You're all I want, all I love

510 26 1
                                    

Una chioma bionda occupava il suo banco.

Selene era appena entrata in classe, e invece che una sedia vuota, davanti a lei, l'accolsero delle lunghe extencion bionde e una voce stridula.

"Spostati" borbottò la mora, il viso colmo di trucco si girò nella sua direzione, rivelando il volto dell'ultima persona che la mora avesse voluto vedere quella mattina.

"Oh, tu, vuoi rompere ancora?" La rimbeccò Ellen muovendo le mani facendo tintinnare i milioni di bracciali che portava sui polsi.

"Spostati" le intimò Selene cercando di rimanere calma, intanto Matthew fissava la scena interdetto.

"No, il preside in persona mi ha detto di spostarmi qui! Ciao Matteo, che bel ragazzo che sei!" Esclamò l'altra spostando l'attenzione sulla figura posta accanto alla mora.

"È Matthew..." bisbigliò il ragazzo accarezzandosi il braccio in evidente imbarazzo.

"Nessuno mi ha avvertito di uno spostamento, perciò ora alzati e tornatene vicino al tuo fidanzatino" ringhiò Selene schiaffando con un colpo la sua mano sul banco, facendo sussultare la biondina.

"Signorina Schwarz! Che succede?" La voce prorompente della professoressa di lettere fece voltare la mora.

"Mi scusi, ma questo è il mio posto, Ellen l'ha occupato senza un ovvio motivo" disse indicando la bionda seduta con le gambe accavallate.

"La signorina Ellen ha ragione, il preside mi ha informata ieri pomeriggio di questo cambio di posto, c'è qualcosa che non va?" Chiese tirando fuori il materiale dalla valigetta, l'insegnante.

"Mi sta dicendo che dovrei effettuare uno spostamento che non ho mai richiesto?!" Esclamò Selene innervosita, lo sguardo glaciale della professoressa si fermò sul vulcano in eruzione che aveva davanti.

"Esattamente" si limitò a dire per poi iniziare a fare l'appello come nulla fosse.

"Allora, ciao" mormorò Matthew carezzando in modo carino i morbidi capelli della ragazza, che lo guardò cupa.

"Tranquilla non ti rubo il ragazzo, barbona" sibilò l'altra ghignando. Ma Selene non le diede ascolto, si limitò a riservarle un'occhiattaccia velenosa, andandosi a sedere al suo posto, accanto a Tom.

"Che palle" borbottò sedendosi sulla sedia di legno scricchiolante, tirò fuori il suo quaderno ad anelli e cominciò a prendere appunti sulla lezione di quel giorno.

"Mi passi gli appunti?" Lo sguardo della mora si spostò sul rasta, seduto nel banco accanto a lei.

"Non mi sembra che tu abbia problemi motori, lì è la penna, lì è il tuo quaderno, scrivi!" Mormorò tra i denti, Tom sbuffò alzando gli occhi al cielo.

"Non ti piace il tuo nuovo posto?" continuò ad infastidirla il rasta, prendendo distrattamente degli appunti disordinati.

"Taci, non si parla a lezione" lo redarguì la mora, guardandolo solo di sbieco, con sguardo severo.

"Con il moro però ci parli" ribattè Tom finalmente incontrando gli occhi della ragazza, che lo guardava pietrificata.

"Non te ne do una colpa, forse lui è semplicemente più simpatico di me" continuò placido il ragazzo, scribuzzando parole di cui non capiva il senso su un foglio preso dallo zaino grigio. Ma non ebbe risposta, Selene si limitò a continuare a scrivere in un religioso silenzio, senza una risposta da potergli dare.

"Ma c'è solo una cosa che sono curioso di sapere" mormorò il rasta, incontrando di nuovo le due braci che aveva al posto degli occhi la moretta.

"Bacia meglio di me? Ti fa sentire come io ti ho fatta sentire?" sussurrò avvicinandosi al suo orecchio, adornato da degli anellini argento, la ragazza abbassò lo sguardo sul suo foglio a righe.

THOSE EYES  //Tom Kaulitz//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora