Capitolo 8 Lilith

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Si incamminarono per le strade della città, Lilith era simpatica e gentile con lei nonostante non si conoscessero, Malia continuava a guardarla attentamente mentre lei rideva,la sua voce era quella di un angelo, forse quello più bello del paradiso, lei non pensava di essere bella anche se i suoi genitori e i suoi "istruttori" che le avevano insegnato a leggere e a scrivere, ripetevano fosse un bellisimo fiore di primavera appena sbocciato, no, lei non ci credeva, non davanti ad una persona più bella e affascinante di lei.

Ben presto venne la sera e Lilith portò Malia in un piccolo locale dove a detta sua cucinavano le migliori specialità della Louisiana. Stavano per raggiungere il luogo quando ad un tratto Lilith si fermò di colpo "Che succede?" chiese Malia non capendo il suo gesto, poco più distante c'era un uomo appoggiato al muro che barcollava e canticchiava stonato, nonostante il suo stato si fermò pure lui accorgendosi delle due ragazze

"Ma salve! Avete bisogno di una mano?" diceva biascicando "No veramente no" disse Malia "Cercate un bordello per caso? Sareste delle ottime clienti, dovrete pagare caro però, per fortuna che ci sono io gratis!" continuò l'uomo.

Lilith aggrotò la fronte "Levati dai piedi e vai a trovarti qualcun'altra, porco" ma il tizio avanzava fon un ghigno dipinto in volto squadrando le gambe delle due. Malia si innervosì, si avvicinò e gli tirò un calcio nei testicoli, l'uomo si accasciò dolorante e Malia prese per il braccio Lilith e scapparono in direzione del locale indicato da Lilith.

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