Capitolo 1 A curious meeting

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La luna splendeva e illuminava i tetti delle case, come un riflettore su un palco, non c'era nessuno nei dintorni, giusto qualche ratto che si infilava in buchi o dentro a delle piccole tane. Era freddo, il vento spostava le poche foglie che c'erano da un vicolo all' altro come in una danza.

Tutti erano in casa a dormire c'erano pochissime luci ancora accese, per il resto, solo silenzio e buio. Uno solo non era a casa come tutti, era un uomo alto che camminava per le vie deserte alla ricerca di qualcosa, la sua ombra si rifletteva sui muri delle case, appariva inquietante. Nella sua mano aveva un coltello e camminava lentamente come se non avesse nessuna fretta nel trovare ciò che stesse cercando.

Sentì un rumore in un vicolo, si avvicinò cautamente, dal vicolo spuntò un gatto che corse via infilandosi in un cespuglio poco distante: qualcosa doveva averlo spaventato. L'uomo si diresse in quella stretta via buia, solo la luna rendeva visibile, se pur poco, la via.

Poco distante da lui udì qualcuno lamentarsi, pensò sì trattasse di qualche ubriaco, ma avvicinandosi sempre di più vide una sagoma di una ragazza rannicchiata che piangeva, si avvicinò ancora, lei però non si era ancora accorta della sua presenza. Era la sua occasione per ucciderla...non erano certo due lacrime a impedirgli di sferrare un colpo con la sua arma, eppure non si mosse non lo fece

"Signorina?" cercò di attirare la sua attenzione, lei con la faccia bagnata dalle lacrime, alzò la testa e a vedere quella sagoma nera davanti a lei, si spaventò "Che cosa fa qui sola?" rimaneva ferma, dopo poco iniziò a parlare " Sono sola...sono persa..non ho un rifugio.." "Posso sapere come si chiama?" tutta questa gentilezza nei confronti della ragazza non se l'aspettava nemmeno lui, che diamine stava facendo? Perché non la lasciava morire lì di freddo?

"Mi chiamo Malia... e-e il suo?" ritornò dal suo mondo di pensieri "Mi chiamo Alastor" nascose il coltello nella tasca della giacca e le tese una mano, Malia titubante la prese e lui l'aiutò ad alzarsi, gemette per il dolore, aveva un graffio profondo su un braccio.

Alastor la guardava attentamente: non era ricca sicuramente, il suo vestito rosa scuro era piuttosto semplice, non aveva gioielli, aveva vicino una piccola valigia e un piccolo cappello nero.

Nel volto della ragazza c'erano delle macchioline di terra, Alastor se ne accorse e cercò di rimediare prendendo un fazzoletto e avvicinandosi per pulire il suo volto, Malia però indietreggiò come un animale impaurito

"Non voglio farle del male mia cara, voglio solo aiutarla" disse cercando di non spaventata ulteriormente. Non era da lui, il vero Alastor non si sarebbe lasciato travolgere da quell'orrido sentimento che chiamava compassione. Malia si avvicinò lentamente e Alastor l'aiutò a pulire la sua faccia macchiata di terra "Non può passare la notte qui fuori, le darò riparo nella mia dimora poco distante da qui" negli occhi di Malia si accese una scintilla di speranza e sorrise "Davvero? Grazie!"

Alastor sorrise a sua volta e iniziò a incamminarsi assieme a Malia verso l'uscita del vicolo, quest'ultima però dopo poco svenne probabilmente per la stanchezza ed Alastor la prese in braccio e continuò la sua camminata verso la sua abitazione.

Il giorno dopo Malia si risvegliò su un divano e con il camino che cominciava a spegnersi, si guardò attorno non capendo bene dove fosse capitata, si accorse di avere una fasciatura al braccio dove prima c'era appunto la ferita sanguinante. Dopo poco arrivò Alastor con un vassoio su cui c'erano una tazza di thè e un paio di biscotti "Buongiorno Malia" disse sorridendole appoggiando su un tavolino la colazione per la sua ospite

"Signor Layporte?!" spalancò gli occhi la giovane, Alastor sentì un leggero fastidio nel sentir nominare il proprio cognome, gli faceva ripensare al padre "In persona signorina...deve essere una mia fan.." Malia continuò "Ho sentito parlare di lei....mi perdoni se non l'ho riconosciuta e soprattutto ora che mi sono lasciata prendere dall'emozione" Alastor ridacchiò "Oh oh nessuna scusa! Le ho preparato una tazza di thè e dei biscotti, spero le piacciano" Malia ne prese uno e lo assaggiò "Molto buoni" disse facendo un sorriso angelico, Alastor alla vista di quel sorriso, divenne paonazzo. Che stava succedendo?

LOVELY AND DEADLYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora