Malia si trovava nel salotto di Stolas, l'aveva chiamata lui stesso anche sapendo dei pericoli che correva solo presentandosi alla villa. Stella se ne era andata da quanto diceva Stolas era per quello che ne aveva approfittato per far visita al principe. "Puttana psicopatica spiumata" pensò lei. Stava sorseggiando il té quando ad un tratto sentì Stella parlare al telefono nel corridoio, sembrava alquanto incazzata.
"Quel bastardo traditore non può morire da quanto ho capito, ma mi serviresti per un altro tipo di lavoro"
"Di che si tratta signora?" chiese la voce dall'altra parte della cornetta
"Una ficcanaso puttanella si trova nella nostra villa e sembra che non faccia altro che aiutare quel merdoso."
"..Signora, potreste dirmi come si chiama la ficcanaso?.."
"Malia."
"Bene bene, lasciate fare a me. Quella ha un grosso segreto, sapete è una mortale, ed ovviamente nessuno lo sa a parte io e il Goetia..."
Stella sorrise alla notizia scandalosa
"Dite che mio marito l'ha aiutata affinché si spostasse da un cerchio all'altro?"
"Lasciate fare a me signora, porrò io fine a questo impiccio, sono uno di parola.."
"Conto su di voi"
Stella mise giù la cornetta e si girò verso la porta del salotto.
Sospettosa che qualcuno potesse sentirla, si diresse a grandi passi verso la porta spalancandola e guardando dentro la stanza senza trovare nessuno.
La richiuse sbattendo e Malia uscì fuori dal nascondiglio. Senza farsi notare, chiamò uno dei servi a bassa voce e chiese di chiamare Stolas immediatamente: voleva andarsene da lì, non senza prima averlo avvisato.