il piccolo passato

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Avevamo finito di cenare con le nostre pizze, ed erano le 21:15, io avevo portato le carte, così iniziammo a fare diverse partite a burraco, <evvai abbiamo vinto> diedi un cinque a tom, eravamo i vincitori per la 3 volta, <non vale, voi siete più esperti!>, <james impara a perdere>, presi il mio telefono e vidi che era mezzanotte, <raga, il bagno di mezzanotte?>, dissi, tutti accettarono, ammetto che faceva freddo, un po di vento c'era, ma feci finta di niente, entrammo in acqua, non mi bagnai i capelli perché dopo ci mettevano troppo ad asciugarsi.
Verso le 1 uscimmo per asciugarci e poi stenderci nei teli per dormire, bill aveva portato due coperte, quindi ci dovevamo mettere a coppie per coprirci, mi stavo dirigendo verso mio fratello per stendermi affianco a lui ma bill mi precedette, insieme iniziarono a parlare, quindi ritornai indietro, e andai nell'unico posto libero, affianco a tom, mi sdraiai, e mi coprii, <buonanotte Miriam>, <notte tom>, poi cercai di chiudere gli occhi, erano le 2 è ancora non riuscivo a dormire, alzai la testa e vidi bill e james dormire beatamente, <hai freddo?> mi spaventai a quelle parole e mi girai, era tom, <Stai tremando hai freddo?> mi domandò ancora, <si un pò> risposi, <avvicinati> disse, e con la sua mano indicava lo spazio, <oh no, davvero sto bene così>, <non è vero hai tremato per tutto il tempo> mi rifece il cenno con la mano, e io mi avvicinai, <almeno senti un po più caldo per stasera> disse il suo braccio era dietro la mia schiena, e il mio viso contro il suo petto, e poi mi addormenatai in pieno caldo.

<fai piano ho gli svegli>, <hai fatto la foto> <si lo fatta ora andiamo> sentivo dei bisbigli, ma ero troppo stanca per svegliarmi del tutto.
Appena aprii gli occhi ero ancora attaccata a tom, <tom, tom svegliati> mi alzai muovendolo, <si si sono sveglio> si alzò di scatto, <meglio tornare a casa>, <ma dove sono bill e james?> chiese tom, <probabilmente sono già a casa, hanno portato via le cose>, ci alzammo presi il telo e tom la coperta e poi ci dirigemmo verso casa. Arrivati finalmente trovai mio fratello e bill guardarsi un film, li salutai e andai in bagno per farmi una doccia, finita la doccia, mi vestii con dei pantaloncini e un top semplice nero, avevo ancora i capelli bagnati ma faceva troppo caldo per asciugarli col phone, <che odore di cocco> disse tom, <già è il mio nuovo shampoo>, dissi, <tom> attirai la sua attenzione, <andiamo al bar a fare colazione?, ti prego> lui annuì e uscimmo, arrivammo in un bar qui vicino, era poco affollato, ci sedemmo in un tavolo e ordinai un caffè e una brioche ai frutti di bosco, poco dopo arrivò il nostro cibo, <ti piace molto quella brioche, l'hai divorata subito>,rise, <già, è una delle mie preferite>, finita la colazione c'è ne stavamo andando.

Alle 15..
Mi preparai per la seduta che avevo prenotato, e mi incamminai verso l'uscita, <dove vai?>, mi chiese tom avvicinandosi a me, <vado a fare una visita> dissi aprendo la porta, <ti posso accompagnare?> annuii e venne con me, parlammo per tutto il tragitto a piedi, tom era molto più simpatico di quanto mi aspettavo, è un buon amico, <sono arrivata>, mi fermai davanti ad un edificio bianco, <vai dallo psicologo?>, <si, ci andavo a Londra, ma ora vuole che faccio anche delle visite qui, per non perdere il segno> dissi, poi lo salutai ed entrai, <salve sono qui per la seduta di gruppo> dissi alla segretaria, <certo, la porta infondo a destra del secondo corridoio> annuii e mi dirisi verso l'entrata, bussai ed entrai, c'erano dei ragazzi, e ragazze sedute in cerchio, vidi un posto libero e mi sedetti lì, <vedo che ce una nuova ragazza, il tuo nome?>, <Miriam, Miriam West> dissi un po agitata, <bene, oggi ragazzi come prima lezione estiva, raccontiamo in breve, il motivo per cui siamo qui, inizia tu sara> indicò una ragazza, <ecco.. io sono qui perché, ho tentato il suicidio, dopo che un ragazzo ha sparso le mie foto intime online, e fui vittima di bullismo> cavolo, ero davvero dispiaciuta per lei, <bene sara, ora andiamo avanti con la fila>, tanti ragazzi parlarono, ma nessuno di quelli aveva una storia simile alla mia, <ora l'ultima, Miriam>, <ciao a tutti, sono Miriam, e sono qui perché, sono stata vittima di uno stupro, e ho sofferto di depressione per un anno, faccio ancora fatica a confrontarmi con dei maschi, e ho iniziato a soffrire d'asma> cercai di dire tutto in poche parole, tutti erano scioccati nelle mie parole, <a tutti noi dispiace per il tuo accaduto, spero che con noi, ritroverai la forza di superare questo atto>, la seduta andò avanti per altre due ore, e poi me ne potevo andare, erano le 17, all'uscita, incontrai tom, <che ci fai qui?>, <ti venivo a prendere>, <come mai?>, <così, mi andava>, tornammo a casa insieme, e poi mi sdraiai sul letto a riposarmi, mia madre era tornata qualche ora fa, e stava parlando con Simone nel divano.

insieme - tom kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora