva cercò di parlare.
"Devy parla più forte non capisco.." disse Isa mentre le accarezzava dolcemente la spalla.
"A-andiamo." Disse ancora piangendo
"Andare dove?"
***
Ero di nuovo lì, sull'enorme terrazzo con i lucchetti, il terrazzo dalle mille scalinate.
"Ti piace?"
"Sì è stupendo! Ma quando l'hai preso?"
"Allora lo chiudiamo?"
"Certo"
"Guarda che è per sempre"
"La nostra amicizia, sì per sempre"
Mi scese una lacrima ripensando a quel bel ricordo..
Cercai di ritrovare il nostro lucchetto, con scritto "B + D", cercando tra vari lucchetti alla fine lo trovai, appena lo vidi mi scoppiò il cuore. Quando siamo venuti qui insieme la prima volta a chiuderlo, non stavamo neanche ancora insieme. Ripensai a quel giorno e risi leggermente, presi tra le mani il lucchetto e lo guardai, mi comparve un sorriso sul volto. Accarezzai quasi il lucchetto, era il ricordo più speciale per me, che ci sarebbe stato per sempre, stare lì era il mio ricordo per lui, come se fosse affianco a me. Poi sussurrai piano tra me e me.
"Per sempre Bill."
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perché hai scelto me?~bill kaulitz
Romancedue ragazze originarie di Berlino di 19 e 21 anni si imbattono in un concerto della band tedesca più amata del tempo, i Tokio hotel. Con pochi sguardi cambierà la loro vita e quella della band.