Entrarono e si diressero il più lontano possibile dall'ingresso. Un uomo dietro di loro esclamò "Lilith!" le due sobbalzarono dallo spavento "Eliah! Vuoi farmi morire d'infarto?!" esclamò Lilith fulminandolo con lo sguardo, Eliah era più alto di lei forse qualche centimetro in meno di Alastor, la guardava dall'alto con aria di superiorità "Comunque lei é Malia Clatford" disse Lilith, Malia la interruppe "il mio cognome in realtà é Dariani, ma è lunga come storia" Eliah rimase sorpreso "Quindi sei italiana! Oh che immenso piacere! Io e mia sorella Lilith siamo lieti di accoglierti nel nostro locale Eliah's place,mia cara!"
Ebbene sì, Eliah e Lilith avevano un ristorante, non era troppo costoso, era un bel posto: pavimento in legno, qualche quadro appeso raffigurante tramonti, ci si sentiva a proprio agio. Appena sedute al tavolo, Eliah prese parola e disse "Vi propongo un bel piatto di Jambalaya! Qui in Louisiana é piuttosto famoso!" "Ne ho sentito parlare ma non l'ho mai mangiata, la proverò allora"
Eliah soddisfatto sfrecciò in cucina a preparare i piatti. Malia guardava con la coda dell'occhio Lilith "Sta diventando un'ossessione, perché non riesco a smettere di arrossire? Se ne accorgerà.."Lilith in effetti si accorse di ciò ma fece finta di niente continuando a sorridere. Quegl'occhi, bellissimi, affascinanti, poteva continuare all'infinito.
La jambalaya arrivò dopo poco e dopo aver augurato buon appetito, le due iniziarono a mangiare "Accidenti se pizzica!" disse Malia diventando sempre più rossa, sia per la vergogna che per il piccante "Hai bisogno di acqua?" le chiese Lilith soffocando una risatina, Malia fece un cenno con la testa e Lilith le passò l'acqua, dopo poco si sentì meglio ma l'imbarazzo non era sparito. Eliah arrivò a ritirare i piatti e visti i sorrisi soddisfatti delle due, le invitò a prendere un dolce.
Malia prese un delizioso soufflé al cioccolato, mentre Lilith un dolce alle ciliegie. Dopo aver salutato Eliah, le due si incamminarono per le vie della città "Io ehm ti ringrazio di tutto.." disse Malia timidamente, Lilith sorrise "Prego cara sono felice che ti sia divertita". Sentirono le campane suonare e a Malia corse un brivido lungo la schiena, contò i rintocchi, erano le dieci e mezza. "Lilith..io ehm dovrei tornare a casa..lo sai..il coprifuoco.." disse Malia sempre con voce timida e insicura, Lilith rispose "Hai ragione, ti accompagno a casa".
Le macchine erano sempre meno, la paura non smetteva di attanagliarla "Come farai a tornare a casa sola?"chiese Malia preoccupata, Lilith rispose semplicemente "Conosco New Orleans come le mie tasche, arriverò a casa in un batter d'occhio" Arrivati davanti alla casa di Alastor, le due si salutarono e Lilith aggiunse "A domani! Fatti vedere più spesso a New Orleans!" Entrata in casa, Alastor esclamò "Dove sei stata tutto questo tempo?" lei imbarazzata non sapeva che dire: ho conosciuto un angelo del paradiso? Riuscì solo a dire "Un'amica, ho conosciuto una ragazza e siamo state in giro" e poi scappò in camera
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