Era il giorno della partenza, la valigia era già stata fatta, e tutti eravamo pronti, non vedevo l'ora di partire, eravamo in aeroporto, <ragazzi fate i bravi, miraccomando> disse mia madre, io la abrraciai insieme a mio fratello, mentre tom e bill abbracciavano Simone, <chiamata per la Finlandia>, <bene noi andiamo> diedi la mano a james e andammo, dopo aver eseguito tutti i controlli finalmente potevamo andarci a sedere, io ero nel posto 24b, lo cercai e finalmente eccolo lì, mi posizionai e mi misi comoda, <buongiorno compagna> girai lo sguardo ed era tom, <mi tormenti>, <si, e lo farò molto frequentemente dato che andiamo in vacanza insieme>, si sedette anche lui, l'aereo poco dopo deccolò, io ascoltai un po di musica leggendo, per passare il tempo, tom invece sta tutto il tempo con il telefono, a scrivere con qualcuno, presi il mio telefono e vidi che era mezzogiorno, la hostess ci diede il pranzo, abbastanza commestibile, aprii la mio borsa e ingoiai una delle tante medicine portate, poi dovevo aspettare 10 minuti prima di mangiate, <non ti piace?>, <non lo so lo devo ancora mangiare>, <è perché non mangi allora?>, <ho preso una medicina, devo aspettare qualche minuto prima di toccare cibo> lui annuì, e posò la forchetta, <che fai?> chiesi confusa, <ti aspetto>, <no, tom sono seria mangia> lui fece di no con la testa, <sei proprio testardo>, <lo so, sono testardo ma bono> poi mi fece l'occhiolino, li diedi un coppino, <te l'ho detto con me non funziona>, <lo vedremo principessa>, finalmente potevo magiare, il cibo non era dei migliori ma meglio che niente, <guardiamo un film?>, <ok>, tom maneggiò con il mini schermo davanti al sedile e riuscimmo a mettere un film, avevamo le cuffie.
Le ore passarono e finalmente eravamo arrivati a destinazione, <ok che sono le 17 del pomeriggio ma è praticamente buio>, disse tom, <cretino siamo in Finlandia, ricordi, 6 mesi di pura luce e 6 mesi di buio>dissi, grazie ad un taxi riuscimmo a raggiungere l'appartamento, non era grandissimo ma ci bastava, avevamo l'attico del palazzo, eravamo al quinto piano, <io prendo la stanza più grande!>, dissi mentre correvo per entrarci, era davvero bella, e spaziosa al punto giusto, posai le valige e riandai in salotto alla ricerca di cibo, che di logica non c'era, <ragazzi vado a fare la spesa, altrimenti moriamo di fame>, dissi dirigendomi verso l'uscita, <già, io Miriam andiamo, a dopo> a quelle parole mi girai confusa, <io vado> ridissi, <noi andiamo> disse tom, io sbuffai, uscimmo fuori, presimo un taxi che ci portò in un grandissimo centro commerciale, <bene prendiamo l'essenziale capit-> non ci posso credere si è già fermato nel reparto dolci, <tom ho detto l'essenziale!>, gli tolsi i dolci dalle mani, <ma quelli sono essenziali>, li diedi uno sguardo e lui rimase zitto.
<andiamo alle casse automatiche, ti prego>, mi supplicò tom, <va bene> ci dirigemmo verso le casse, <la preghiamo di passare in prodotto sotto le barre>, tom fece come detto dalla macchina, sembrava un bambino che vede il nuovo giocattolo, era davvero felice, <inserire numero carta> tom inserì il pin <carta rifiutata>, <cosa!> urlò, rifece il pin, <carta errata>, no non è possibile, <tom fa provare a me> lo spostai e scrissi il mio di pin, <carta rifiutata>, aspetta cosa! <macchina del cazzo> disse tom per poi dare un colpetto di rabbia, <ok calmo chiamo qualcuno> chiamai una commessa, <ragazzi la carta è bloccata> rimasi scioccata quanto tom, <è impossibile> disse <ho dei contanti,dovrebbero bastare> gli porsi i soldi e ci fece andare a casa, <ragazzi anche a voi non vi fa la carta?> ci domando bill, <si, abbiamo avuto questo problema al centro commerciale> risposi, <ragazzi ho chiamato le nostre madri, ci hanno bloccato loro le carte, e ogni volta che vogliamo sbloccare dobbiamo chiedere il consenso nell'app e poi consentiranno>, ma davvero fanno, non avevamo scelta dopo tutto, eravamo minorenni ancora, feci la cena e poi tutti andammo a dormire nelle nostre stanze, la giornata durò poco, eravamo tutti molto stanchi per il viaggio che avevamo fatto, e ci addormentammo immediatamente.
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insieme - tom kaulitz
RomanceCapitolo 29 "Miriam" mi chiamò per poi avvicinarsi a me, "cosa vuoi?" dissi abbastanza fredda, "voglio parlarne" "di cosa?" chiesi, sapendo già la risposta "di noi" "non c'è nessuno noi tom, ho già chiuso con te" dissi, "ascoltami, io.. io ti amo...