Alastor si ritrovò in una stanza buia, non la riconosceva ma sentiva chiaramente qualcuno che parlava dietro una presunta porta davanti a lui, si sentiva una donna che implorava e una voce maschile che gridava a sua volta, Alastor era fermo sul pavimento terrorizzato, grazie alla luce che filtrata da dietro la porta, Alastor poté riconoscere la sua stanza da bambino, era incredibilmente grande, si sentiva piccolo, era forse ritornato quel bambino del lontano 1904?
Intanto da dietro la porta era calato il silenzio ed Alastor avvertì terrore e si nascose sotto il letto. Sentiva i passi di suo padre verso la sua camera "Dove sei Al? Vuoi giocare con noi?" Alastor cercava di fare meno rumore possibile ma ben presto il padre lo trovò "Che fai li sotto? Vieni via di lì" lo incoraggiava il padre, Alastor non riusciva a trattenere le lacrime, sapeva esattamente cosa lo avrebbe aspettato.
Il padre lo tirò fuori con la forza e lo trascinò in una camera, non curandosi del piccolo Alastor che si dimenava e urlava. Arrivato in quella stanza il padre chiuse la porta a chiave e lo lasciò li da solo o meglio non proprio solo, c'era un odore orrendo lì dentro, essendo buio però non riuscì a capire da dove provenisse, cercando di tastare lì attorno toccò qualcosa come un braccio, inorridito ritrasse la mano e si rese conto che l'odore proveniva proprio da lì, sentì una sostanza viscosa, sangue.
Scoppiò in lacrime scoprendo che il corpo era di sua madre. Dopo poco arrivò il padre aveva una pistola in mano e guardava suo figlio con occhi malvagi, come se quegli occhi non fossero nemmeno i suoi, sembravano appartenere al diavolo in persona. Alastor terrorizzato rimase fermo e il padre si avvicinava sempre di più, in quel momento preso dal panico, si scagliò contro il padre, la sua era una mossa istintiva, voleva bloccarlo e riuscire a prendere la pistola che teneva stretta in mano
"Lasciami piccolo bastardo!" Alastor gli tirò un pugno in faccia e prese la pistola che era caduta a terra e gliela puntò contro, appena il padre alzò la testa rimase fermo, sapeva il pericolo che correva "Che vorresti fare? Uccidere un uomo come me? Non hai le palle per uccidere neanche una mosca ed ora che hai quell'arma pretendi di poterla utilizzare contr-" neanche finita la frase che Alastor premette il grilletto e centrò la testa del padre. Silenzio tombale, Alastor era coperto di sangue si sedette in un angolo e iniziò a ridere sempre più forte " Chi è che ride adesso padre? Non tu a quanto vedo! Eri un mostro in vita e ora sei un verme nella morte"