Un padre pericoloso

27 3 0
                                    

Mi sono svegliato sentendo le chiacchiere degli altri intorno a me. "Perché vuole questa stronza comunque?" la voce di una donna disse: "Sembro come se lo sapessi, ha appena detto portala qui".

Spalancai gli occhi gemendo mentre il mio corpo era dolorante, "Ragazzi, la nuova ragazza è finalmente arrivata." Ho aperto gli occhi vedendo più persone in piedi sopra di me facendomi sobbalzare stressando il mio stomaco ferito. "cazzo" gemetti tenendomi l'addome.

Ho guardato le altre ragazze e ne ho viste tre. Mi sono allontanato rapidamente da loro e ho guardato ciò che mi circondava, ho notato che ero in una stanza quasi come un ufficio con sedie in pelle fantasia e opere d'arte che ricoprivano le pareti. Ho notato quanto tutto sembrasse gotico, per qualche motivo il tono rosso della pelle era inquietante. Ho esaminato i tre davanti a me, erano tutti piuttosto stupendi: due bionde e una giovane ragazza con i capelli castani ricci.

"Chi cazzo sei e dove cazzo sono!" ho gridato cercando di ricordare come sono arrivato qui. Non riuscivo a ricordare nulla. "È scortese. Nemmeno un grazie o sono così felice che tu mi abbia salvato la vita." disse una delle bionde alzando gli occhi al cielo e avvicinandosi alla sedia da ufficio dietro la scrivania di legno. "Non siamo qui per farti del male, rilassati, io sono Jamie, quella è Aria."

Fece una pausa prima di guardare la ragazza che girava sulla sedia mentre la musica risuonava nelle sue orecchie, "E quella è Roxie..."

Sembrano tutti amichevoli, immagino. "Potresti dirci il tuo nome?" chiese Aria sedendosi accanto a me sul divano in pelle, "Io... io sono E-...fanculo..." sussurrai. "Non lo so..." dissi, sentendo una fitta al cuore. Mi sentivo frustrato, confuso e per non parlare della paura. Non riuscivo a liberarmi della sensazione di essere in pericolo. il fatto che non riuscissi nemmeno a rqicordare come fossi arrivato qui non faceva altro che peggiorare le cose.

"Fantastico, quella stronza non sa nemmeno il suo nome," disse Roxie alzando i piedi sulla scrivania alla quale era seduta. "Sì, beh forse se ne ricorderebbe se non la colpissi così forte." Jamie rispose sarcasticamente, i miei occhi guizzarono tra i due confusi. "Picchiami?" Ho chiesto: "Uhm, sì, mi dispiace!" disse Roxie prima di rimettersi le cuffie. "Non preoccuparti per lei, non le piacciono le nuove persone" disse Aria con un lieve sorriso, "Perché sono qui? Come mi hai trovata?" L'unica informazione che potevo ricordare era... "Porca miseria, Katie, dov'è Katie!" sbottai, alzandomi prima di quasi cadere a causa del dolore all'addome.

"Ehi, non così in fretta, il dottor Wolfgang ti ha appena ricucito. Si arrabbierà se dovrà rifare i punti" disse Jamie afferrandosi di me e farmi sedere di nuovo. "Non posso stare qui, amico mio, è in pericolo. C'erano questi ragazzi e avevano delle pistole e la mia mano... merda della mia mano!" Feci cenno alla mia mano ingessata. "Niente che si ricompone. Perché cazzo sono qui, chi sono?" Inizio a piangere, mettendomi la faccia tra le mani.

"Questa è una bella domanda, mia ape", ho sentito dire una voce familiare mentre entravano nella stanza, con gli occhi quasi fuori dalle orbite alla menzione del mio soprannome.

"Nessuno mi chiama così da anni, tu chi sei?" Dissi vedendo un uomo familiare apparire accanto a lui, due uomini più piccoli vestiti ordinatamente in completo nero.

"Sono tuo padre Elizabeth, bentornato a casa", disse, stranamente calmo. Padre, cosa significa padre, chi sono queste persone? Perché sono qui? Come sono arrivato qui?

"Stai mentendo, non vedo mio padre da quando ero bambino, per quanto ne so potrebbe essere morto," risposi alzandomi di fronte a lui mentre Jamie mi aiutava.

"Immagino che il tatuaggio fosse giusto, la stella ti ha portato a casa." i miei occhi si spalancarono, realizzando di cosa stava parlando. Questo era mio padre. "NO..."

"Elizabeth, dobbiamo parlare che sei l'erede legittimo della mafia Eclipse e l'unico collegamento con la banda di Tokio" Sembrava che il mio cuore avesse fermato la mafia Eclipse... le bande? Di cosa sta parlando, avevo tante domande, ma non sapevo nemmeno da dove cominciare. Perché sono l'unico collegamento? Chi è Tokio?

"Abbiamo bisogno del tuo aiuto." Egli ha detto:

"Porca miseria... merda" risposi debolmente.

The fallen angel (versione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora