Malia si risvegliò in uno stanzino squallido e subito una voce le arrivò all'orecchio.
"È sveglia"
"Chi sei tu?" chiese Malia con una punta di fastidio
"Oh giusto forse è meglio presentarsi: sono Crimson" disse il tizio porgendo la mano a Malia, lei lo guardò con evidente irritazione siccome era legata.
"Ah giusto non puoi stringermi la mano.."
"Cosa vuoi da me?"
"Oh, veramente io nulla, c'è qualcun altro che vorrebbe tanto vederti. Hey cowboy!"
Striker fece la sua entrata scenica nello stanzino, sorrideva alla sua preda.
"Ancora tu? Bastardo!"
Malia si mise ad imprecare nella sua lingua e Crimson rimase sorpreso, mentre Striker anche se non capiva poteva intuire che la visita non era piaciuta a Malia.
"La signorina parla la nostra lingua, nevvero?" chiese divertito Crimson
"Brutto stronzo!" Malia cercò di liberarsi ma invano.
Crimson fece cenno di prendere i fucili e di puntarli su Malia. Lei si fermò di ringhiare loro contro e si placò.
"Fa silenzio, sono stato un gentiluomo a non farti ammazzare ma ora vedi di collaborare, Malia"
A Malia si girò il sangue
"Come fai a sapere chi sono?"
"Il cowboy sa tante cose su di te..a quanto pare quella checca del principe ti ha aiutata a spostarti da un cerchio all'altro..e non è concesso a gente come te di spostarsi, sarebbe un peccato se la reputazione del principe fosse messa sul lastrico"
"E a chi importerebbe qui all'inferno? Siete dei criminali, brutti idioti"
Crimson si avvicinò a Malia minacciosamente
"Non provocarmi o saranno guai, capito?"
"Può essere condannato. Proprio come hanno fatto a te" intervenne Striker mostrando quel suo grande sorriso
"Grandissimo cornuto..." disse lei sottovoce
"Non preoccuparti, presto avrò la tua pelle appesa nella mia stanza come trofeo.."