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A svegliarmi fu la luce del sole che irrompeva serenamente nella stanza, sbattei un paio di volte le palpebre in modo da stabilizzare la mia visuale, subito dopo mi stiracchiai e voltai il capo per controllare dove fosse Hyunjin. Era lì, steso a pancia in giù con le braccia che stringevano il cuscino, mi misi su un lato e cominciai ad accarezzarlo dolcemente, lasciando che le mie dita vagassero per la sua schiena morbida e leggermente fredda. Il suo respiro era calmo e silenzioso ma ad una certa si stoppò per qualche secondo, si sollevò leggermente, ruotó la testa verso di me e infine ricominciò a respirare regolarmente

-"scusami" sul mio volto si fece spazio un sorriso imbarazzato, tolsi delicatamente la mano dalla sua schiena

-"non scusarti" si sollevó sui gomiti e dopo avermi sorriso, iniziò a baciarmi nei vari punti in cui erano sparse le mie lentiggini, risi per il leggero solletico che mi stava provocando e lo lasciai fare.

-"dobbiamo andare" disse poi staccandosi piano dal mio viso.

-"tranquillo non c'è fretta, e non ho intenzione di alzarmi " gli scostai una ciocca di capelli che si riversava sul suo viso.

-"stai bene? hai male da qualche parte?" domandò poi con tono leggermente preoccupato

-"nono, assolutamente no, sto benissimo" lo tirai verso di me per poi abbracciarlo

-"tu invece come stai?"

-"bene, adesso sto bene" rispose stringendomi a se.

Decidemmo di rimanere a letto ancora un po' ma, tra una cosa e l'altra, il tempo voló troppo velocemente e alla fine fummo costretti ad alzarci per andare a prepararci, dopodiché uscimmo di casa e andammo a prendere il bus

-"come sta andando al lavoro?" mi domandó una volta saliti

-"molto bene, un giorno quando sei libero ti andrebbe di fare un giro nel negozio?"

-"certo, forse riesco anche domani, può andarti bene?"

-"davvero?" chiesi stupito, lui annuì sorridente

-"domani è perfetto allora, a te invece come sta andando? "

-"tutto abbastanza ok, anche se mi sta venendo un po' difficile rimanere dentro tutti i tempi di consegna con il fatto che certi giorni stacco prima"

-"posso fare qualcosa?" domandai leggermente preoccupato

-"fai già più di quanto tu possa pensare, non preoccuparti, il lavoro devo riuscire a gestirlo da me" mi strinse la mano e mi sorrise

-"va bene, ma ricordati che prima viene la tua salute e poi il lavoro, e se hai bisogno sono qui"

-"lo so amore, grazie, vale lo stesso per te" gli sorrisi, lo baciai e il viaggio proseguì

𝑙𝑜𝑣𝑒 𝑡𝑜𝑙𝑑 •hyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora