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Gli sorrisi e, mentre facevo forza sul bordo della piscina per tirarmi su, sentivo il suo sguardo puntato addosso, una volta in piedi mi girai per aspettarlo e vidi che, effettivamente, mi stava fissando.

-"tutto a posto?" gli chiesi

-"certo perché?" domandò uscendo dalla piscina, una volta in piedi si avvicinò a me

-"non lo so, continui a fissarmi, che c'è?"

-"si, mi stavo chiedendo se soffrissi ancora il solletico, come alle elementari, ricordi?"

-"si, ma no, non lo soffro più" risposi

-"stai mentendo" rispose schietto

-"cosa? no"

-"vediamo allora" neanche il tempo di finire la frase che mi si precipitò addosso, o meglio si gettò sui miei fianchi. Io cominciai a ridere e a dimenarmi come un deficiente supplicandolo di smettere, ci avvicinammo sempre di più al bordo, poi ricademmo in acqua.

Ora mi trovavo immerso nel silenzio e l'unica cosa che vedevo anche se in maniera poco nitida, era la figura di Lee Know che mi stringeva la vita.

Mollò la presa e per la mancanza d'aria tornammo in superficie dopo qualche secondo, una volta su, ci accorgemmo di essere finiti nell'angolo ombreggiato della piscina, leggermente coperto da delle palme poste lì sopra.

Entrambi ansimanti ma con un sorriso stampato volto riprendemmo a guardarci

-"bastardo" dissi schizzandogli dell'acqua addosso

-"grazie" rispose compiaciuto

-"dopo questa tua molestia possiamo andare, si?" incominciai ad avviarmi verso il bordo ma Lee Know mi prese il braccio e pian piano mi riportò nell'angolo, facendo aderire la mia schiena alla fredda parete costituita da mattonelle bianche e azzurre.

𝑙𝑜𝑣𝑒 𝑡𝑜𝑙𝑑 •hyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora