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(Deva POV)
Mi svegliai, ero nel letto dell'hotel, avevo il pigiama, e un panno umido in fronte. Non ricordai bene cosa fosse successo la sera prima, ma sicuramente non ero tornata in hotel da sola. Non mi sentivo male, anzi. Bill era affianco a me, dal suo viso si vedeva che non era stata una bella serata. Aveva un viso angelico e pallido, senza neanche un'imperfezione. Non aveva neanche una macchia o un brufolo era semplicemente perfetto. Mi alzai dal letto, con le gambe ancora doloranti, andai verso la cucina per bere un bicchiere d'acqua. Versai l'acqua nel bicchiere, sorseggiandola. Non volevo rovinare questo viaggio a tutti per colpa mia, speravo soltanto che da oggi in poi, tutto sarebbe stato una meraviglia, magari, non dovevamo neanche separarci. Posai il bicchiere sull'isola della cucina, misi le ciabatte e andai fuori il piccolo balconcino che si trovava vicino al letto. Presi la bacinella a terra con i panni bagnati e li stesi con le poche molette a disposizione, mettendoli l'uni sopra gli altri. Erano appena le 9, il sole illuminava e riscaldava la mia pelle pallida.
"Deva." Disse quella voce leggermente rauca, in modo serio.
Sussultai dallo spavento, girandomi velocemente dietro, lo vidi con una maglietta leggermente larga nera e i boxer bianchi. Non potevo non notare quei suoi capelli perfetti senza gel, e i suoi meravigliosi occhi illuminati dal sole.
-"Dimmi" sospirai, sorridendo.
"Cosa stai facendo?" Disse sporgendosi leggermente, per vedere cosa ci fosse dietro di me.
-"Sto stendendo i panni" dissi guardandoli.
"Dev ti sei dimenticata cosa è successo ieri?" Disse facendo dei piccoli passi verso di me.
"Non mi ricordo quasi nulla, ma in ogni caso adesso sto bene." Dissi, continuando il mio lavoro.
Appena mi girai, sentii le sue mani avvolgermi la vita, poggiò la sua testa sulla mia clavicola. Rabbrividii al tocco delle sue mani calde sulla mia pelle fredda, ma erano brividi di compiacere. Diede dei piccoli baci umidi sulla zona del mio collo fino alla spalla. Cominciai veramente a sentire le farfalle nello stomaco. Mi accarezzò le curve dei miei fianchi, poi mi girai, trovandomi faccia a faccia con i suoi occhi a mandorla. Senza esitazione, mi baciò, era un bacio pieno di compassione, amore. Tutto ciò che non ho avuto mai nella mia vita, fin da piccola. Era raro, molto raro, anche un piccolo abbraccio da mia mamma. Probabilmente l'ha fatto soltanto prima che me ne andassi. Ero figlia unica, perciò non avevo neanche una compagnia, qualcuno con cui sfogarmi. A scuola venivo presa in giro, per la situazione in famiglia, o per come mi vestivo. Solo circa 4 anni fa, trovai la persona che non mi ha mai abbandonata, non mi ha mai giudicata, e che si è sempre presa cura di me. Isabel. Ma adesso, fino a pochi mesi fa, ho conosciuto questo meraviglioso ragazzo, che mi da e che mi ha dato sempre tutto l'amore di questa terra. Adesso, mi ritengo una persona fortunata. Mi girai leggermente, e lo abbracciai. Lo abbracciai come se fosse il mio ultimo giorno di vita. Ricambiò l'abbraccio stringendomi forte a lui, sollevandomi leggermente.
"Mi hai fatto davvero preoccupare ieri." Sussurrò dolcemente fra i miei capelli.
"Sono stato un coglione a lasciarti lì da sola con quello psicopatico." Sputò.
-"È tutta colpa mia Bill." Dissi, staccandomi dall'abbraccio. Una lacrima percorse la mia guancia.
"Non azzardarti a dirlo." Disse, asciugandomi la lacrima con il suo pollice.
Mi diede un'ultimo abbraccio, poi mi prese dai fianchi avvicinandomi a lui.
"Preparati per stasera, ci sarà una sorpresa per te." Disse con voce calma, quasi attraente.
Annuii facendogli un sorriso. Magari questa volta era davvero una bella cosa.
Gli diedi un ultimo bacio, lo sorpassai, andai verso l'armadio per controllare i vestiti più eleganti che avevo portato.
Una sorpresa per me? Non avevo idea di cosa si trattasse.
(Bill POV)
La vedevo abbastanza in forma. Oggi era il giorno. Non vedevo l'ora che fosse stasera. Avevo preparato questa sorpresa da un po' di tempo, e volevo vedere la sua reazione. Non ero un tipo da cene romantiche, fiori, o cose così, perciò non doveva aspettarsi niente di tutto questo.
Una sera, di qualche settimana fa, prima di partire, avevo fatto una telefonata, credo dopo averla baciata per la prima volta. Era tutto pianificato, avevo chiamato un mio amico che stava preparando la sorpresa, Deva mi aveva visto al telefono, ma non sapeva con chi e di cosa stavo parlando, quindi non sospettava niente. Avevo ritirato il regalo giorni prima di partire. Stava andando tutto bene come pensavo.
Mi girai per guardarla l'ultima volta, stava scegliendo un abito per stasera, con un sorriso stampato in faccia. Farla felice era il mio intento, quindi lo ero anch'io.
Commento
Scusate per il capitolo un po' cortinoo😭, grazie mille a tutti per le letture, i commenti, e le stelline. Vi amoo❤️
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perché hai scelto me?~bill kaulitz
Romancedue ragazze originarie di Berlino di 19 e 21 anni si imbattono in un concerto della band tedesca più amata del tempo, i Tokio hotel. Con pochi sguardi cambierà la loro vita e quella della band.