sogni

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Avevamo finito di mangiare, aspettavamo il dolce, non so il perché ma avevo un brutto presentimento la mia gamba iniziò a tremare, james lo notò e appoggiò la sua mano calda sopra, lui sapeva come calmarmi e rilassarmi, in caso di emergenza, pochi minuti dopo il conto arrivò noi pagammo e ce ne andammo a casa, involontariamente mi addormentai sulla spalla di mio fratello per tutto il viaggio, ero davvero stanca, ormai era mezzanotte, e il sonno si faceva sentire.
<Miriam, svegliati siamo arrivati>, mi alzai lentamente e uscii dall'auto, entrai in casa mi cambiai e mi buttai nel letto morbido a dormire, ero super stanca, non avevamo parlato molto quella sera, io non ero il tipo di una che socializzava subito ero più timida.

Mi svegliai di colpo per un incubo che avevo fatto, mio fratello veniva portato via, lontano, ma non so dove, poi sentivo delle urla e mi svegliai, andai in bagno per sistemarmi, aprii la porta e notai che james si faceva la doccia, ma c'erano delle tende che impedivano di vedere l'interno quindi mi sciaquai il viso tranquillamente senza dover evitare lo sguardo da mio fratello, ritornai in stanza e mi cambiai, scesi di sotto già preparata per fare colazione, vidi bill seduto su uno sgabello con il suo tè fresco, <buongiorno Miriam>, <ciao> riuscì a dire, presi una tazza e mi versai del tè, <Simone e mia madre dove sono?>, chiesi guardandomi intorno, <sono andate a fare un giro, probabilmente tornano per cena> annuì e finii di sorseggiare il tè, poi scese mio fratello, mi

posò un bacio sulla fronte e salutò bill, <andiamo in piscina che ne dite?>, duntratto bill parlò per sciogliere il ghiaccio, io guardai james e poi bill, <va bene>, dissi posai la tazza e mi andai a mettere il costume, optai per un costume verde, che dona con la mia carnagione.

Poi mi misi un copri costume e scesi di sotto, bill ci portò sul retro, avevano una piscina privata tutta per loro, stupenda, occupai uno tra quei tanti sdrai e mi ci sedetti sopra, James entrò in acqua per fare una nuotata, e bill si sedette affi...

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Poi mi misi un copri costume e scesi di sotto, bill ci portò sul retro, avevano una piscina privata tutta per loro, stupenda, occupai uno tra quei tanti sdrai e mi ci sedetti sopra,
James entrò in acqua per fare una nuotata, e bill si sedette affianco a me, e iniziammo a parlare a random, arrivò una persona in costume, era tom credo si chiansse così, si buttò in piscina e rimase a parlare insieme a mio fratello, <lui è tom il mio gemello> disse indicandolo, <a quanto vedo siamo tutti gemelli qui>, dissi, lui annuì, il tempo passava e io decisi di andare dentro, ma ricevetti una chiamata prima di alzarmi, era il dottor Walter, il mio psicologo, <salve dottore>
<miariam ho sentito del tuo viaggio a Berlino, come va?>
<tutto bene per ora>
<senti, non voglio chiudere le sedute per l'estate, quindi ti voglio mandare in un centro a Berlino in cui fanno sedute di gruppo il martedì e giovedì dalle 15 alle 17, tu ci vorresti andare?>,
<uhm. Ok, certo mi invii pure la via e domani mi presenterò> chiusi la chiamata.
<hai uno psicologo?>, mi chiese bill che intanto aveva ascoltato tutta la conversazione, <si, ho avuto un piccolo brutto periodo, privato> dissi, lui capì che era meglio non continuare a fare quelle domande e cambiò discorso.
I ragazzi uscirono dall'acqua e venivano verso di noi, mio fratello mi abbracciò ma non per simpatia, solo per bagnarmi, <eddai james!>, mi staccai da lui e mi ritrovai fradicia per colpa sua, tutti risero, poi c'è ne tornammo di sopra, era ora di pranzo, decisi di ordinare sushi per tutti e appena arrivò iniziammo a mangiare tutti felici.

Erano le 17, decisi di uscire per farmi un giro, avvisai james e uscii, vidi parecchi negozi e ne visitai uno a uno, erano le 19, mi stavo dirigendo verso casa, vido un uomo, sulla quarantina, incappucciato, cercai di evitarlo, <ei bellissima,vuoi fare un giro>, <no grazie>, risposi già con il fiatone, <eddai vieni, non mordo>, <davvero non voglio> iniziai a tremare, mi prese il braccio e mi spaventai, <mi lasci!>, <hai sentito, lasciala!> un ragazzo si avvicinò a me e mi aiutò staccò la mano del uomo dal mio polso, <vattene pedofilo di merda!> gli urlò contro e lui annuì, <grazie, grazie davvero> dissi tutta agitata, <non c'è di che, una ragazza come te non dovrebbe girare da queste parti da sola>, <sono nuova, volevo solo visitare i posti>, <vieni ti offro un caffè> accetai e lo seguii, siamo andati in un bar lì vicino, e ci siamo seduti con il caffè, <da quando sei qua?>, <uhm. Sono arrivata ieri>, <beh dovresti sapere che certe strade sono pericolose dopo una certa ora>, <lo notato>, <comunque mi chiamo lucas>, <io miriam>,guardai l'ora e vidi che erano le 21, erano passate due ore! Cazzo, si saranno preocupati, <scusa devo andare>, mi sistemai e mi alzai dalla sedia, <ti accompagno io, così sei al sicuro> accettai e gli dissi l'indirizzo, dopo 10 minuti arrivammo a casa con la sua auto, <grazie davvero>, <ma di nulla> lo salutai e chiusi la portiera, entrai in casa di fretta, <dov'eri finita, mi hai fatto preoccupare!>, <james sto bene, ora sono solo stanca>, dissi, <mamma non è arrivata?>, <torna domani mattina, si sono firmate a dormire a casa di una amica d'infanzia>, sbuffai e mi andai a cambiare, poi riscesi di sotto, io e mio fratello di solito prima di dormire guardavamo un film, insieme, era come una tradizione, senza il film, facevamo spesso gli incubi, è una cosa strana ma aiuta molto nei sogni.

insieme - tom kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora