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Hyunjin's Pov
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Il lavoro stava pian piano procedendo nella giusta direzione, ero pieno di ordini e prenotazioni per vari servizi fotografici e i soldi stavano cominciando ad aumentare. Da quando conobbi Felix inoltre, le settimane cominciarono a passare più che velocemente, rimaneva in negozio gran parte della giornata parlandomi di tutto ciò che gli passava per la mente e io non potevo far altro che ascoltare ogni singola parola

-"ah si, ho parlato di te ai miei amici"
il pennello mi si bloccó a mezz'aria

-"cosa?"

-"si insomma, siccome passo molto tempo con te volevano sapere chi fossi, vorrebbero conoscerti ma gli ho detto che prima ti avrei chiesto"

lo guardai perplesso, non sapendo come reagire o come comportarmi

-"non devi accettare per forza, se non te la senti non c'è problema, possono aspettare" la sua voce ruppe il silenzio riportandomi alla conversazione

-"va bene, devo solo organizzarmi" risposi riprendendo a dipingere e cercando di capire il perché, ogni volta che mi proponeva qualcosa, la mia risposta fosse sempre sì.

-"davvero?"

-"si" sorrise contento e venne a cingermi forte le spalle, sussultai leggermente ma mi ci abituai all'istante, sorrisi a mia volta per poi tornare a dipingere. Con la coda dell'occhio notai che incominciò a muoversi in giro per il negozio in cerca di un sgabello che, dopo averlo trovato, posò dietro di me, si sedette e mi cinse la vita con le sue braccia appoggiando poi il mento nell'incavo tra la mia spalla e il mio collo, mi fermai di colpo e voltai leggermente la testa

-"ti do fastidio? "

-"no" scossi il capo

-"posso mettere della musica? "

-"certo" risposi, poi tirò fuori dalla tasca il telefono e lo attaccò col bluetooth alle casse facendo partire la musica e in seguito iniziò a stringermi a sé, sempre più forte, ero teso ma cercai di nasconderlo, cercai anche di continuare a concentrarmi su ciò che stavo facendo ma mi fu impossibile quando cominciò a lasciarmi dei piccoli baci sul collo, mi irrigidii ma, subito dopo, gettai la testa indietro e lo lasciai fare.

Qualche minuto più tardi smise, ruotai sul mio sgabello e i nostri occhi si incrociarono, le nostre mani si unirono, mi sorrise e io ricambiai.

-"devo andare" disse a bassa voce

-"dove?"

-"al lavoro" lo guardai sorpreso

-"da quando lavori?"

-"da ieri" rispose ridendo

-"ah, e dove?"

-"in una fioreria qui vicino"

-"hai deciso di portare avanti questa cosa finalmente" mi animai al pensiero che finalmente avrebbe fatto di questa passione un vero e proprio lavoro

-"si, finalmente"

-"è fantastico sul serio, poi mi dirai come va"

-"certo, ma ora devo andare, scusami non voglio arrivare tardi"

-"non scusarti, corri fuori e non farti problemi, ci sentiamo più tardi"

-"certo" il sorriso gli si allargò, poi si alzò, e io feci lo stesso, le nostre mani ancora intrecciate.

-"a domani Jin"
-"a domani" non riuscivamo a staccarci e pian piano cominciammo ad avvicinarci fino a far scontrare le nostre fronti.

𝑙𝑜𝑣𝑒 𝑡𝑜𝑙𝑑 •hyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora