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Hyunjin's Pov
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I giorni pian piano cominciarono a scorrere, consegnai i primi due quadri e ricevetti molti complimenti inaspettati, feci anche il primo servizio fotografico e gli sposi ne furono più che soddisfatti, poi, non so né come, né quando e né perché, Felix venne a trovare sempre più spesso finché la cosa non incominciò a trasformarsi in un' abitudine.

Ogni giorno alla stessa ora si presentava davanti al negozio, apriva la porta facendo suonare il sonaglio di conchiglie che avevo appeso sopra di essa, entrava e se ne stava lì, seduto sulla sedia in cui lo avevo fatto accomodare la prima volta che aveva messo piede qui dentro.

Quando entrava qualcuno aveva imparato a mettersi in disparte e ad attendere finché non avessi soddisfatto l'esigenza del cliente poi, mentre dipingevo, parlavamo del più e del meno e ogni tanto mi spaventava perché dal nulla urlava cose del tipo:

-"dipingi da dio!" o -"cazzo quanto sei bravo!"

Era piacevole, anche se non avevo la minima idea del perché gli avessi permesso in maniera così rapida di entrare nel mio spazio ma fu una cosa involontaria e del tutto genuina, stavo via via iniziando a stare bene con lui e, per quanto la cosa mi spaventasse, c'era una parte di me che si stava affezionando o forse illudendo.

-"senti" disse dal nulla saltando giù dal tavolo mentre stavo finendo di dipingere, amavo i suoi modi di fare tipici dei bambini

-"non ci siamo mai visti fuori di qui" cominciò a girare per il negozio, il timbro della voce basso ma allo stesso tempo molto dolce

-"vero, ma preferisco concentrarmi qui, ho aperto da poco, non voglio sbagliare" dissi senza distogliere lo sguardo dalla tela

-"si ok..ma dovrai pur staccare un po', solo per riposarti"

-"nah non mi stressa anzi, amo quello che faccio mi rilassa e basta"

-"...se lo dici tu" sembrava ci fosse rimasto male, il tono della voce calò

La giornata passò e per Felix si fece ora di andare, ma il suo umore era cambiato del tutto

-"domani non passo"

-"perché?" chiesi di getto, alzando involontariamente il tono della voce

-"esco con amici" rispose lui

-"ahh ok, dove andate di bello?"

-"non lo so, lasceremo decidere a Lee Know" un sorriso si fece spazio sul suo volto, contagiato, feci lo stesso.

-"va bene, divertitevi" sorrisi

-"mhmh..ciao" il tono di nuovo basso, poi si voltò verso la porta

-"..aspetta" dissi all'improvviso, si girò verso di me con fare interrogativo, esitai

-"a breve avrò un servizio fotografico, se vuoi puoi venire con me, non sarà piacevole come le vostre uscite ma-" non feci in tempo a finire la frase che mi si gettò al collo abbracciandomi

-"nono va bene" il tono della voce di nuovo allegro, io ero immobile, non sapevo che fare poi, dopo avermi quasi soffocato, si staccò.

-"grazie" disse sorridente

-"figurati" risposi spiazzato -"poi ti scrivo quando e a che ora devi essere qui"

-"certo!" mi rivolse un'altro sorriso e se ne andò.

Io rimasi lì, immobile a fissare la porta e a realizzare il fatto che, dopo quasi 3 anni, qualcuno mi aveva appena abbracciato.

𝑙𝑜𝑣𝑒 𝑡𝑜𝑙𝑑 •hyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora