Capitolo 10 Troubles incoming

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Lilith e Malia si vedevano spesso durante la settimana e continuarono per giorni. Un giorno Alastor, come suo solito, andò al lavoro e raccomandò Malia che avrebbe fatto tardi la sera. A Malia questo non pareva troppo strano: sarà dovuto rimanere per qualche lavoro nella radio o chissà, questi pensieri non le pesavano, non era la prima volta.

Quella sera Malia andò in un bar con Lilith, Malia era vestita con un abito nero e un cappotto del medesimo colore con bottoni color nocciola, mentre Lilith aveva un vestito rosso. Insieme stettero lì al bar a bere per un po' di tempo, il locale non era esattamente frequentato da gente per bene, c'erano uomini con una pancia talmente gonfia di birra che sembravano dover scoppiare da un momento all'altro, per non parlare del modo in cui squadravano i loro sederi come se fossero dei premi in oro, l'odore di fumo era decisamente forte, qualche volta capitava una rissa e allora lì si che erano guai: bottiglie frantumate, bicchieri a terra, di tutto.

Lilith era al bancone che continuava a ordinare da bere insieme a Malia ed iniziarono a ridere e a scherzare rumorosamente. Dopo poco Lilith pagò tutto e uscì insieme all'amica, le tirava il braccio di continuo "Non tirare! Lo sai che sono in piedi per miracolo" ma Lilith continuava. Si misero in una via, ma Malia non capiva "Che ti prende?" chiese lei confusa, Lilith la baciò passionalmente e Malia chiuse gli occhi per godersi l'attimo, era felicissima. Lilith l'appoggiò al muro e cominciò a baciarle il collo, Malia ridacchiava, sembrava un sogno, sentiva la testa girarle per l'alcool e in quel momento perse quasi l'equilibrio, le due risero a quello stupido incidente e riniziarono a baciarsi, non riuscivano a fermarsi.

"Ehi lesbiche!" gridò qualcuno dal fondo del vicolo, era un poliziotto con un suo collega "Che pensate di fare a quest'ora in un vicolo a sbaciucchiarvi? É contro natura e fuori di testa, non lo sapete?" disse il poliziotto aggredendole verbalmente. "Essere lesbiche non è contro natura, razza di stronzo" si infuriò Malia, i due poliziotti allibiti risposero "Come osa mancare di rispetto ad un pubblico ufficiale? Siete solo due lesbiche e so io il posto dove far guarire queste due miserabili donne" Malia li guardava con odio, come un animale rabbioso, non potevano permettersi di dire nulla, nonostante fossero poliziotti.

I due uomini presero le due ragazze e le caricarono in auto, durante il tragitto, Malia vomitò nel collo di uno dei due poliziotti come vendetta, il poliziotto non aveva la faccia felice, era disgustato e probabilmente avrebbe voluto cambiarsi al più presto, Malia era soddisfatta "Ben ti sta figlio di puttana" pensò lei.

Arrivarono in un ospedale psichiatrico poco fuori New Orleans e lì vennero prese e con la scusa di averle trovate per strada come prostitute e malate di testa, le fecero rinchiudere in una stanza diversa dall'altra in modo che non si sarebbero più riviste. Malia pianse, non voleva separarsi da lei per nulla al mondo, l'amava e l'avrebbe urlato all'universo intero, ma quando venne stesa in una barella e sedata, la sua voce e la sua forza vennero meno e l'ultima cosa che vide fu una luce accecante di una lampada, poi nero.

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