Alastor rimase in casa, non voleva cercarla, affari suoi, d'altronde lo aveva detto lui stesso che essendo un serial killer non avrebbe mai potuto amare qualcuno, nemmeno una sua partner in crime come Malia.
Ma non era così convinto come credeva, era più confuso di prima. Per un attimo ritornò a pensare a quell'orrido essere, Klaus Jager, quel maledetto porco aveva abusato di Malia, necessitava di una punizione perciò prese il fucile da caccia, la sua giacca rosso scuro e uscì, quel giorno Jager sarebbe dovuto andare a caccia anche lui.
Camminava tranquillo quando si accorse di un cervo a qualche metro da lui, prese la mira e sparò centrando a pieno l'animale, mentre Alastor era posizionato dietro di lui nascosto e pronto a sparargli adosso.
"Klaus!" Alastor balzò in aria e si nascose meglio, erano due uomini uno più basso e uno più alto "Dobbiamo andarcene, qui non c'è più nulla, dobbiamo cambiare zona" disse quello più alto e muscoloso "Già, è tutto il giorno che siamo qui, dovremmo cambiare" i tre uomini se ne andarono e Alastor rimase solo, aveva fallito la sua missione.
Malia intanto era arrivata ai piedi dell'edificio dove era stata rinchiusa Lilith, non poteva entrare dall'ingresso così si arrampicò per raggiungere una delle finestre al primo piano piano e dopo aver sbirciato all'interno, vide una figura rannichiata sul pavimento, provò a chiamarla, Lilith si girò ma non era la stessa "Chi sei?" chiese con sospetto, Malia era incredula "Sono Malia perché non ti ricordi?" Lilith sembrava irritata "Non conosco nessuna Malia! Non ricordo di averti mai vista" Malia stava per piangere "Lilith ti prego sono io Malia, la ragazza con cui hai passato la notte a New Orleans, come puoi non ricordare? Ti hanno rinchiusa in questo inferno!" Lilith aggrottò la fronte ancora di più "Questa è casa mia ora e tu non sei la benvenuta" Lilith spinse dalla finestra Malia che cadde ed atterrò sull'erba, slogandosi una caviglia.
Nel frattempo una banda di cittadini di New Orleans con in mano bastoni e sassi si dirigeva verso Malia che iniziò a correre rallentata però dalla caviglia slogata. Non ci misero molto a prenderla, in quel momento arrivò lui, Klaus Jager che si avvicinò alla ragazza dicendo "Ho ricevuto una lettera dai signori Willguy, sembra che tu abbia fatto sparire il loro e bambino e rubato i loro gioielli più preziosi. Come ci deludi signorina Malia Dariani, una signorina come te non dovrebbe ammazzare un bambino di quattro anni e prendere cose che non ti appartengono, dico bene? O uccidere delle guardie di un manicomio"
"Che aspetti Jager? Uccidiamola!" disse uno dei cittadini "Calmatevi signori, questa strega assassina merita l'impiccagione a mio avviso, non è forse così che la legge prevede per questi reati?" La folla esultò: il mondo é crudele anche di fronte al serial killer più debole.
La presero di forza mentre Malia gridava "Jager! Ci vedremo all'inferno!" Klaus rideva "Oh mia dolce Malia, non sperare troppo di rivedermi" Malia venne portata davanti ad un albero e sistemata con il cappio al collo "Malia Dariani, sei stata giudicata colpevole di omicidio e di furto tra il 1919 e il 1923, dichiaro dunque valida l'impiccagione di questa strega" Malia gli sputò addosso e gridò "State giustiziando una killer, suona stupido, non trovate? Lo state diventando voi stessi ora, davanti questo patibolo non ha ragione più nessuno".
Subito dopo uno degli uomini tolse la seggiola posta sotto i piedi di Malia e si sentì un suono secco, il collo si era rotto. Se ne andarono tutti, Jager era lì, non faceva nulla, fissava il suo corpo, felice di aver compiuto il suo dovere.
1933
Alastor viene trovato colpevole di innumerevoli omicidi e condannato a morte sulla sedia elettrica. Ripensa a Malia e a quel giorno in cui per la prima volta, aveva sentito un profondo sentimento, amore. La scossa lo fulmina, muore con quel sorriso agghiacciante.Eh volevvvi! Non è finita guyz c'è una parte del ritrovamento all'inferno, in questi giorni ho pubblicato capitoli a gogò perciò ora vi metto questo e fra poco quello relativo alla parte demoniaca