Bring her back or take me with her

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Tom si sentiva in colpa.

Aveva visto l'atteggiamento di Selene quel giorno a scuola, e nei giorni seguenti nei suoi confronti, era cambiato. Non lo salutava più, se si avvicinava al loro gruppo inventava una scusa e se ne andava, lo guardava male e semplicemente, lo ignorava.

Lui non aveva fatto altro se non imitarla, ora si ignoravano a vicenda, la guardava, con sguardi di sfida, solo quando era in compagnia femminile, per dimostrarle di stare bene anche senza di lei, ma purtroppo era tutta finzione.

Selene gli mancava.

Gli mancava il suo tocco, le sue labbra morbide, cosa più simile al paradiso che lui conoscesse, il suo profumo alla lavanda, la sua voce calda e cristallina e i suoi occhi , dallo sguardo ipnotico, che lo riuscivano a risucchiare come due immense voragini.

Era seduto al suo banco, quella mattina non era dell'umore di scambiare qualche parola con delle ragazze.

La classe iniziò a riempirsi, e poi la vide, stava parlando allegramente insieme a Bill, la guardò per tutto il tempo, finché non si mise seduta al suo banco, posto vicino alla finestra nella fila dietro la loro. Bill si mise seduto al suo banco, accanto al gemello.

"Giorno!" Esclamò poggiando il suo zaino nero a terra con un tonfo, Tom lo guardò e accennò un saluto con il capo. In quel momento entrò la professoressa Meyer, l'insegnante di lettere.

"Buongiorno ragazzi, potete sedervi" disse facendo accomodare i ragazzi alzati in piedi per accoglierla. Poggiò sulla cattedra la sua valigetta nera in pelle.

"Sono molto contenta di annunciarvi che da oggi avrete un nuovo compagno di classe, Matthew Hunt" un ragazzo entrò dalla porta, era alto, capelli neri, occhi di un verde smeraldo, indossava dei vestiti abbastanza larghi (mai quanto quelli di Tom) con disegnati sopra degli scheletri e una catenella attaccata ai jeans. Tom lo guardò squadrò più volte.

"Prego Matthew, presentati alla classe" mormorò la professoressa tirando fuori dalla valigetta alcuni quaderni.

"Mi chiamo Matthew Hunt, mi sono trasferito da poco qui in Germania, prima abitavo ad Amsterdam, nei Paesi Bassi" biascicò l'altro assumendo una posa abbastanza seccata da quella richiesta.

"Perfetto, vai pure a sederti nel banco libero laggiù, quello vicino a Selene" Tom spostò il suo sguardo sulla ragazza, che aveva finalmente alzato gli occhi dal suo libro e fissava il ragazzo dirigersi verso il banco libero. La guardò sorridergli, cominciarono a scambiarsi qualche parola pure durante la lezione! E lui non faceva altro se non fissarli con sguardo velenoso, se avesse potuto gli avrebbe avvelenati già da un po'.

"Tom! Presta attenzione alla lezione, ti prego!" La voce lamentosa della professoressa gli fece voltare il capo nella sua direzione.

"Non me ne frega nulla di quello che sta dicendo, e lei lo sa, che appena tornerà a spiegare io continuerò a farmi i cazzi miei" rispose astioso il rasta beccandosi un'occhiataccia da parte dell'insegnante.

"Dal preside, subito!" Urlò infastidita dalla risposta poco rispettosa data dall alunno, che si alzò tranquillo e uscì dalla classe, dando un'ultima sbirciata a Selene, che lo fissava sconvolta.

Camminava a testa alta per il corridoio, verso l'ufficio del suo preside. Entrò senza bussare.

"Buongiorno Tom, che ci fai qui?" Disse l'uomo di mezza età dai capelli brizzolati e uno stile al dir poco...antico.

"Ho risposto male alla prof. Meyer" rispose l'altro sedendosi sulla sedia con la seduta in pelle marrone, posta davanti alla scrivania in legno di Olmo del preside.

"La smetterai mai di avere questo atteggiamento molto irrispettoso? Se continuerai così non uscirai dalla terza superiore" mormorò l'uomo abbassando di qualche millimetro gli occhiali dalla forma tonda che portava sul naso.

"Si, si non ci perdiamo in chiacchiere, ho bisogno di chiederle un favore" esclamò Tom appoggiando con un tonfo le sue mani sullo spazio libero davanti a lui. Il preside lo guardò con sguardo curioso.

"Un favore?" Ripetè il signore.

"Si, ha capito bene. Mi servirebbe che spostasse al posto di Ellen Wagner Selene Schwarz. La prego convinca i professori a fare questo spostamento." Mormorò il rasta guardando fisso negli occhi del preside di fronte a lui.

"Io...non lo so, Tom, cosa ci guadagnerei?" Chiese l'altro poggiandosi allo schienale della sua poltrona in pelle.

"Non mi vedrà più nel suo ufficio, e cercherò di andare meglio a scuola" rispose repentino il rasta allungando la sua mano destra.

"Così non ti dovrei sopportare ancora per molto..." sussurrò il preside, cercando di non farsi sentire dal ragazzo di fronte a lui.

"Affare fatto! Sei proprio un bravo affarista Kaulitz, potresti andare a fare l'immobiliarista da grande!" Esclamò il signore stringendo forte la mano di Tom, che sorrise soddisfatto.

"Allora ci vediamo!" Si alzò per andarsene, ma il cigolio della poltrona lo fece  voltare.

"Dove pensi di andare? Dovrò pur darti una punizione caro mio" affermò a voce alta il preside, che si era appena alzato in piedi.

"Dovrò restare nella aula magna altre due ore dopo la fine della scuola a fare compiti?" Rispose subitaneo il ragazzo, sapeva già cosa gli aspettava, non era la prima volta che finiva dal preside.

"Perfetto, vedo che sai già la tua punizione. Mi raccomando Kaulitz, il nostro patto, ti voglio fuori da questa scuola il prima possibile" esclamò il signore, il rasta si limitò ad annuire per poi rientrare in classe a passo fiero.

Selene era sua e di nessun altro, quel Matthew poteva a pure trovarsi un'altra compagna di chiacchiere, probabilmente Ellen sarebbe stata perfetta, perchè Selene era perfetta, ma solamente per Tom Kaulitz.

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Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto. Abbiamo un nuovo arrivato Matthew Hunt!!!
Chissà cosa succederà tra quei tre.
Si scoprirà solo continuando a leggere.
CIAUUUUUUU💋💋💋👋👋👋

THOSE EYES  //Tom Kaulitz//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora