-"alla fine potevo solo provarci".
hi:), questa è la mia prima storia ma ci tengo a precisare che non mira a colpire negativamente gli skz.
Se vi annoiate o non avete nulla da fare provate a leggere se volete, magari vi tengo compagnia:)
-"vuoi aggiungere qualcos'altro?" mi domandó la signora Lim in tono dolce, io annuii titubante
-"ti ascolto allora" disse lievemente sorridente, una leggera agitazione cominciò a salirmi in corpo, fu seguita dall'imbarazzo che cercai di drenare iniziando a torturarmi le mani
-"sono otto mesi che ho smesso.." la voce mi morì in gola, lei accennò un lieve sorriso, annuì e rimase in attesa
-"le cicatrici ci sono" emisi una leggera risata nervosa
-"ma sono comunque otto mesi che non lo faccio.."
-"e questo come ti fa sentire?" la guardai attentamente per qualche secondo prima di rispondere
-"..strano, sento un vuoto, come se un parte fondamentale della mia vita fosse sparita da un momento all'altro, all'inizio lo sentivo molto, pian piano si è attenuato ma in qualche modo lo sento sempre. Ancora adesso ci sono dei giorni in cui questa mancanza si fa sentire un po' di più ma riesco a gestirla" feci una pausa
-"la gestisco e la controllo, e ne sono contento e.." una pausa di qualche minuto
-"dillo Hyunjin, ne hai tutto il diritto" mi incoraggiò lei, la guardai esitante
-"..e sono fiero di me" annuì sorridendo e lo feci anch'io. La nostra chiacchierata proseguì finché non scadde l'ora e giunse quindi per me il momento di andare, ci alzammo in piedi e m'inchinai salutandola per poi dirigermi verso la porta
-"tanti auguri Hyunjin" mi voltai, stupito dal fatto che se ne ricordasse
-"la ringrazio" m'inchinai ancora, ci sorridemmo ed uscii. Dopo una lunga camminata feci sosta nel mio bar di fiducia, era una giornata soleggiata e decisi di sedermi nei posti esterni, qualche minuto dopo arrivò Bella a servirmi
-"il solito?" domandò sorridente
-"certo, grazie" risposi sorridendo a mia volta, quando tornò, oltre ai miei pancake e al mio tè, mi posò sul tavolo un sacchetto di carta di colore nero, con un bigliettino appesa su un lato
-"tanti auguri Monet"
-"non dovevi" dissi imbarazzato
-"non potevo permettere che li avesse qualcuno che non fossi tu" sentimmo una voce chiamare il suo nome
-"scappo" si alzò in piedi e fece per andarsene
-"nono aspetta" le presi saldamente il polso
-"mh?" spalancò involontariamente gli occhi come tipicamente faceva quando le veniva chiesto qualcosa
-"grazie" dissi poi sorridendo, lei fece lo stesso e il suo viso tornò rilassato
-"figurati" mi spettinò e se ne andò, spostai il cibo in parte ed aprii il sacchetto all'interno del quale vi erano uno scatch book in carta spessa e ruvida, matite e pennelli legati insieme da un nastro, anch'esso di colore nero e dei tubetti di tempere. Nel biglietto invece c'era scritto esattamente ciò che mi aveva detto poco prima:
-"Tanti AuguriMonet✧",
a quelle parole sorrisi e tornai alla mia colazione, scrissi a Felix informandolo del fatto che a breve sarei arrivato e mi diressi al bancone a pagare, salutai Bella e la ringraziai nuovamente
-"se ti va passa da noi quando hai finito"
-"certo" rispose sorridente, ci salutammo e mi incamminai verso quella che ormai era diventata la mia seconda casa.
